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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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Doppio evento a Vecchiano per l'80esimo anniversario della Liberazione d'Italia.
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•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
COMPLEANNO
Umberto Eco

5/1/2013 - 19:26

 

Critico, saggista, scrittore e semiologo di fama internazionale, Umberto Eco nasce ad Alessandria il 5 gennaio 1932. Si laurea nel 1954, all'età di 22 anni, presso l'Università di Torino, con una tesi sul pensiero estetico di Tommaso d'Aquino, poi pubblicata come volume autonomo.

La carriera di Umberto Eco si avvia presso i servizi culturali della Rai. Anche grazie ad alcuni amici collaboratori della trasmissione "Lascia o Raddoppia", questi anni diventano il terreno fertile per il suo celeberrimo saggio-stroncatura di Mike Bongiorno, intitolato provocatoriamente "Fenomenologia di Mike Bongiorno" (contenuto nell'altrettanto celebre "Diario minimo", una raccolta di elzeviri scritti per "il Verri", la rivista di Giovanni Anceschi, riecheggianti gli esercizi di Roland Barthes).

Negli anni '60 insegna prima presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Milano, poi presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze ed infine presso la Facoltà di architettura del Politecnico di Milano.

Sono gli anni italiani dell'impegno e delle avanguardie artistiche e anche il semiologo offre il suo contributo teorico aderendo al cosiddetto Gruppo 63, una corrente che ha fatto scuola in tutti i sensi (vi aderirono, fra gli altri Antonio Porta, Nanni Ballestrini, Edoardo Sanguineti, Alfredo Giuliani, Francesco Leonetti e Angelo Guglielmi).

Nel 1962 arriva l'exploit con un capolavoro della semiologia, l'ultra-adottato "Opera aperta", un testo fondamentale per capire le evoluzioni della scienza dei segni.

Nel turbinio di attività che lo vedono protagonista, Umberto Eco trova anche il tempo di lavorare presso la Casa Editrice Bompiani (dal 1959 al 1975), come senior editor, fino a quando non viene nominato professore di Semiotica all'Università di Bologna, dove impianta una vivace ed agguerrita scuola. Nel periodo 1976-77 e 1980-83 dirige l'Istituto di Discipline della Comunicazione e dello Spettacolo, presso l'Università di Bologna.

La collezione di titoli onorifici di Eco è impressionante, essendo stato omaggiato da università di tutto il mondo, non limitandosi a ritirare le lauree honoris causa o i premi, ma anche tenendo frequentatissimi corsi.

Dal 1989 è presidente dell'International Center for Semiotic and Cognitive Studies, e dal 1994 è presidente onorario dell'International Association for Semiotic Studies, di cui negli anni precedenti è stato segretario generale e vice-presidente.

Dal 1999 è inoltre presidente della Scuola superiore di Studi Umanistici presso l'Università di Bologna. Ha collaborato con l'Unesco, con la Triennale di Milano, con l'Expo 1967-Montreal, e con la Fondation Européenne de la Culture, e con molte altre organizzazioni, accademie, e testate editoriali nazionali ed internazionali.

Numerose inoltre sono le sue collaborazioni, non solo con i quotidiani («II Giorno», «La Stampa», «Il Corriere della Sera», «La Repubblica», «Il Manifesto») e a settimanali («l'Espresso»), ma anche a periodici artistici ed intellettuali («Quindici», «Il Verri», ed altri).

Umberto Eco ha svolto indagini in molteplici direzioni: sulla storia dell'estetica, sulle poetiche d'avanguardia, sulle comunicazioni di massa, sulla cultura di consumo...

Spaziando dall'estetica medievale alla semiotica ai vari codici di comunicazione artistica, la sua produzione saggistica appare estremamente varia e vasta.

Non si può dimenticare il successo planetario ottenuto con il romanzo best seller "Il nome della rosa", seguito poi dagli altrettanto "campioni di incassi" "Il pendolo di Foucault", "L'isola del giorno prima" e il romanzo picaresco-medioevale "Baudolino", opere di trascinante narrativa che nessuno probabilmente si aspettava da uno studioso di filosofia e da un teorico quale Eco.

Il suo lavoro del 2004 è "La misteriosa fiamma della regina Loana", un romanzo illustrato ispirato ad un fumetto degli anni '30.

Nel 2010 esce invece il suo sesto romanzo "Il cimitero di Praga".

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