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La Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca” organizza per sabato 18 maggio una conferenza dal titolo “Crocevia di cammini - Il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale”. L’evento si terrà a Villa Roncioni, nel borgo di Pugnano, comune di San Giuliano Terme, alle ore 10

. . . il sig Marino vuole metter becco dove da anonimo .....
Correva voce, al Circolo, che Bruno della Baldinacca .....
Il tuo forse lo ha guadagnato ultimamente ed il mio .....
Cara manuela
io non so con esattezza i pro e i contro .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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A cura di Erminio Fonzo
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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Pisa
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Marina di Pisa, 17 maggio
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Pontedera, 17 maggio
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Cascina, 15 e 16 maggio
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Villa di Corliano, 30 giugno
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Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
RIGOLI
L'Ozzeri fa paura

5/12/2012 - 9:17


Nelle prime ore della nottata si è avuta notizia del cedimento dell'argine del canale Ozzeri e della scomparsa di un uomo non ancora ritrovato.

Il tratto interessato  è tutto quello che va dalla casa a cavallo del canale, poco prima della sua affluenza nel Serchio, fino al fiume e interessante le due sponde.

Insieme alle rive è crollato però anche il ponte che era di fronte a quella magnifica abitazione e che sorreggeva l'imponente cateratta a tre volte che chiudeva o apriva il deflusso del canale.

Ieri, come anche nel piano, Lucca si è trovata sotto una pioggia straordinaria che ha messo in ginocchio la città e che ha fatto naturalmente gonfiare a dismisura l'Ozzeri, nato appunto per cercare di far scolare le acque lucchesi.

Il Serchio era nel suo letto, non destava preoccupazione, ma il suo piccolissimo fratello, anche nella denominazione, cresceva fino a provocare questo disastro che se non fosse per la perdita di una vita umana non sarebbe stato così grande.

Pompieri, protezione civile, vigili di San Giuliano, ditte appaltatrici di movimento terra, volontari del soccorso fluviale dell’associazione di protezione civile SWRTT di Vecchiano, sono sul posto a cercare di rimediare prima che possano succedere altri disastri.

Restiamo in attesa di altre notizie.

Fonte: testo e foto u.m.
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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

5/12/2012 - 18:42

AUTORE:
u.m.

Se non ci fosse stata la scomparsa di un uomo e la casa in pericolo non ci sarebbe da allarmarsi per il “cedimento di un argine” come si sta dicendo da stamani.
Il problema non è l’Ozzeri che fa preoccupare perché non è ceduto nessun argine del canale!
Il problema è la casa, storico casello idraulico, che potrebbe cedere, ma non la sicurezza delle persone perché se ne sono andate tranquillamente, una e una sola casa, anche se importante.
Il problema è il Serchio e la piana di Lucca perché ora non manca l’argine dell’Ozzeri, lo ripeto, manca un pezzo di argine sì, ma del Serchio, perché quello che è franato non era un argine, era terra della golena del Serchio che faceva da sponda alla foce del canale e di conseguenza si è indebolito il fondamento della base del ponte che non era altro che la sommità dell’argine, tagliato sotto per far passare l’acqua dell’Ozzeri.
Ora il Serchio non ha più un pezzo di argine, non l’Ozzeri e se dovesse crescere il fiume non ci sarebbe più la chiusura delle paratie e Lucca avrebbe sì da pagare.
Si sta parlando di fare un bypass per stabilizzare l’edificio ed è una corsa contro il tempo perché non si può chiudere la foce al canale se dovesse piovere ancora e non si può nemmeno lasciare la “porta aperta” al Serchio se cresce.
Pensa e ripensa: se la pioggia di ieri ha fatto salire di ben due metri e mezzo il livello dell’Ozzeri e questo non è straripato nella campagna di Rigoli, Colognole e vicinanze, se il Serchio era ad un livello più che accettabile, perché è successo tutto questo?
Sembra, dico sembra, che sia stato un colpo fortissimo alla golena (sabbiosa lo sapete bene) che l’ha indebolita e chi lo potrebbe avere provocato?
Le enormi porte che si sono aperte all’improvviso facendo esplodere la massa d’acqua trattenuta a monte?
Forse no perché se fossero state chiuse il cedimento sarebbe stato dalla parte opposta o forse quei tre fori non erano sufficienti e creavano mulinelli?
C’era qualcosa che chiudeva la foce e faceva rigurgiti?
Speriamo che tutto si risolva alla svelta, memori dell’incidente/accidente mai dimenticato nel nostro comune.