Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
C'è un luogo nella Toscana settentrionale che i naturalisti hanno molto a cuore e dove spesso si ritrovano, anche casualmente. Un luogo che è rimasto selvaggio, nonostante il crescente e quasi inarrestabile uso del territorio, difeso e curato dalla volontà di uomini sensibili.
Quel luogo, frequentato da famiglie, sportivi e amanti della natura è Bocca di Serchio e ogni volta che riesco a ritagliarmi un momento, dall'autunno alla primavera, un salto ce lo faccio volentieri anche io.
Questa foto è dello scorso settembre e racconta di un incontro inatteso con questo maschio di Moretta che tranquillamente ispezionava parte dello stagno retrodunale. Mi sono spostata lentamente tra i tronchi che incorniciano lo stagno, lasciati dal Serchio e disposti dal mare e dal vento.
Mi sono nascosta tra i legni per non disturbare il lavoro del mio nuovo amico, rimasto in quel posto, a quanto mi risulta, solo un giorno.
Un incontro inatteso come quelli che in Bocca di Serchio si possono fare.