IMU -  A S. GIULIANO T.  HA  CANCELLATO LE TREDICESIME ED  E’ SERVITA E SERVE A RIPIANARE PARTE DEL “BUCO” DI BILANCIO.

  L’IMU, l’imposta Municipale Unica è quotidianamente oggetto di proposte diversificate, a seconda dei vari schieramenti, in vista delle elezioni politiche di fine mese.A San Giuliano Terme, ha fatto entrare nelle casse del Comune circa 11 milioni di euro.

Le aliquote massime deliberate dall’Amministrazione comunale, il 6x1000 sulla prima casa e il 10,6x1000 sulla seconda casa, terreni edificabili e agricoli, hanno notevolmente inciso sulle tasche dei Cittadini gravando sulle tredicesime mensilità, talvolta impiegate integralmente per il pagamento dell’imposta.Nell’aliquota ordinaria (10,6x1000) applicata, non vi sono differenze tra una seconda casa sfitta, una casa data in comodato ai figli, una casa data in affitto concordato, tra un terreno agricolo o uno edificabile, non è dunque presente alcun criterio ispirato al principio di proporzionalità e di equità, rendendo le imposte sugli immobili un puro e semplice balzello.

D’altra parte c’era e c’è tuttora da ripianare un disavanzo di bilancio importante, emerso in tutta la sua drammaticità  nel 2011 e culminato con la clamorosa uscita dal patto di stabilità, dove i Cittadini sono stati chiamati per risolvere i problemi del Comune.L’Amministrazione non ha proceduto per tempo a porre in essere le necessarie riforme strutturali, ma ha preferito adottare soluzioni tampone, rimandando di fatto l’implosione del bilancio dal 2007 al 2011, solo pochi anni dopo, e l’uscita dal patto di stabilità ne è stata la conseguenza, aggravando tra l’altro la già difficile situazione economico-finanziaria del Comune.Si è cercato nel frattempo di mischiare le carte; nella recente nota dell’Amministrazione comunale dei primi di dicembre 2012: “Il Comune di San Giuliano Terme esce dalla situazione critica che lo ha coinvolto nel 2012 e rientra nei ranghi dei problemi, comunque di non facile soluzione, che riguardano tutti i comuni italiani.”, si sono omesse le motivazioni che hanno creato le criticità, quali sono state le scelte locali, che rispetto agli altri comuni limitrofi, ci hanno portato fuori dal patto di stabilità e creato l’enorme “buco” di bilancio.Siamo anche in attesa di vedere quale sarà la riorganizzazione della struttura comunale.

Il Sindaco aveva annunciato che con l’inizio del nuovo anno 2013, i Dirigenti sarebbero passati da 5 a 2, applicando alla struttura un’organizzazione snella, leggera, più efficace ed efficiente.E’ da ricordare che quest’anno, ad aggiungersi all’IMU, ci sarà la nuova imposta, la TARES, che cumulerà più imposte, con un aumento di circa il 30%, che ci auguriamo potrà essere compensato con i risparmi sulla raccolta porta a porta, non incidendo ulteriormente nelle tasche dei Sangiulianesi.Al di là di ogni speculazione di parte, le responsabilità politiche e amministrative sono chiare.Il Cittadino residente nel Comune di San Giuliano, Comune d’interesse storico e culturale, di tradizione, da sempre eccellenza nella Provincia Pisana dovrà pur porsi una ormai non più rimandabile domanda: come ha fatto un’Amministrazione, che faceva del BUONGOVERNO un vanto, un punto qualificante, sia potuta arrivare a tanto, tradendo il programma di legislatura, e i Cittadini che lo hanno votato ?

 Firmato Riccardo Cini Cons. Comunale Gruppo Misto