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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Pas - Marina di Vecchiano
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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X non dimenticare £1936, 27=1€
Grazie a Prodi .....
•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Bellis o... Bruttis?

10/4/2013 - 8:32



Era da molto che non parlavamo di Mitologia e Natura, abbinamento molto sentito nel mondo antico, ma non più ascoltato in quello moderno.


Persefone era figlia di Demetra e Zeus. Venne rapita dallo zio Ade, dio dell'oltretomba, che la portò negli inferi per sposarla  e dove le venne offerta della frutta. Persefone  mangiò solo sei semi di melograno ignorando però che chi mangia i frutti degli inferi è costretto a rimanervi per l'eternità.

La madre Demetra, dea della fertilità e dell'agricoltura, che prima di questo episodio procurava agli uomini interi anni di bel tempo e di raccolti, reagì disperata al rapimento impedendo la crescita delle messi, scatenando un inverno duro che sembrava non avere mai fine.

Con l'intervento di Zeus si giunse ad un accordo per cui, visto che Persefone non aveva mangiato un frutto intero, sarebbe rimasta nell'oltretomba solo per un numero di mesi equivalente al numero di semi da lei mangiati, potendo così trascorrere con la madre il resto dell'anno. Così Persefone avrebbe trascorso sei mesi con il marito negli inferi e sei mesi con la madre sulla terra.

Demetra  accoglieva ogni anno con gioia il periodico ritorno di Persefone sulla Terra, facendo rifiorire la natura in primavera ed in estate.


Quest’anno Persefone si è attardata più del solito con il tenebroso marito, la madre si è indispettita e la primavera ha reagito così.


Migliaia di artisti hanno cantata la stagione della rinascita in ogni maniera e Fabrizio De André le ha dedicato questi versi:
…Primavera non bussa, lei entra sicura, come il fumo lei penetra in ogni fessura, ha le labbra di carne, i capelli di grano, che paura, che voglia che ti prenda per mano. Che paura, che voglia che porti lontano...

 

Il grande Artista mi attanaglia il cuore con queste parole, ma mi fa gioire con quelle di un’altra delle sue  canzo-esie:


La stagione del tuo amore
non è più la primavera
ma nei giorni del tuo autunno
hai la dolcezza della sera.
Se un mattino fra i capelli
troverai un po' di neve,
nel giardino del tuo amore
verrò a raccogliere il bucaneve.
 
Passa il tempo sopra il tempo
ma non devi aver paura
sembra correre come il vento
però il tempo non ha premura.
Piangi e ridi come allora
ridi e piangi e ridi ancora
ogni gioia, ogni dolore
puoi ritrovarli nella luce di un'ora.
 

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10/4/2013 - 21:27

AUTORE:
Sonia

A prima vista mi sembravano uova spaccate, invece sono tenere pratoline. Guardarsi intorno è uno spettacolo, sono dappertutto, si schiudono ai primi baci del sole e si richiudono alle prime ombre della sera.
Non avevo mai visto così tanti siamesi tutti insieme, nulla sfugge al tuo occhio bionico!
Mi sono tornate alla mente queste poche righe di una vecchia poesia che dice: "...sopra l'erba novella
fiorite a cento a cento,
fremono le margherite nel brivido del vento.
Testolina dorata,
collaretta d'argento,
stelo breve e dritto, grazioso portamento"
I versi della lirica di De Andrè, che non conoscevo, sono fenomenali.

10/4/2013 - 11:46

AUTORE:
Ultimo

......... dipende da Demetra permalosa e dispettosa ....... Zeus è stato bravo, ma lei un è mai 'ontenta. ..... Ma a parte la parte (gioco di parole) mitologica ...... ti ringrazio per aver esaltato il più grande poeta (seondo me) del secolo scorso ....... che con il Suo genio poetico e musicale ha accompagnato la mia adolescenza ed anche il periodo della maturità. Hai saputo, inoltre, scegliere i brani più toccanti. Grazie Umberto ...... ma chissà perchè mi viene più spontaneo chiamarti .... chiube. ........ Ultimo.