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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
PRIMARIE
Nichi Vendola

31/10/2012 - 12:05


Nicola, detto "Nichi" Vendola, nasce a Bari il 26 agosto del 1958.

È un politico italiano, oltre che giornalista iscritto all'Albo, per due mandati eletto Governatore della regione Puglia, rappresentante della nuova sinistra nazionale. È il penultimo di due fratelli e una sorella e la sua famiglia appartiene alla piccola borghesia di Terlizzi, provincia barese, di strato sociale cattolico e comunista.

 

Il suo nome, Nichi, in realtà è un soprannome e deriva da Nikita, più che da Nicola, che è però il suo nome di battesimo. Ai genitori, stando alle stesse parole di Vendola, "venne spontaneo" utilizzare il nome del santo patrono barese, Nicola, in una chiave appunto russa, in onore dell'allora capo dell'Urss, Nikita Kruscev.

 

Sin dai tempi dell'infanzia però, Nikita o Nicola è per tutti semplicemente "Nichi". L'incontro con la politica, per il futuro Governatore pugliese e presidente del partito Sinistra Ecologia Libertà, avviene subito, da giovanissimo. Insieme con il padre, lo studente Nichi ascolta le istanze dei braccianti della campagna intorno a Terlizzi, paese nel quale ancora adesso, nella sua casa paterna e quando non è fuori per motivi istituzionali, preferisce risiedere.

 

Nichi Vendola si iscrive al liceo scientifico e, contemporaneamente, si dà da fare anche lavorando. In quegli anni infatti, quando non è impegnato con lo studio, lavora come cameriere. D'estate invece, fa il libraio. È in questo periodo scolastico che decide di iscriversi alla Federazione dei Giovani Comunisti Italiani (FGCI), esattamente nel 1972. Aderisce poi anche al Pci, nella sezione di Terlizzi. Dopo il liceo, si iscrive all'Università, a Bari e, contemporaneamente, lavora come correttore di bozze per una piccola casa editrice, la De Donato Editore.

 

Si laurea in Lettere e Filosofia con una laurea su Pier Paolo Pasolini. Nel 1985 viene invitato da Pietro Folena, allora segretario della FGCI, a far parte della segreteria nazionale. Viene subito eletto vicepresidente ma nel 1988 deve lasciare la carica. Sono questi gli anni in cui Nichi Vendola si appassiona sempre di più al giornalismo, altra sua grande passione. Il settimanale Rinascita infatti, lo vuole tra i suoi redattori e lui accetta. Anche il quotidiano comunista L'Unità chiede le sue prestazioni intellettuali, offrendogli di collaborare a pezzo per alcune rubriche. La vocazione per la politica però, è fortissima.

 

La dirigenza del partito fondato da Gramsci lo chiama a sé e nel 1990 Nichi Vendola entra a far parte del comitato centrale del Partito Comunista Italiano. Sono gli anni in cui si dichiara apertamente omosessuale ma anche cattolico praticante, forte dell'esperienza maturata in seno al sacerdote Tonino Bello, di cui è stato allievo negli anni che vanno dal 1980 in poi. Sempre in questo decennio, diventa uno dei promotori dell'Arcigay nazionale e della Lila, la Lega Italiana per la Lotta contro l'AIDS.

 

Nel 1992 Nichi Vendola viene eletto per la prima volta alla Camera dei deputati, all'interno delle fila del Partito Comunista Italiano. È componente della settima Commissione Istruzione, dal 9 giugno 1992 al 14 aprile 1994. Nel gennaio del 1991 però, un anno prima della sua elezione, si dichiara apertamente contrario alla cosiddetta "svolta della Bolognina", in palese dissenso con l'orientamento del segretario Achille Occhetto. Infatti, di lì a poco, Vendola fonda con Armando Cossutta e il "Movimento per la Rifondazione Comunista" il quale, "in nuce", altro non è che il futuro Partito della Rifondazione Comunista.

 

Nel 1994, Vendola è rieletto alla Camera dei Deputati, per la seconda volta. Durante questa legislatura, ricopre l'incarico di componente della seconda Commissione Giustizia, esattamente dal 25 maggio 1994 al 27 giugno 1995 e dal 18 ottobre 1995 all'8 maggio 1996. Caduto il primo governo presieduto dall'avversario politico Silvio Berlusconi, nel 1996 Nichi Vendola viene rieletto alla Camera. In questa Legislatura, ricopre anche la carica di Vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia, nominato il 4 dicembre del 1996.

 

Nel 2001 Vendola viene eletto alla Camera per la quarta volta e nominato dal 20 giugno del 2001 fino al 3 maggio del 2005, membro dell'ottava Commissione, quella deputata ad analizzare i temi relativi all'ambiente, al territorio e ai lavori pubblici. Per la stessa Legislatura, ricopre nuovamente anche il ruolo di membro della Commissione Antimafia.

 

Ma la vera svolta politica per Nichi Vendola, si ha nel gennaio del 2005, quando si candida alle primarie per ricoprire la carica di candidato del centrosinistra alle consultazioni regionali della Puglia, previste per il 3 e il 4 Aprile del 2005. Vendola batte l'economista Francesco Boccia con 40.358 voti (50,9%) contro le 38.676 (49,1%) preferenze ottenute dal suo avversario. Anche se per poco poi, nell'aprile del 2005 batte il candidato del centrodestra, Raffaele Fitto, presidente uscente della Regione. Ottiene il 49,84% dei consensi contro il 49,24% e deve la sua vittoria all'alleanza di tutto il centrosinistra, dai Democratici di Sinistra alla Margherita fino al Prc.

 

È l'inizio di quella che alcuni giornalisti e simpatizzanti hanno definito la "Primavera Pugliese", un programma di gestione della politica regionale improntato sulle riforme legate all'ambiente, ai giovani e alla cultura. Vendola dà vita, infatti, ad enti come l'Apulia Film Commission, impegnato nella produzione e nel finanziamento dei progetti cinematografici nati e realizzati in Puglia, anche grazie ai neonati "cineporti" di Bari e Lecce, oltre che alla così denominata "Puglia Sounds", versata invece nel mondo della musica e delle produzioni discografiche. Inoltre, durante il suo primo mandato, inaugura un vero e proprio laboratorio delle energie rinnovabili, portando la Puglia all'avanguardia non solo sul piano nazionale, ma punto di riferimento per l'Europa in materia di nuove fonti di energia, su tutte quella eolica e solare.

 

Investe per i giovani in formazione e sviluppo, finanzia progetti anche all'estero, rivolti ai residenti pugliesi, con il fine però di farli "ritornare" nella Regione, in modo da incentivarne lo sviluppo e tamponare la cosiddetta "fuga di cervelli" che invece colpisce i ventenni e trentenni delle altre zone del sud Italia.

 

Nel febbraio del 2009 però, la giunta guidata da Nichi Vendola subisce un duro colpo. La Procura di Bari infatti, mette sotto accusa l'assessore socialista alle Politiche della Salute Alberto Tedesco (eletto nel Pd), il quale è costretto a dimettersi dall'incarico. Per altre irregolarità emerse sulla gestione della Sanità pugliese, risulta indagato anche il vicepresidente del Consiglio regionale Sandro Frisullo, sempre membro del Pd. Questi, d'intesa con Vendola, lascia l'incarico di vice presidente della Regione e si autosospende da consigliere regionale, rinunciando ad ogni incarico politico e pubblico. L'anno dopo, nel marzo del 2010, Frisullo viene anche arrestato con le accuse di associazione per delinquere e turbativa d'asta.

 

Il percorso politico di rinnovamento della sinistra italiana ad opera di Nichi Vendola però, non si ferma, nonostante i problemi giudiziari che ne hanno minato la credibilità. A gennaio del 2009 Vendola lascia definitivamente il Partito della Rifondazione Comunista e dà vita al Movimento per la Sinistra. È il preludio alla nascita del gruppo politico "Sinistra e Libertà", che partecipa alle elezioni europee del 2009.

 

A queste elezioni, Vendola, candidato in tutte le circoscrizioni italiane con la lista di Sinistra e Libertà, ottiene 220 mila preferenze. Il progetto però, non decolla come dovrebbe, a causa anche di alcune divisioni interne retaggio dei vecchi partitismi di centrosinistra, e Nichi Vendola dà vita al partito "Sinistra Ecologia Libertà".

 

Nell'ottobre del 2010 poi, al Teatro Saschall di Firenze, si tiene il primo congresso e Vendola è eletto Presidente, all'unanimità, dai 1.500 delegati del partito. Prima però, da presidente uscente, Vendola ha vinto nuovamente le elezioni in Puglia, il 29 marzo del 2010, dopo aver ottenuto con un distacco quasi imbarazzante la carica di candidato per l'area del centrosinistra alle precedenti primarie, sempre contro Francesco Boccia, sostenuto da Massimo D'Alema.

 

Alle ultime elezioni regionali invece, batte il candidato del partito di Silvio Berlusconi, Rocco Palese. L'ultima iniziativa che porta il suo nome, è quella relativa al cosiddetto fenomeno delle "Fabbriche di Nichi".

Nato con obiettivi elettorali, il movimento vede nascere non solo in Puglia ma in tutta Italia e persino in alcune parti d'Europa, movimenti volontari di giovani attivisti di sinistra, impegnati nella promozione di una rete di partecipazione dei cittadini. Il web e i raduni sul territorio sono alcuni degli strumenti utilizzati da questi gruppi di persone, alla cui partecipazione non è necessaria l'adesione a nessun partito nazionale.

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