Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Tema di questi giorni è il Parco e la sua probabile contrastata fine.
Tema scottante e che desta moltissime preoccupazioni in coloro che nei “parchi” credono e che sono pronti anche a non goderseli pienamente per lasciarli integri in eredità ai propri figli.
Pam…pa, non una volta, ma a raffica, come suona onomatopeicamente nei giornalini di banditi o indiani, pam..pa al parco!
Esiste però un’altra pampa (tuttattaccato come usano nel forum) ed è quella pacifica che mostrano i territori di San Rossore dove vivono felicemente mandrie di mucche pisane (ci mancherebbe che rubassero loro anche il nome da come mette preoccupazione un altro argomento!) e che sono uno dei vanti della ex mediceo-lorenense-reale-presidenziale tenuta.
Il grande Dario Simoni, nella sua preziosa “San Rossore nella storia”, scrive che nella prima metà del 1500 la tenuta di San Rossore cominciò a chiamarsi Magona dei Bestiami di S.A., quindi inserimento bovino vecchio di mezzo millennio.
Ed ora?
Non più pampa , ma pam pa?
Non temete, le mucche della foto non sono morte.
Sono attrici nate e hanno fatto finta per farmi contento quando hanno visto che stavo sparando loro una serie di raffiche.
Care mucchine, io facevo clik cli non pam pa!