Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.
Il quadro della foto 1, tagliato per motivi di impaginazione e me ne scuso con il Maestro, è quello che potremmo chiamare simbolo della tematica cara a Tofanelli:
“dalle opere di Tofanelli traspare un intenso coinvolgimento sentimentale nei confronti dell’ambiente naturale, che costituisce fonte importante della sua ispirazione- i luoghi eletti a paradiso figurativo come il lago di Massaciuccoli con le sue zone paludose, la macchia di San Rossore e di Migliarino Pisano, la foce del Serchio…”
come scrive nella prefazione del catalogo della mostra chiusasi oggi, il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca avv. Alberto Del Carlo.
Più di mille visitatori hanno goduto della visione delle opere esposte per due settimane nelle sale del Palazzo della Fondazione in Piazza del Duomo a Lucca, le “Dissolvenze d’autunno”.
Se il visitatore credeva però di rimirare quello che credeva fosse una mostra di paesaggio, avrà avuto una “piacevole sorpresa” (ti ricordi Ale di questa battuta che ci fa ancora ridere dopo tanti anni?) scendendo nella sala in basso dove l’occhio, la mente e il cuore si sono uniti in una ridda di sensazioni.
Otto magnifiche Donne aspettavano dabbasso gli amanti (della pittura s’intende)!
Una assoluta novità nello stile di Tofanelli quella di ritrarre la Donna, se non si tengono di conto i pochi quadri dedicati a sua moglie Gabriella e sua figlia Azzurra, quadri di un periodo ormai lontano.
Un altro curatore del catalogo, Adolfo Lippi, così presenta le “Donne invisibili”:
“Le Donne di Alessandro Tofanelli richiamano “le città invisibili” di Italo calvino. Sono raccontate affabulando e impreziosendo i particolari come Marco Polo narrò i luoghi attraversati a Kublai Kan, che non la smetteva mai di farsele dire e ripetere tant’erano, le città, accattivanti, strane, magnetiche…”
e ancora:
“ecco, è allora vero che l’uomo come Kublai Kan possiede tantissime mappe di paesaggi e donne, milioni di informazioni, e però davanti a chi gliele sa riproporre in maniera, in prospettiva, in coloriture e filigrana e atlanti originali, non può che fermarsi, attentissimo, ad ascoltare.
Così dice Giacomo Leopardi: -hanno questo le opere di genio che quando anche rappresentino al vivo la nullità delle cose… servono sempre di consolazione, riaccendono l’entusiasmo”.
Alessandro Tofanelli questo lo fa e lo fa benissimo. Ci decanta i segreti di una natura (donne, case, lago, cieli) mirabile che speriamo così rimanga per tantissimi anni a venire.”
In ordine i quadri sono così titolati:
1) La casa sola
2) Aria della sera
3) Liù
4) Miranda
5) Bionda senza averne l’aria
6) Donna che aspetta
7) L’attesa
8) Il giorno e la notte
9) Dispetto
E se l’ultima Donna è “dispettosa” davvero, cosa dire della seconda foto, la prima delle giovani, elegantemente vestita e che respira con una caldo alito che nebulizza al fresco della sera?
u.m.