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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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l'era dei mergoni

13/3/2013 - 7:32



“Ooh! Ocioi ghe er margòn chi soto!”

(Ooh! Attenzione c’è il palombaro qui sotto!)


Così nel secolo scorso si sentiva urlare nel golfo di Spezia, dalla barca agli altri natanti che passavano a portata di voce,  per indicare che vi era un palombaro al lavoro sott’acqua.

 

Perché margòn?
Perché il dialetto ligure aveva dato il nome del marangone, uccello che preda sott’acqua, al sommozzatore che faceva altrettanto lavorando in immersione.
Il bello, anzi complicatissimo, è che in dialetto veneto marangone è il nome locale per falegname che qualcuno inavvertitamente e fantasticamente fa derivare dal fatto che gli arsenalotti (marangoni) lavoravano sott’acqua alla riparazione del fasciame delle navi (?).
 
Perché marangone?
Perché il nome derivava da mergone, accrescitivo di mergus come veniva chiamato il cormorano in latino dato che mergere significava tuffarsi  (vedi il nostro derivato e-mergere).
Vedi anche in altro uccello tuffatore detto smergo

 

E allora perché cormorano?
Perché tale uccello veniva chiamato anche corvus – marinus che, con leggere deformazioni (cormus e moranus), ne è derivato cormorano.
Phalacrocorax è il suo nome latino derivato dal greco corvo calvo,


Una curiosità: Martino di Tours, il nostro San Martino, quello del mantello e dell’estate novembrina e degli “stormi d’uccelli neri” carducciani (coincidenza?) aveva una fissazione per gli uccelli neri anche lui e un giorno, in compagnia di un gruppo di suoi discepoli, vedendo un branchetto di cormorani che cacciavano sull’acqua, asserì (?) che quegli uccelli rappresentavano il demonio sempre a caccia di anime dei mortali.

 

In Cina invece, dove la Natura è più vicina all’uomo, dicono e credono che avere cormorani vicino casa sia grandissimo segno di fortuna.
 
 

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