none_o

La Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca” organizza per sabato 18 maggio una conferenza dal titolo “Crocevia di cammini - Il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale”. L’evento si terrà a Villa Roncioni, nel borgo di Pugnano, comune di San Giuliano Terme, alle ore 10

. . . il sig Marino vuole metter becco dove da anonimo .....
Correva voce, al Circolo, che Bruno della Baldinacca .....
Il tuo forse lo ha guadagnato ultimamente ed il mio .....
Cara manuela
io non so con esattezza i pro e i contro .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
di Mario Lavia
none_a
di Biancamaria Coli seg. PD Circolo di Nodica
none_a
di Umberto Mosso
none_a
IMMAGINA San Giuliano Terme
none_a
Crollo mura di Volterra; mozione di Pieroni (Pd)
none_a
A cura di Erminio Fonzo
none_a
da Museo del Bosco
none_a
Di Gavia
none_a
di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
none_a
Dal 17 al 19 Maggio ore 10.00 - 20.00
none_a
Forum Innovazione di Italia Economy" II EDIZIONE
none_a
Valdottavo, 17 maggio
none_a
Pisa: quartiere delle Piagge
none_a
Pisa, 16 maggio
none_a
Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
OSWIECIM (Polonia)
Treno della memoria, servizio essenziale per la democrazia

28/1/2013 - 23:30



Treno della memoria, servizio essenziale per la democrazia

OSWIECIM (Polonia)

– Dopo la visita nell’inferno gelido di Birkenau qualsiasi parola rischierebbe di suonare retorica e inutile. Meglio forse, allora, mezz’ora di silenzio nella propria camera al ritorno. Mezzora di silenzio ogni giorno. Il presidente della Toscana chiude il foglio con gli appunti del discorso che aveva preparato e va a braccio, mentre un groppo alla gola tradisce l’emozione e gli offusca per un attimo la voce. Dopo la visita al campo di Birkenau, quattro ore di processione sotto una nevicata quasi ininterrotta, è il momento della commemorazione ufficiale. Essere qui è un’esperienza che ti cambia la vita, sottolinea più volte .

Lo racconta anche alle televisioni polacche che lo intervistano e gli chiedono perchè la Toscana organizza dal 2002 il treno della memoria, con più di cinquecento ragazzi ogni volta a bordo. Parti pensando di sapere, ma torni diverso.Sempre più stretti nei bilanci, la Regione poteva essere tentata di tagliare. Non l’ha fatto, sottolinea il preisdente, perchè è un servizio essenziale: un servizio essenziale per la democrazia. Ancor di più in momenti di crisi come questo, dove certi fantasmi neri del passato possono trovare terreno fertile e i tarlo della discriminazione e del razzismo dilagare.
Passato e presente Il governatore toscano intreccia nel suo intervento passato e presente, la cronaca di paesi più o meno lontani e fatti di casa nostra. Consiglia il viaggio a chiunque scappino parole leggere su quello che è stato, a chi. dice “Non sono razzista, però …”, a chi non vede in fondo differenza tra i nazisti e chi li combatteva.

La differenza c’è invece, afferma risoluto, e sta nel fine per cui combattevano: loro per la libertà e il rispetto della persona, i primi contro la persona. Non c,è futuro senza memoria, ma è sul presente che si costruisce, aveva ammonito poco prima dai microfoni, davanti ai gonfaloni e ai ragazzi, Ugo Caffaz, anche lui visibilmente commosso nonostante non sia certo la prima volta a Birkenau, esponente della comunità ebraica fiorentina e coordinatore del Treno della memoria.

E’ accaduto e dunque può succedere di nuovo, scriveva Primo Levi. Ed è così, scuote la testa il presidente della Toscana. In forme diverse, ma con lo stesso spirito di chi vede nella perspona non un fine ma uno strumento. Un attentato alla nostra Costituzione: merito sì ma anche uguaglianza nei diritti, ai nastri di partenza e all’arrivo.
I deportati e gli immigratiIl presidente della Toscana guarda le baracche progettate per essere stalle da campo ed ospitare 52 cavalli ma dove venivano stipate 400 persone ed a volte anche 800, in almeno cinque su ciascun piano dei letti a castello. Ascolta i racconti. Parla con le sorelle Bucci, uniche bambine italiane sopravvissute a Birkenau, testimoni per la sesta volta sul treno toscano.. Guarda e pensa alla Thailandia e al Vietnam, al Sudafrica, alla Bosnia e al Ruanda.

E lo dice nella commemorazione ufficiale al campo di Birkenau. Ricorda anche i giovani napoletani di Casa Pound che progettano di stuprare una ragazza ebrea perché ebrea, i senegalesi uccisi l’anno scorso a Firenze, la manodopera nera sfruttata a Rosarno, i campi rom incendiati e i 17 mila giovani sprofondati nel mare tra l’Africa e l’Italia, alla ricerca di un futuro diverso per sfamare le proprie famiglie.

Uccisi dal mare, e poi dall’indifferenza.. Mortificati nel non rispetto della loro persona. Che è poi quello, conclude il presidente della Toscana, che accadeva allora settanta anni fa. Gesti di folli, ma folli parte di un sistema più vasto.

Un sistema e un’indifferenza che il presidente della Toscana invita i giovani a combattere, sicuro che dopo questo viaggio siano attrezzati per farlo.

 Walter Fortini
Toscana Notizie

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri