La vergogna di Berlusconi si è consumata in Consiglio Comunale a San Giuliano Terme
 
La mozione di condanna delle oscene affermazioni di Berlusconi sul fascismo e le leggi razziali non è stata discussa nel consiglio comunale del 30 gennaio per volontà del vicepresidente Benotto che si è rifiutato di inserirla all’ordine del giorno.
 
Questo individuo, approfittando dell’assenza del presidente Di Maio e quindi esercitando le prerogative statutarie che anche noi gli avevamo conferito pensando che fosse democraticamente giusto assegnare una vicepresidenza alla minoranza, ha negato la discussione di una mozione che condannava le esternazioni elettorali di chi, volendo rinsaldare un’alleanza con Storace, non si perita di trovare gli elementi positivi del fascismo e che falsamente attribuisce le leggi razziali non già ad una precisa scelta del regime fascista, ma ad una fantasiosa e storicamente inesistente pressione della Germania.
 
Ma senz’altro queste argomentazioni non interessano al vicepresidente Benotto: a lui, facendo strame dell’imparzialità che viene richiesta a chi riveste la sua carica istituzionale, interessa compiacere il suo capogruppo Mannocci, uscito da Casa Pound e ideologicamente refrattario a ogni prospettiva democratica, a ogni lealtà ai principi costituzionali e a tutto quello che non sia il ciarpame fascistoide del quale è imbevuto e del quale si vanta.
 
Il gruppo di Sinistra Unita chiede scusa a nome del Consiglio Comunale alla delegazione dell’ANPI, che era presente nella sala consiliare, per la vergognosa decisione del suo vicepresidente, convinta che anche altri gruppi si associno.
Si riserva di adottare tutte le misure che siano necessarie a rimuovere il vicepresidente Benotto dalla carica di vicepresidente del Consiglio Comunale.
 
Claudio Bolelli
Marco Carioni

San Giuliano Terme, 31 gennaio 2013