Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Tre anni esatti fa, in queste ore.
I migliarinesi si svegliarono divisi dal resto del mondo.
Il ponte dell’Aurelia era chiuso per una grossa piena del Serchio che arrivava a lambire il piano dei binari del ponte di ferro e così pure chiusi i ponti di Vecchiano e Ripafratta.
Qualche voce diceva che il fiume aveva rotto gli argini verso Nodica, ma chi era sul ponte pensava ad un sormontamento e non ad una rottura perché l’acqua non calava.
Poco dopo, verso le 9, ci rendemmo conto che invece si stava verificando un deflusso a monte delle acque e quindi il brutto segnale di una nuova uscita del Serchio dal suo letto.
Gli elicotteri dei vigili del fuoco erano già in giro per la campagna allagata a cercare di mettere in salvo coloro che si erano attardati e ad allontanare dalla voragine che si era creata sul fiume coloro che volevano vedere l’incredibile da vicino.
Alle 10 l’apertura della nuova bocca del Serchio era già più di 100 metri e l’acqua era già arrivata alla Firenze-mare dove inspiegabilmente continuavano a circolare auto.
Alle 13 l’Aurelia fu riaperta e il pranzo di Natale, anche se amaro, fu iniziato.
Oggi sarà diverso, anche se il ricordo non è ancora digerito.