none_o

Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
none_a
Massimiliano Angori, Presidente
none_a
Doppio evento a Vecchiano per l'80esimo anniversario della Liberazione d'Italia.
none_a
•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Raccontino di Giancarlo Montin
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Angela Baldoni
none_a
none_a
Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Storie di vicinato
di Umberto Micheletti
Corallo (1)
Le Fonti.

14/1/2013 - 18:11


 Nei primi anni del 1800 furono notate diverse pozze naturali di acque nella zona del campo di Marte, dove i militari erano soliti fare le loro esercitazioni. Queste acque, a detta dei contadini della zona, avevano un effetto purgativo da loro riscontrato sul proprio bestiame che lì andava ad abbeverarsi.
Dopo diversi anni e precisamente nel 1856, il sacerdote Giuseppe Pini costruì in quella zona un’edicola per la distribuzione di quella acqua risultata purgativa e salsoiodica. Passarono alcuni anni e agli inizi del secolo, per interessamento di alcuni studiosi e di industriali, fu decisa la costruzione di uno stabilimento per lo sfruttamento di queste acque. Su queste acque vennero fatti dei saggi da famosi scienziati e furono trovate cinque sorgenti con diverse qualità curative.
La costruzione di questo complesso, che fu chiamato Acque della Salute, venne iniziato nel 1903 e fu portato a termine ed inaugurato nel 1905 alla presenza delle più importanti autorità del paese e fu per molti anni uno dei principali motivi di richiamo turistico della città.
Quasi in contemporanea venne iniziata la costruzione del grande albergo Terminus Corallo e sui vicini terreni, donati al Comune di Livorno dalla Società delle Acque della salute, nacque la nuova stazione ferroviaria sulla direttrice Roma - Genova.
I frequentatori degli Stabilimenti delle Acque della Salute facevano parte della borghesia e dell’aristocrazia italiana e straniera e usufruivano, oltre che delle varie cure termali, di bellissimi ambienti con ameni giardini e ombrosi viali dove potevano riposarsi in pace.
Potevano inoltre godere di molti svaghi come gare di tennis, pattinaggio, spettacoli, feste e manifestazioni di gala. Lo stabilimento,  in stile post liberty,  fu considerato tra i migliori in Europa, aveva varie stanze per le visite mediche, sale per la distribuzione delle acque, dove si  assaggiavano tutte e cinque le sorgenti e poi un grande parco con colonnati, padiglioni e giardini.
Le sorgenti fornivano l’acqua Vittoria considerata di notevole efficacia, quindi la Preziosa e la Corsia di media efficacia e per ultime la Sovrana e la Corallo considerate più leggere e con capacità diuretiche.

Le acque della Salute erano anche usate per curare problemi di stomaco, di intestino ed in particolare per disfunzioni al fegato.

Prima della costruzione delle terme fu costruito un padiglione di forma ottagonale nel podere del Vigna (una via di Livorno ha preso il nome da questa famiglia) dove scaturiva una sorgente di ottima acqua minerale purgativa, che faceva concorrenza alle acque di Montecatini.

Su questo padiglione venne apposta questa iscrizione:

“Scorrente per tramite occulto quest'acqua sorgiva bagnò per secoli inutilmente sotterra limo vile infecondo curiosità industre commise oggi alla scienza rilevarne i principi e l’uso benefico onde meritatamente si noma Acqua della Salute ed ecco sopra la zolla deserta non invano augurato all’utile pubblico un sorriso dell’arte”.


Tutta la zona fu chiamata Montecatini al mare.

Ora è in completo abbandono e nessuno si preoccupa di salvare un patrimonio storico culturale e artistico di questa rilevanza.
Precursori di una moda di chiamare un centro commerciale con la caratteristica del luogo più famoso e più vicino, toh… un esempio a caso… devoti a Santa Brigida che chiedono il sostegno di San Luxorioro, ma è solo un esempio(!), anche  Livorno ha voluto il maestoso centro commerciale  “Fonti del Corallo” accaparrandosi il nome del grande hotel e della famosa acqua.


Sì, ma perché … Corallo?


Alla prossima parte della storia!

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri