Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Inizio di giornata da brivido.
Durante tutta la mattina ha piovuto sui pochi stand già pronti e sugli espositori che stavano caparbiamente allestendo gli altri.
Unica oasi di calma era la mostra ”Spirito libero” di Roberto Grossi che ha ripagato la mattina.
Negli Stand del Gusto gli organizzatori finivano di sistemare i banchi delle bontà mangerecce e gli accompagnatori della mancata uscita sui monti davano una mano. Tutto pronto per la cena di stasera che non avrà paura della eventuale pioggia e pronto anche il tavolo dove verrà poggiata e tagliata la famosa “torta co’ bischeri” vecchianese.
Il Serchio vicino cresceva, la speranza che spiovesse diminuiva e mancava addirittura il pubblico, anche quelli più curiosi se ne stavano nei bar.
Io insisto e ritorno nel pomeriggio!
Acqua, sempre acqua e sempre più forte, ma c’è il palco coperto del mercato!
Qui si sono riuniti gli sbandieratori “Musici Alfieri Musicanti di Calci” che lasciano Garibaldi senza la gioia di vedere intorno a sé bandiere al vento (Beppe non te la prendere… erano bianche verdi e celesti, no rosse!) e inizia comunque la cerimonia dell’inaugurazione della Fiera di Primavera 2013.
Don Franco Nannipieri benedice religiosamente la fiera e superstiziosamente si aggrappa al detto: ”sposa bagnata sposa fortunata” cambiando sposa con fiera e augura Buona Pasqua a tutti esortandoli a sperare in un futuro migliore sotto ogni punto di vista.
Il sindaco Giancarlo Lunardi traccia una breve storia della fiera di Vecchiano, ringrazia tutte le associazioni dello sport, la consulta del volontariato, tutti coloro che hanno contribuito, gli artisti che hanno partecipato, e che poi riceveranno un riconoscimento, e taglia ufficialmente il nastro tricolore.
A questo punto impegni familiari mi hanno fatto tornare a casa mancando il taglio della torta e la conferenza dibattito “I costi dell’insostenibilità”.
Per la cena c’è ancora tempo.
Nel frattempo aveva smesso di piovere.
se qualcuno avesse foto da integrare può inviarle alla Voce e saranno pubblicate.