Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Il termine QWERTY indica il modello utilizzato per il posizionamento dei tasti nelle tastiere alfanumeriche e deriva dalla sequenza di lettere dei primi sei tasti della riga superiore della tastiera.
Brevettato nel 1864 dall’inventore statunitense Christopher Sholes, la tastiera QWERTY compare sulle macchine per scrivere alcuni anni dopo, messa in commercio dalla Remington and Sons il 12 settembre 1873.
Sholes ideò questo tipo di tastiera considerando il fatto che le macchine per scrivere di un tempo tendevano ad incepparsi, avendo i tasti di più frequente utilizzo troppo vicini. Distribuì così i tasti più utilizzati lungo la tastiera, ovviando a questo inconveniente, evitando così che i martelletti si incastrassero.
I tasti F e J
Sui tasti corrispondenti alla F e alla J sono attualmente poste due barrette orizzontali in rilievo, facilmente individuabili al tatto: ponendo gli indici su questi due tasti, tutti gli altri possono essere memorizzati. Questa è una delle tecniche della dattilografia, che pone come base di apprendimento il corretto posizionamento delle dita sulla tastiera: ad ogni tasto è abbinata infatti una delle dieci dita.