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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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SCOPERTE
Il diabete e la sua cura con
l'insulina

11/1/2013 - 15:44


L’insulina è un ormone prodotto dalla componente endocrina del pancreas, che subisce un processo bio-chimico molto complesso prima di diventare “perfetta”. La funzione principale dell’insulina consiste nel metabolizzare il glucosio presente nel sangue, ma ne svolge anche altre: sintesi del glicogeno, trasporto di aminoacidi e glucosio, sintesi degli acidi nucleici, sintesi proteica, conversione del glucosio in trigliceridi.

La scoperta dell’insulina è legata al nome di Nicolae Constantin Paulescu, uno scienziato originario di Budapest, che ha ottenuto il brevetto per aver scoperto la “Pancreina”.

Qualche tempo dopo, però, due ricercatori americani, il dottor Frederick Grant Banting ed il cattedratico John James Rickard Macleod (che dirige l’Istituto di Fisiologia dell’Università di Toronto) pubblicano su una rinomata rivista scientifica un saggio che si riferisce ad un esperimento effettuato su un cane diabetico: pare che, utilizzando l’estratto pancreatico acqueo, si ottenga una normalizzazione dei livelli di glicemia nel sangue.

L’incontro tra i due avviene così: tornato dalla Francia, dove partecipa alla guerra mettendo a frutto le sue capacità chirurgiche, nel 1920 Banting si trova per caso a leggere un articolo scientifico scritto da un certo Moses Barron, che sull’argomento “diabete” si riferisce ad un esperimento sui dotti pancreatici dei cani: anche se la traduzione dei termini latini lo mette in difficoltà, l’intuizione di Banting è forte e precisa.

Deciso a divulgare la sua scoperta per renderla concreta, Banting riesce ad ottenere un incontro con John James Rickard Macleod, che dirige l’Istituto di Fisiologia dell’Università di Toronto. E’ il 7 novembre 1920: Banting espone al cattedratico il progetto che ha in mente.

Macleod, che è un esperto studioso di metabolismo dei carboidrati, rimane inizialmente perplesso, poi cede di fronte all’insistenza e all’entusiasmo di Banting. Più tardi diventerà  il suo più valido sostenitore e collaboratore.

Si apre una lunga scia di polemiche, poiché i due ricercatori non fanno altro che mettere in pratica la rivoluzionaria scoperta di Paulescu, avvenuta qualche tempo prima. Banting e Macleod continuano le loro sperimentazioni, approfondendo i risultati ottenuti.

Il giorno 11 gennaio 1922 per la prima volta l’insulina viene usata per curare il diabete in un essere umano: presso l’Università di Toronto l’endocrinologo Frederick Banting somministra un’iniezione di insulina bovina al quattordicenne Leonard Thompson. Banting e John James Richard Macleod, suo collaboratore, ricevono il Premio Nobel per la Medicina nel 1923.

Il ragazzino era ricoverato in ospedale per diabete in fase terminale dal mese di dicembre 1921. Leonard riprende la sua vita di sempre, ma muore nel 1935 a causa di un incidente con la moto. Altri ragazzini vengono salvati dal diabete grazie alle cure di Banting: l’insulina viene acclamata come la “scoperta del secolo”. Tutte le contestazioni e le polemiche circa l’operato dei due ricercatori sono inutili: il comitato per il Nobel di Stoccolma assegna ai due il Premio per la Fisiologia e la Medicina.

Le precedenti ricerche di Paulescu finiscono nel dimenticatoio. Un collaboratore di Banting e Macleod, Charles Herbert Best pubblica una lettera nella quale scrive che in fondo i due ricercatori non hanno fatto altro che confermare la scoperta di Paulescu, riproducendo i risultati in laboratorio. Questa lettera viene resa pubblica il 15 ottobre 1969.

Alcuni studiosi, però, giustamente replicano che nella Romania in cui operava Paulescu non vi erano di sicuro le possibilità di rendere operativa una scoperta di tal genere. Per questo gli studi dei due ricercatori americani sono stati provvidenziali per arrivare all’insulina terapeutica, quella sperimentata dall’azienda farmaceutica americana “Lilly”, grazie alla quale oggi il diabete può essere sconfitto.

La paternità di tale scoperta viene rivendicata anche dall’americano Israel Kleiner. Come tutte le grandi scoperte della storia, anche quella dell’insulina è assai contesa.

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