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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Gesualdi, Debito pubblico: come e perché

7/11/2012 - 22:45

Martedì 6 novembre al Teatro del Popolo di Migliarino alle 21:30 precise, Gesualdi inizia il suo intervento con queste parole: “Il tasso di disoccupazione è al 20%, oltre 5 milioni e soprattutto giovani di 25-35 anni. Anche questo è conseguenza del debito pubblico”.
 
Inizia così il suo intevento di presentazione del kit formativo elaborato dal Centro nuovo modello di sviluppo per lanciare la campagna «Debito pubblico, se non capisco non pago» con lo scopo di promuovere una corretta informazione nel mare di notizie false e tendenziose e sfatare qualche luogo comune forse perché si trova davanti a un buon numero di giovani che ascoltano con attenzione il suo lungo intervento e alla fine qualcuno di loro partecipa alla discussione.
 
Ecco alcuni passaggi dell’analisi di Gesualdi.
Punto di partenza: la montagna del debito, “il debito pubblico italiano sfiora i due miliardi di euro”. Poi Gesualdi chiarisce come si è formato.
“Nel 1980, il debito pubblico italiano ammontava a 114 miliardi di euro pari al 56% del Pil. Quindici anni dopo lo troviamo cresciuto di 10 volte, più esattamente a 1150 miliardi di euro. Effetto dei nostri sprechi? In parte sì perché questo è un periodo in cui le spese per servizi e investimenti pubblici sono state superiori alle entrate fiscali. Ma solo per 140 miliardi. Se il nostro eccesso di spese fosse stata la causa di tutti i mali, il debito pubblico avrebbe dovuto raddoppiare, non decuplicare. E allora cosa ha contributo alla crescita incontrollata del debito? Risposta: gli interessi che in quel periodo oscillavano fra il 12 e il 20%. Bisognò attendere il 1996 per vederli scendere al di sotto del 9%”.
 
Continua Gesualdi:
“La politica di spese per servizi superiori alle entrate durò fino al 1992 e in ogni caso procurò un disavanzo complessivo inferiore 6% Poi, con l'eccezione del 2009-2010, la spesa per servizi è rimasta sempre al di sotto delle entrate, permettendo un risparmio complessivo di 633 miliardi di euro. Una cifra sufficiente ad assorbire non solo i disavanzi precedenti, ma anche il debito di partenza e continuare ad avere un avanzo di 370 miliardi. Ma nonostante la politica da formichine, il nostro debito è cresciuto all'astronomica cifra di 2000 miliardi. Solo per colpa degli interessi che nel trentennio ci hanno procurato un esborso pari a 2141 miliardi di euro”.
 
Conclusione: l'esplosione del debito pubblico si deve all'aumento esponenziale della spesa per interessi, dice Gesualdi: “non siamo un popolo di spreconi che vivono al di sopra delle loro possibilità, ma un popolo di risparmiatori spennati dall’oligarchia finanziaria”.
 
Dopo aver chiarito di che pietra è fatta la montagna del debito pubblico italiano, Francesco Gesualdi chiede come mai non c'è nessuno nel centrosinistra che si opponga alle politiche basate sul rigore che portano alla recessione e contrasti le ricette neoliberiste fatte di tagli e privatizzazioni. E così conclude: “Quando uno Stato è in difficoltà devono pagare tutti e deve esser fatta una seria lotta alla speculazione”.
 
Sono intervenuti nella discussione Giovanni Bertanza, Cristiana, Stefano, Piero Lomi, Marcello, Andrea Vento, Enzo Pannilunghi e Angiolo Vannucchi.
 
Ulteriori dettagli sul kit informativo e sulla campagna «Debito pubblico, se non capisco non pago» sul sito del Centro nuovo modello di sviluppo.
 
http://www.cnms.it/


 

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10/11/2012 - 17:04

AUTORE:
no debito

perchè la VDS tanto per fare un confronto con l'ottimo F Gesualdi non invita il Giulietto Chiesa un vecchio compagno che la sa lunga e spesso come il Gesualdi dice cose molto giuste e condivisibili
anche se in Tv non lo invitano q mai perchè dice cose scomode
perlomeno ha le palle di dire e di fare un giornalismo coraggioso alla Minà alla Pecorelli ecc....


grazie se lo farete
e se non lo farete grazie lo stesso

9/11/2012 - 14:39

AUTORE:
P.G_

Vedo Nostradamus che anche tu poni tutto il discorso sul piano tecnico, delle regole, come se solo quelle ci possano salvare.
Sono senz’altro d’accordo sulle valutazioni e sulla necessità di regole, e mi sembra di averlo detto, ma accanto alle regole ritengo che non si possa fare a meno di cercare di impedire, o almeno ridurre, i motivi per cui la speculazione si accanisse sul nostro paese.
Un paese commissariato, con un parlamento espressione in massima parte di un sogno fallito miseramente ma che continua ad impedire, nei numeri, ogni seria riforma che cerchi di ridurre il divario sempre maggiore fra i pochi ricchi e i tanti poveri, una classe politica che il paese non si merita e che sembra fortunatamente ormai alla fine.
In poche parole accanto alle regole serve un paese serio con una classe politica nuova che sia in grado di dare una prospettiva ai giovani ed un futuro al paese.
Un doppio obbiettivo quindi perché credo che la semplice applicazione di veti e fughe in avanti possa essere molto rischiosa e gravida d’incognite.

Per finire volevo riferire che l'unico settore in espansione nel nostro paese nel 2012 è proprio l'agricoltura come si vede da questo titolo:

IN TEMPO DI CRISI, L’OCCUPAZIONE IN AGRICOLTURA VA IN CONTROTENDENZA: +6,2% DI ASSUNZIONI NEL SECONDO TRIMESTRE 2012, CON IL SETTORE CHE REGISTRA IL PIÙ ELEVATO AUMENTO DI LAVORATORI DIPENDENTI (+10,1%). LO DICONO CIA E COLDIRETTI SU DATI ISTAT

L’agricoltura con prodotti di qualità, il turismo e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico culturale gastronomico e storico rappresentano il nostro futuro. Sono cose che non si possono riprodurre né delocalizzare in altri paesi.

9/11/2012 - 13:55

AUTORE:
NSTRDMS

DA REPUBBLICA:

Sanità, da Napolitano ok a tagli
"Ma il servizio pubblico va difeso"
Il presidente della Repubblica alla Giornata nazionale della ricerca sul cancro indica la ricerca come "una priorità". "Il Servizio sanitario è una grande conquista"

Tagli alla sanità, scure sugli ospedali: via 7400 posti letto

Continuiamo a far le cene per i comitati di sinistra, di centro e di destra...

Che ipocrisia: "il servizio sanitario è una grande conquista", ma intanto si TAGLIA... se io non vedo più in la di un dito, c'è chi ha i prosciutti sull'occhi, con tanto di pepe...

Il primo post che ho inviato stampatevelo, fra dieci anni si rilegge!!!

9/11/2012 - 13:51

AUTORE:
NSTRDMS

Caro Oracolo, se io non vedo più in la del mio dito, mi sa che te credi sempre alle favole di partito... infatti basta vedere dove ci hanno portato i dirigenti politici (di destra e di sinistra). Se pensi davvero che l'ICI levato all'ultimo secondo, è cagione del disastro di oggi, mi sa che hai sempre abbaiato alla luna...

Con simpatia.

9/11/2012 - 12:41

AUTORE:
Oracolo nostrale (nato alla Baldinacca)

....vede il dito e non la Luna.
Ma non si disperi il "nostroadamus" a quanto vediamo è in buona; anzi in cattiva compagnia!
Tutti quelli che rinunciano (anche in prima persona) ad amministrare la cosa pubblica; sono per il congelamento del debito e siccome è cosa "facilerrima" da recepire nell'inconscio addormentato di sudditi delle TV e del Web e...vi levo l'ICI detto all'ulimo minuto furbescamente per non avere repliche si è già visto cosa ha prodotto.

L'illusione di fare le scarpe ai popoli composti da miliardi di persone è durata fin che è durata e già Mao tse Dong ci diceva: non portarmi il pesce, ma insegnami a pescare se mi vuoi veramente aiutare.
Dopo le nostre belle scarpe quei popoli "appiedati" ci hanno chiesto le macchine per fare le scarpe e..con il detto se non glile do io, le daranno altri, c'è stata la corsa a fornire loro quegli strumenti "inventati" da noi che ci garantivano ricchezza diffusa.
Poi con la cosiddetta mondializzazione si è scoperto che giustamente si deve mangiare un pollo a testa e loro che erano abituati a mangiare una brancatina di riso a giorni alterni ora mangiano uno dei tre polli a testa che creddevamo fossero di nostra spettanza eterna e...

...e 7 (sette) milardi di persone per questo mondo con poi la previsione del raddoppio a breve....credo che il nostroadamus ed altri smettano di guardare il loro dito anzichè la Luna; siamo veramente troppi e se prima rimediavano con le guerre; il "santopadre" che di per se ha scelto di non avere figli non impedisca ad altri mezzi limitativi delle nascite non desiderate ed il crescete e moltiplicatevi fù detto in epoca quando non ci si "treppiava" l'un con l'altro; oggi il "saggio" avrebbe detto altre cose.

nb,...avere poi conferma di questo concetto, ma per ampiezza di tempo e di luogo come la trasmissione di Corrado Augias con ospite il prof. Giuliano Amato che parlano dei temi da me accennati (avanti desinà) in questo post è per me "Oracolo nostrale" una conferma (scusate se è poco) motivo di profonda soddisfazione interiore.

Oh attaccateci mpopò un toppino se gli oracoli nostrali vedono più in la del proprio dito che accenna la Luna!
bona

9/11/2012 - 11:08

AUTORE:
NSTRDMS

Con un debito del genere, e soprattutto con degli interessi del genere che ogni anno si presentano, non possiamo creare/realizzare un bel niente. Anzi, con il patto di stabilità, voluto dalla BCEe sottoscritto anche dall'Italia, vedremo sempre più tagli per i prossimi 20 anni. Così sta scritto, così sarà. Mi parli di agricultura che da vent'anni è in crisi, figuriamoci un possibile rilancio cone queste condizioni e quelle che saranno. La verità è che L'Unione Europea "Economica", perché solo di questo si tratta, sta stendendo il tappeto rosso al prossimo ventennio fatto di: sanità che non sarà più pubblica ma passerà in mano al privato (leggesi multinazionali), scuola che sarà esclusivamente privata perché la pubblica non avrà strumenti e agonizzerà in breve tempo.
Dunque, con le tasse che aumenteranno sempre di più, diminuira la casse media, diventando sempre più povera e si avrà una ulteriore gap di distacco tra classe ricca e classe povera (sempre di più). Questo permetterà una flessione delle coscienze popolari che pur di sopravvivere saranno disposte ad accettare lavoro a buon mercato (meno salario, meno diritti, più ore di lavoro). Questo significa, con questo modus operandi, non avere più futuro. Significa voler competere non sulla qualità, ma sul basso costo (vedi Cina).
Dunque se non riusciamo a diminuire il debito pubblico, diminuendo gli interessi che ogni anno ci spellano vivi, non riusciremo a fare una "mazza". Si riuscirà solo a condividere il progetto dei banchieri e della finanza e delle multinazionali secondo quel progetto che è stato descritto sopra. Dobbiamo ribellarci a tutto questo, utilizzando gli strumenti che la nostra Costituzione ci mette a disposizione per far capire a chi ci Governa che noi paghiamo il debito e gli interessi che la Comunità a creato, ma non quello di furbetti e corrotti e speculazioni hanno aggiunto e pepetrato nel tempo.
I Partiti di oggi tutto questo non lo speghiano: PERCHE'?
Perchè noi, ovvero i contribuenti, danno i soldi alla BCE e la BCE li ripassa alle Banche all'1%, i nostri soldi, e poi le banche non ce li ridanno o se ce li ridanno hanno interessi al 5-7%. Che bisogna essere BANCHE per fare questo? Questo lo so fare anche io!!!!

9/11/2012 - 10:09

AUTORE:
P.G_

Ad essere sincero quello visto l'altra sera a Migliarino non è il Gesualdi che preferisco, quello che mi incanta quando parla del consumo critico, del benvivere, della consapevolezza di essere su una china pericolosa nell'incoscienza generale.
La spiegazione dell'origine e delle conseguenze nefaste del debito pubblico sulla nostra economia, e sulla nostra vita, sono state ineccepibili. Molto meno mi hanno convinto le possibili soluzioni che a mio giudizio non tengono sufficientemente conto sia dei rapporti con gli altri stati europei che delle conseguenze che certe azioni inevitabilmente potrebbero provocare. Soluzioni in generale troppo semplici per un problema invece a mio giudizio molto più complesso.
E' sempre più evidente che una regolamentazione del mercato finanziario sia indispensabile, ma non credo che solo con questo si possa risolvere il problema. Che questa cioè possa essere la soluzione, attraverso la semplice imposizione di regole che impediscano o almeno limitino la speculazione.
Vedo invece con più favore la nascita nel nostro paese finalmente di un governo efficiente ed efficace, con una seria politica di rilancio che guardi al lavoro e alla occupazione, una maggiore giustizia sociale, un rilancio degli investimenti nei settori strategici del paese che non sono solo le tecnologie avanzate (nelle quali abbiamo piccole eccellenze), ma anche turismo e agricoltura. Un governo serio quindi che sarebbe la migliore garanzia di contrasto alla speculazione, molto di più di regole imposte, forzate e mal accettate. Con il rischio poi che il nostro debito non trovi acquirenti in Europa con le conseguenze tragiche che ognuno di noi si può facilmente immaginare.

8/11/2012 - 21:01

AUTORE:
odc

Chiediamo scusa, nella fretta è saltato un "mila": “il debito pubblico italiano sfiora i due miliardi di euro”; sarebbe meglio, purtroppo sono 2000 miliardi di euro.