none_o

È possibile dipingere il silenzio?Questa è la domanda che si poneva la nuova mostra di Gavia al Real Collegio di Lucca, cercando una risposta nelle immagini dipinte. 
E la mostra ha rappresentato quello che l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche in particolare il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni che attingano dentro ogni nostra sensibilità intima e “silenziosa”. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Emanuele Cerullo
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
AVANE
Martedì 18 dicembre assemblea pubblica sulla chiusura dell’ufficio postale di Avane

16/12/2012 - 11:02



Martedì 18 dicembre assemblea pubblica sulla chiusura dell’ufficio postale di Avane


Avane –

Per martedì 18 dicembre Poste Italiane annunciano la chiusura dell’ufficio postale di Avane. “Come Amministrazione Comunale abbiamo deciso di convocare un’assemblea pubblica proprio per la sera stessa di martedì 18 dicembre alle 21 al Circolo Arci di Avane”, spiega il Sindaco Giancarlo Lunardi.

Si tratta di un incontro pubblico al quale parteciperanno il Sindaco Lunardi e la Giunta Comunale. “Sarà un’occasione per confrontarci con i cittadini e per discutere insieme delle possibili iniziative da intraprendere per contrastare la chiusura dell’ufficio postale di Avane, decisa in maniera unilaterale dalla direzione di Poste Italiane”.

Fino ad oggi la frazione di Avane aveva mantenuto il servizio dell’ufficio postale seppur ad orario ridotto: “la chiusura totale dell’ufficio sarebbe un problema per la frazione di Avane, passata dai 1016 abitanti del 2001 agli attuali 1223.

Bisogna poi ricordare che la distanza dal più vicino ufficio postale, che verrebbe ad essere quello di Filettole, è di circa 5 km e che questo è raggiungibile solo in auto, a causa dell’insufficienza dei mezzi pubblici. Infine, voglio sottolineare che l’ufficio postale di Avane ha una media di 100 operazioni giornaliere e che sono numerose le pensioni erogate.

Per tutto ciò siamo pronti ad agire in ogni sede per sottolineare la nostra contrarietà a questo atto deciso unilateralmente da Poste Italiane che, peraltro, non hanno mai accettato un tavolo di confronto con i Sindaci rispetto alle decisioni da assumere”.

Ricordiamo che l’assemblea pubblica si svolgerà martedì 18 dicembre alle 21 al Circolo Arci Avane: la cittadinanza è invitata a partecipare.
 
 
Ufficio Comunicazione

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

18/12/2012 - 8:07

AUTORE:
Lettore

Il Tirreno
Buongiorno Toscana

Si sono sentiti raggirati i pensionati di Montefoscoli, frazione di Palaia, quando hanno visto gli impiegati di Poste Italiane prepararsi a trasferire pratiche e computer. Da mesi lottano affinché l’ufficio non chiuda e ieri si sono trovati davanti al fatto compiuto. Quindi hanno accerchiato l’edificio e picchiato con gli ombrelli sulla saracinesca chiusa. Non si sono fermati davanti alla pioggia battente e quando hanno visto arrivare i carabinieri qualcuno di loro ha offerto polsi: ammanettatemi pure. Non sono dei facinorosi questi nonni che inseguono con gli ombrelli l’auto dei postini che se ne va carica di scatoloni. Ma combattono affinché il loro paese non perda l’ennesimo servizio essenziale, un altro simbolo della possibilità di un futuro. È forse la battaglia più difficile – la salvezza sociale, culturale e demografica dei piccoli borghi - condotta dai soggetti più deboli, coloro che hanno più difficolta a far sentire la loro voce. Forse è una battaglia persa in partenza, quella dei nonni di Montefoscoli, che rivendicano non tanto il diritto a un ufficio postale, ma la dignità di una storia che muore.