Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Un amico caro mi ha regalato l’ultimo libro di Benni. Lo stesso amico caro si è scandalizzato perché Benni ha fatto una camminata con Grillo sulla spiaggia di Marina di Bibbona. Dopo una settimana di influenza e di incubo al pronto soccorso per mia madre, ora che stiamo benino e con questa bella giornata di sole volete che stia in casa a scrivere Finalmente domenica!
Vado a Marina di Vecchiano con Stefano Benni e il suo libro Di tutte le ricchezze. L’ho cominciato, è commovente, ironico e me lo voglio leggere tutto d’un fiato respirando l’aria di mare.
Ma prima voglio dire due cose. Beppe Grillo non è un alieno, è incappucciato per evitare i giornalisti, e passeggia accanto a Benni, che somiglia sempre più ai suoi personaggi. Stefano Benni è uno scrittore che 25 anni fa, insieme a pochi altri, aveva previsto le sciagure che una cricca di politici cominciava a fare alla democrazia italiana. Ed è stato accusato di essere un esagerato visionario. Ora potrebbe dire: Ve l'avevo detto! Non è stato ascoltato, sono più ascoltati gli “intellettuali da salotto” che gli “intellettuali rompipalle”, ma ecco dove siamo arrivati.
Beppe Grillo e Stefano Benni sono amici di lunga data, tanto che Benni può dirgli:
”Io personalmente, e Beppe lo sa, lo preferisco nel suo ruolo di controinformazione che quando si atteggia un po’ a tribuno politico. Però Beppe sa che io lo considero una persona onesta e quindi se anche non siamo d’accordo su tante cose io lo seguo sempre, qualche volta dico: che cazzata hai fatto Beppe, qualche volta fa delle cose importanti”.
Per riparare ai danni che sono stati fatti all’Italia e alla sua democrazia in questi ultimi 25 anni ci vorranno almeno altri 25 anni. Per ricostruire un’Europa dei diritti e non dei mercati ce ne vorranno molti di più. Io non so cosa dire in questa prima domenica di marzo. Ho in tasca il libro di Benni e sono speranzoso come lui che, quando gli si chiede di prevedere ora quello che succederà, se la cava con una frase breve e sincera:
“Io non so, non credo che vedrò un’Italia migliore, ma sono sicuro, non so tra quanti anni e non so per quanto tempo, ma mio figlio la vedrà. E quindi anche i figli di Beppe, che saluto con molta amicizia e stima”.
E quindi anche mia figlia e il figlio del mio amico e i vostri figli. Di tutte le ricchezze forse questa è una delle più importanti.