Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Avevamo già visto (foto del 1° ottobre) cosa poteva succedere nella foresta "incantata" che si stende fra l’Aurelia e il mare.
Fantasia certamente, ma anche un po’ di verità, no nel cinematografico crudele cavaliere misterioso che si nasconde nell’albero, ma negli appiedati altrettanto pericolosi potenziali assassini che si nascondono fra gli alberi.
Inutile farsi il fegato “picchiorettato” come dice un lettore nel forum, tanto, almeno per ora, non succede niente.
A dire il vero qualcosa di paradossalmente fra il fantastico e l’umoristico, è successo giorni fa proprio nella strada della foresta.
Gli affittuari dei terreni liberi da alberazione, che vanno dal Troncolo all’Immaginetta e che sono stati seminati a carote e recintati per impedire la razzia del coltivato da parte degli animali, avevano organizzata una battuta ai cinghiali che si trovavano nella boscaglia a nord dei loro terreni.
Per chi non è pratico è la parte di bosco a destra della Via dei pini che va a stringersi a cuneo fino al vecchio chiuso passaggio a livello, fra la via asfaltata e la via ferrata.
I battitori erano sulla Via dei pini e si stavano spingendo verso la ferrovia.
Un brulichio di cosi scuri, una ventina, sono usciti dal piccolo bosco pericoloso, a destra, e si sono buttati nell’altro grande sicuro, a sinistra, verso il mare.
"I cinghiali, i cinghiali!!"
"Scappano e ora non si richiappano più!"
Non l’avevano presi cento poliziotti e li volevan prendere quattro gatti?
Per finire ecco cosa si può trovare nel bosco: cinghiali, daini, morecci, sudiciume, pinaioli, pine, altro sudiciume, fungaioli, torredellaghesi, stipa, pantano, lame, tomboli e tutto quello che si ricollega allo storico Tombolo (oltre le segnorine).
Ci manca ora anche un invasione di mostriciattoli spaziali, cosi neri con tre paia di zampette e teste pelose!
Brrr!
ma coi ci sentiamo (per una volta e un breve momento) tutti livornesi!