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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Umberto Mosso
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
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alla .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
PISA
El Alamein: vergogna o vanto per la città?

27/10/2012 - 18:07

I Cobas contro la commemorazione della battaglia di El Alamein: “Oggi in corteo per ribadire una ferma opposizione alle missioni militari all'estero e alle spese militari”
 
A pochi mesi dalle elezioni, un indubbio risultato è stato ottenuto dal Sindaco Filippeschi, quello di normalizzare la città di Pisa, isolare le voci critiche e di opposizione per costruire un intreccio di poteri economici, politici e militari tra cementificazioni, parate militare e piani regolatori in perenne trasformazione. La parata di El Alamein si colloca lungo una linea di continuità con la Ricostruzione della memoria storica pubblica del nostro paese, dove l'antifascismo viene progressivamente marginalizzato e dove la Memoria condivisa fatta propria dal Pd equivale a confondere oppressore e oppressi, vittime e carnefici, razzisti e antirazzisti, sfrutatti e sfruttatori, protezione civile e volontari impegnati nelle emergenze con quanti hanno responsabilità dirette nella sottovalutazione di eventi sismici e alluvionali
 
Il Sindaco considera un vanto il raduno dei paracadutisti forse perché non ha letto molti post in alcuni siti dove si rievocano le marce su Pisa dagli anni sessanta fino ai primi ottanta, quando numerosi parà erano assoldati nelle fila della destra estrema.
 
Il Sindaco e l'assessore Eligi hanno messo a disposizione dell'evento supporti logistici e stadio, del resto cosa possiamo attenderci da un Sindaco che dimentica gli impegni per la riconversione della base militare di Camp darby a fini pacifici e asseconda la richiesta del comando nato (con soldi pubblici) per ampliare il fosso dei navicelli rendendo praticabile un passaggio verso il Porto di Livorno?
 
La domanda da porsi è perché si continua a celebrare una battaglia coloniale (fascista) elevata a sommo eroismo e, a marciare nel suo ricordo, troviamo i nipoti di chi ha combattuto la seconda guerra mondiale. La sola risposta possibile è che quei valori colonialisti, guerrafondai e xenofobi vengono oggi riproposti in veste edulcorata lanciando, con la cosiddetta memoria condivisa un messaggio politico  attuale con la esaltazione delle missioni militari al'estero, paradosalmente ribattezzate missioni di pace.
 
Insomma Emergency e l'esercito italiano sono diventate la stessa cosa?
Per Filippeschi ed Eligi parrebbe proprio di sì, basta guardare il sostegno accordato alla Giornata della solidarietà e all'operazione bimbi in caserma.
 
Noi crediamo che sia un gravissimo errore concedere lo stadio a questa iniziativa, ma pensiamo allo stesso tempo che il significato della parata non sia da bollare come evento nostalgico e solo l'intervento di pochi ha impedito una marcia per le strade cittadine relegando le iniziative nello stadio. In tempi di sacrifici economici e di tagli occupazionali e salariali, l'Italia continua a spendere e spandere per missioni militari all'estero e caccia militari, il Sindaco non perde occasione per celebrare missioni militari e forze armate.
 
Anche noi saremo in piazza il 27 Ottobre a fianco di chi contesterà non solo rigurgiti militaristi e fascisti, ma per rivendicare la natura antifascista, democratica e pacifista della nostra città ribadendo una ferma opposizione alle missioni militari all'estero, alle spese militari e ai tagli ai salari e all'occupazione, per rivendicare una idea diversa di città.
 
Ci auguriamo che la sinistra pisana non nasconda la testa sotto la sabbia come suo solito e sia presente in piazza, perché la nostra città non ha bisogno di parate militariste.
 
Federico Giusti
Confederazione Cobas, Pisa
 

Fonte: Foto, Gruppo Emergency Pisa
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31/10/2012 - 17:02

AUTORE:
darietto

Eravamo appunto in ginocchio a Genova quando abbiamo preso un sacco di manganellate perché chiedevamo la Tobin Tax di cui ora tutti i governi parlano e dicono che è necessario introdurre.

Sarebbe stato meglio si fossero concentrare a isolare e fermare i violenti e non chi sfilava a mani alzate come noi.

Comprendo però che le forze dell'ordine sono necessarie, importanti e formate da molte persone di buona volontà, questo non toglie però che vi siano molte "mele marce" e non vederle danneggia anche le foze armate stesse.

31/10/2012 - 11:01

AUTORE:
thunder

Carissimo dario venturi,i consigli rivolgeli a quelli come te e non ha chi crede nel tricolore e fa e ha fatto sacrifici per esso...Le tue e le vostre visioni sono totalmente differenti dalle mie e da molte altre persone che la pensano cosi.Visto che fai esempio al G8, l'ho vissuto in prima persona e non leggendo libri o vedendo i giornali...forse i tuoi occhi si sono fermati solo a vedere quei poveri anziani che hai accudito durante il tuo anno di obiettore di coscienza...beh i miei occhi hanno visto molto di piu e le mie mani hanno aiutato bambini, anziani, donne e quant'altro, quindi sentir parlare male di militari e forze dell'ordine mi irrita un pochino, e dovreste solo inginocchiarvi per quello che stanno facendo queste persone, e per il lavoro che viene dato da queste strutture a tutti i civili che ci lavorano, oppure voi trovate un lavoro a tutti quelli che ne hanno bisogno?

28/10/2012 - 19:52

AUTORE:
Dario Venturi

Mi sembra che Kris se la prenda con Giusti perché non avrebbe fatto il militare. Io sono un obiettore di coscienza che è stato un anno ad assistere portatori di handicap e disabili e credo di avere svolto un lavoro socialmente utile da non disprezzare e di pari dignità rispetto al servizio di leva. Dalle parole di Kris si evince un forte risentimento verso chi esprime giudizi critici verso il militarismo e la militarizzazione. Se al posto della caserma militare nascesse un campus universitario o aziende ecologiste, forse il ritorno economico per il quartiere di Porta a Lucca sarebbe lo stesso. Forse bisognerebbe guardare alle scelte dell'Ac che ha abbandonato alla decadenza il quartiere ridotto solo a dormitorio senza spazi di socialità e di incontro(lo dico da abitante).

Quanto poi al rispetto verso militari e forze dell'ordine non mi pare che i Cobas abbiano usato toni offensivi, anzi esprimono critiche circostanziate che possono essere condivise o no, ma rimangono nel solco della libertà di opinione. Vorrei, da pacifista e non violento, aggiungere due considerazioni.

A Genova al G8 ho visto forze dell'ordine comportarsi alla stregua dei carabineros di Pinochet e questa ferita alla democrazia non si è ancora rimarginata.

Ho visto, nella storia di questo paese, servizi segreti deviati macchiarsi di crimini orrendi, per questo continuare a pensare che la ragione sia solo da una parte è profondamente sbagliato.

Non capisco perché poi Kris continui a negare l'evidenza dei fatti, ossia che il comportamento antisindacale è imputabile agli Usa e non ai pacifisti come si legge sulla stampa a seguito di un ricorso in tribunale della Cisl.

Consiglierei a Kris di leggere una sentenza recente sui licenziamenti nelle basi militari, giusto per capire che la realtà è un po' più complessa di qualche articolo su Libero o sul Giornale di cui sono sporadico lettore amando consultare la stampa di tutti i colori.

http://www.eulabour.it/component/content/article/1-latest-news/132-sentenza-della-corte-terza-sezione-18-ottobre-2012

Dario Venturi

28/10/2012 - 17:41

AUTORE:
kris

Inanzitutto la ringrazio per avermi risposto, vuol dire che segue con attenzione quello che i cittadini scrivono sul forum.
Vorrei puntualizzare l'argomento, in quanto anche a me piace leggere ed informarmi, riguardo a quanto descritto da lei nei riguardi dei licenzimenti di camp darby, vorrei sottolineare da quanto si apprende, che le nuove asssunzioni in concomitanza con i licenziamenti non hanno trovato accoglimento.I cittadini che lavoravano nelle basi militari, una volta potevano usufruire di passaggi nelle P.A. ma al momento sembra che questa cosa non sia possibile per mancanza di fondi del governo, e se ha letto con attenzione il nuovo ddl 3271, dove il governo nei prossimi anni si accingera a tagliare anche li 10.000 posti di lavoro nell P.A, e ben 30.000 posti per militari delle tre forze armate.Se le varie parti politiche avessere avuto un occhio un po piu lungo, magari invece di creare nuovi disoccupati, si creavano nuovi posti di lavoro.Ogni lavoro ha i suoi rischi e in questo momento delicato che stiamo vivendo in Italia, non mi sembra doveroso sputare su chi da da mangiare alle famiglie, un esempio lo hanno dimostrato i lavoratori in sardegna, che pur di salvaguradare il loro lavoro accettano anche i rischi legati ad esso, considerato il mercato del lavoro in questo momento.Non mi sembra che sindacati, comune, uffici del lavoro, vengono casa per casa ad offrire lavoro per i giovani o per chi lo abbia perso ed ha volte quando si presenta la possibilità di crearli, qualcuno fa sempre di tutto perche questo svanisca.Siamo obbiettivi e inchiniamoci davanti a tutti i militari caduti per salvaguardare la nostra nazione, visto e conisderato che veramente queste persone credono nel tricolore, con tutti i sacrifici che comporta servire lo stato per loro e per le loro famiglie.

28/10/2012 - 16:32

AUTORE:
Federico Giusti

Gentile signore,
la ringrazio per avere risposto all'articolo dei Cobas, la ringrazio perché ci permette di chiarire meglio il nostro punto di vista.

La questione di Camp Darby è un po' più complessa di come lei la descrive, tanto è vero che mentre si procedeva con i licenziamenti venivano fatte alcune assunzioni sospette. Gli Usa possono non applicare i diritti del lavoro nel loro paese, ma nel nostro debbono rispettare le normative che ci siamo dati.

Io credo che i licenziamenti a Camp Darby siano il risultato di scelte americane, di assecondare interessi militari che portano a potenziare una base rispetto ad un'altra a seconda degli scenari e degli interessi Usa. Ma voglia consentirmi anche una piccola provocazione: per anni abbiamo accettato lavori pericolosi e nocivi per la salute in cambio di salario, poi questi lavori hanno prodotto una lunga scia di morti. Con il senno di poi, dovremmo continuare a barattare un lavoro in cambio della salute, un lavoro in cambio della militarizzazione del territorio?
Sottolinerei il fatto che molti dei dipendenti delle basi militari non hanno perso lavoro, ma li ritroviamo oggi dipendenti della Pa, i licenziamenti Usa sono spesso una merce di scambio per concessioni e scelte di politica estera o di militarizzazione del territorio.

Lei parla di Porta a Lucca, ma si dimentica che quell'esercito di leva è stato difeso dalla sinistra rispetto all'esercito professionale, ebbene l'esercito di leva era la fonte di guadagno dei commercianti di Porta a Lucca.

In Sardegna attorno ai poligoni hanno scoperto una alta incidenza di casi di tumore tra la popolazione, questo è un esempio di come la militarizzazione dei territori si leghi non a una polemica ideologica, ma a questioni materiali.

Non penso di esaurire il discorso con questa scarna e affrettata risposta, ma vorrei sottolineare la complessità del problema che non può essere rinchiuso in una polemica tra opposti estremismi come traspare dalla nota dell'ansa di ieri sera.

La saluto cordialmente.
Federico Giusti

28/10/2012 - 13:38

AUTORE:
Comunista

Il lavoro è giusto ma non per la guerra

27/10/2012 - 19:00

AUTORE:
kris

Voglio rispondere all'ultimo trafiletto del Sig. Federico Giusti che di seguito riporto "Ci auguriamo che la sinistra pisana non nasconda la testa sotto la sabbia come suo solito e sia presente in piazza, perché la nostra città non ha bisogno di parate militariste". Ricordo a questo signore, che forse neanche il militare ha fatto, che si dovrebbe solo inginocchiare davanti al passato e al presente che chi per lui rischia e ha rischiato la propria vita, militari e forze dell'ordine.Voglio anche ricordare che via di gello, la strada dove è situata la caserma del centro addestramento di paracadutismo, una volta affollata da militrai in libera uscita, faceva lavorare tutto il quartiere, cosa che ora sembra una strada deserta, lo chieda ai commercianti se rivorrebbero i militari a popolare come una volta i loro negozi. Oppure vogliamo dialogare delle scelte sbagliate prese da chi non so ma immagino nei confronti della base americana di camp darby che ha dirottato tutti i suoi lavori nella base di vicenza visto e considerato la nostra politica toscana? lo chieda a tutti quelli che sono stati licenziati....è l'ora di farla finita con queste manifestazioni, o forse lei potrebbe dare lavoro a tutti?