Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
La maledizione di Benevento
Eccoci al pezzo dopo pranzo; dopo pranzo si fa per dire, perché, dopo la cena medievale organizzata ieri sera dall’Associazione “La Voce del Serchio” in onore di Sergio Costanzo, non è che oggi avessimo tanto appetito. Ma veniamo al dunque: siamo a Benevento e non parlo più di Pirro e delle battaglie contro i Romani, perché l’ho fatto l’anno scorso e poi ormai lo fanno tutti. In ogni caso i presagi sono foschi: tutti gli Orsini di 50 Canale ci ricordano più volte che nelle precedenti partite non solo abbiamo sempre perso, ma non abbiamo mai fatto neppure un goal! Speriamo che la loro difesa, fatta quasi tutta da ex (Bolzan, Signorini, e soprattutto D’Anna), ci faccia qualche favore! Non abbiamo Buscè (le aspirine non hanno funzionato con la sua influenza), però rientra Perez; certo che loro, con tutti i soldi che hanno speso, son parecchio arrabbiati (e rimaneggiati), visto che finora non è che abbiano fatto un bel campionato.
Si parte. L’inizio è guardingo per tutte e due le squadre e per un po’ nulla da segnalare. Poi c’è uno scontro tra Mingazzini e uno di loro e si fanno male tutti e due, ma rientrano (per la verità dopo poco il loro mediano esce). Il gioco prosegue, ma per lunghi minuti non succede un cavolo, perché la prudenza la fa da padrona. Improvvisamente al 22° abbiamo un’occasionissima con Perez che solo davanti al portiere purtroppo sbaglia. Senza strafare, però tutto sommato mi pare che giochiamo un po’ meglio di loro (almeno fino a tre quarti di campo). Ho appena scritto questa frase, che il Benevento -su un pasticcio difensivo- va in goal al 32°. E sì che fino a quel momento non avevano fatto assolutamente niente. Poi c’è un mezzo rigore su Tulli, e dopo si rischia in contropiede. Nel finale non succede più niente. Traduzione. Loro un tiro e un goal, noi un tiro e zero goal.
Inizia il secondo tempo. Abbiamo un possesso palla decente, ma appena si arriva dalle parti della loro area non siamo mai ficcanti e sbagliamo tutti i passaggi decisivi (e del resto Fondi non è Buscè). Proviamo anche un paio di tiri da lontano, ma senza fortuna. Nella foga –come spesso accade- ci scopriamo e si rischia qualcosa. C’è finalmente una nostra buona azione in area ma Tulli non conclude bene. Poi ancora un’occasione per Favasuli. Ma proprio nel momento in cui il Pisa sembra più gagliardo, ecco che il loro centravanti raddoppia su calcio d’angolo. E ora si fa dura davvero. Per un po’ il Pisa accusa, e Pane mette Scappini e Gatto. C’è appunto un guizzo di Scappini e almeno facciamo il nostro primo goal a Benevento. Subito dopo ci sarebbe un’occasione per Perez, che però spara alto e proprio all’ultimo secondo un tiraccio velenoso di Tulli mi fa gridare al pareggio, ma il loro portiere fa un mezzo miracolo, e insomma finisce male.
Va bene, abbiamo perso, però non mi sembra il caso di criticare più di tanto la squadra. E’ giusto riconoscere che all’inizio non avremmo immaginato di essere in questa posizione di classifica, e quindi per ora dobbiamo continuare a essere soddisfatti (però la difesa è troppo spesso sbadata, purtroppo). Mah, almeno con l’Avellino bisognerebbe vincere (e non sarà facile per niente).