none_o

Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Di Gavia
none_a
di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
none_a
di Mollica's
none_a
Di Siciliainprogress
none_a
C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
Cronache di un prof. tifoso
Pisa-Gubbio 1-0
di Arbauz

3/2/2013 - 17:59

Sì, va bene, però…
 
Cosa spinge un anziano signore con il raffreddore a palla (sarei io) ad andare a vedere Pisa-Gubbio? Boh, però ci sono andato. E meno male che la giornata fu radiosa e solatia. Si prevalse, ma –è bene dirlo subito- non si entusiasmò per nulla, del resto –com’è noto- l’importante è vincere.


Eppure l’inizio fu promettentissimo; al primo minuto un lancio lungo vide il buon Perez involarsi verso la porta avversaria e venir falciato senza complimenti: rosso diretto! Si sperò che in 89 minuti di superiorità numerica si potesse condurre il match a nostro piacimento, però il prosieguo ci smentì. Si cominciò a buttare in area vari palloni senza molto costrutto (e il dilemma era: è meglio farli alti o bassi, i cross?), ma poi, su uno di questi (per l’appunto basso) si avventò come un falco il giovine Barberis e la mise dentro; il suo gesto mi ricordò quello del centrocampista francese Jean Beaudrillard, quando nella coppa di Francia del 1967 il Montpellier sconfisse sorprendentemente il Tolosa. Dopo il goal i nostri ebbero parecchie altre occasioni da goal, tra cui una traversa di Perez (con torsione del capo degna di un gufo) e un colpo di testa ravvicinato di Scappini (tiro che mi ricordò lì per lì la gran zuccata di Piotr Zamenski nel match di coppa di Polonia del 1973 tra il Katowice e lo Stettino (per la cronaca vinse il Katowice 4 a 3). Insomma non si riuscì a mettere al sicuro la partita, e anzi il Gubbio ci mise in allarme con alcune sgroppate del suo centravanti (una specie di panzer parecchio forte).


Nell’intervallo chiesi a chi se ne intende quale fosse il modulo adottato dal Pisa, ma ebbi risposte vaghe: chi parlava di un 3-5-2, chi di un 2-7-1, chi addirittura di un 3 x 3 con resto di uno; qualcuno sentenziò che il modulo era lo stesso di sempre, ma senza riuscire a dire quale fosse.


Iniziò la ripresa, e si sperò di dare il colpo del KO, come si suol dire, ma la partita non salì di tono (sempre come si suol dire). Ricordo un sacco di passaggi sbagliati, poi –purtroppo- l’infortunio di Favasuli (rischiato forse avventatamente, dato che non stava bene?); si fece notare anche la segnalinee che operava lungo la gradinata che apparve precisa e sicura (almeno a me). A un certo punto Tulli, da poco entrato- si presentò solissimo davanti alla porta nemica, ma ciccò alla grande, come ultimamente capita spessino (spesso) ai nostri attaccanti. Il suo errore fu in tutto e per tutto eguale a quello della ficcante ala sinistra Ubertus Van der Zippel nella finale di coppa olandese del 1981 tra il Volendam (squadra sulla quale il mio collega Gulotta ha perduto svariati euro in sconsiderate scommesse) e lo Sporting Club di Utrecht (comunque il Volendam vinse ai rigori, e tra l’altro Van der Zippel sbagliò il suo penalty, finendo così poi la sua carriera nella squadra amatori del Groningen).


In ogni caso alla fine l’arbitro fischiò la sospiratissima fine della partita e quindi si tornò a casa moderatamente felici: ora ci aspetta il notturno duello all’arma bianca col forte Perugia: lì si vedrà di che pasta siamo fatti.
 
  

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

5/2/2013 - 14:42

AUTORE:
Arno Pasilinna

Secondo me ci dev'essere un errore. Il Van der Zippel che giocò la finale della coppa olandese del 1981 era il fratello gemello Johan, e fu lui che finì a Groningen. Al contrario il fratello Ubertus ebbe una dignitosa carriera in Olanda, Curlandia e Finlandia, dove tutti lo ricordano ancora a Tampere a fine carriera come gestore di un bar malfamato. Comunque alé Pisa sempre!

3/2/2013 - 19:45

AUTORE:
Stefano

Si sarà anche vinto - meritatamente??? - ma un secondo tempo così, da fatti piglià lo gnocco, non lo vedevo dalla finale di Coppa di Scozia del 1978 tra Kilmarnock e Dundee United vinta da quest'ultima per 1 a 0 con rete di Mac Scappin, noto ai più per essere tanto micidiale goleador nelle Coppe quanto evanescente in campionato!!

3/2/2013 - 19:38

AUTORE:
Cervetto

O Arbauz. Il vecchio Cervetto già sapeva, alla fine del primo tempo, come sarebbe andata a finire. Una seconda frazione ignobile, messi ai paletti dal Gubbio. I già badanzosi nerazzurri trasformati, come da parecchio tempo accade, in tremebondi pedatori. Tant'è. Questo è il Pisa, bellezza. A Cervetto affiora alla memoria il racconto del cugino di suo padre, Ottmar Kleinhirsch pastore luterano in Osterode i.P., che fu ben già segnalinee in Gauliga, Ostpreussen, campionato 1935-1936. Mirabile la sua descrizione del celebre avvitamento aereo su palla spiovente con conseguente asportazione di parte del cuoio capelluto e smarrimento della sfera (poi ritrovata nel 1953 in casa del fuciliere sovietico Jakob Mojseeiev (ebreo in linea paterna), del mediano Fritz Teufelhertz, detto il botolo dei Masuri. O Arbauz! Si trattava, è vero del match Hindenburg Allenstein-SV Panzerfaust Samland, è vero, ma come non associare tutto questo alla tua mirabile descrizione del colpo-di-testa di Perez in Gubbio-Pisa? Bah, o Arbauz. Saranno i 60 che mi fanno sragionare, ma, verdammt, se non ci si diverte all'Arena, almeno divertiamoci un po' qui.

3/2/2013 - 19:03

AUTORE:
Rossella

Ubertus Van der Zippel melo ricordo bene, è stato un mio mito degli anni '80, avevo il suo poster in camera.

P.s. Io e Fabrizio saremmo desiderosi di avere la tua versione dell'album delle figurine.

3/2/2013 - 18:23

AUTORE:
rossocrociato

Il mio giudizio si basa sulla radiocronaca di Radio Bruno e sulle osservani di Arbauz da cui si evince che a parte i 3 punti non c'è molto di cui gioire. Soprattutto l'atteggiamento della squadra è stato tremebondo anche con il vantaggio numerico e di risulato.
Gli uomini sono contati, alcuni hanno perso la brillantezza iniziale e dal mercato di gennaio non sono arrivati i rinforzi sperati.
Ho sempre apprezzato la gestione Battini che ci ha tirato fuori da avventure pericolose.
Ora però bisogna chiarire se in che modo e con quali tempi e con tutte le prudenze economiche del caso ci poniamo l'obiettivo del salto di categoria.