L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Tema di questi giorni è il Parco e la sua probabile contrastata fine.
Tema scottante e che desta moltissime preoccupazioni in coloro che nei “parchi” credono e che sono pronti anche a non goderseli pienamente per lasciarli integri in eredità ai propri figli.
Pam…pa, non una volta, ma a raffica, come suona onomatopeicamente nei giornalini di banditi o indiani, pam..pa al parco!
Esiste però un’altra pampa (tuttattaccato come usano nel forum) ed è quella pacifica che mostrano i territori di San Rossore dove vivono felicemente mandrie di mucche pisane (ci mancherebbe che rubassero loro anche il nome da come mette preoccupazione un altro argomento!) e che sono uno dei vanti della ex mediceo-lorenense-reale-presidenziale tenuta.
Il grande Dario Simoni, nella sua preziosa “San Rossore nella storia”, scrive che nella prima metà del 1500 la tenuta di San Rossore cominciò a chiamarsi Magona dei Bestiami di S.A., quindi inserimento bovino vecchio di mezzo millennio.
Ed ora?
Non più pampa , ma pam pa?
Non temete, le mucche della foto non sono morte.
Sono attrici nate e hanno fatto finta per farmi contento quando hanno visto che stavo sparando loro una serie di raffiche.
Care mucchine, io facevo clik cli non pam pa!