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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
BIOGRAFIE
Enrico Letta

25/4/2013 - 17:59


Enrico Letta nasce a Pisa il 20 agosto del 1966. Politico italiano, da sempre nell'area di centro-sinistra, nel 2009 è diventato vicesegretario del Partito Democratico. È stato un Ministro della Repubblica Italiana, nominato alle Politiche comunitarie nel 1998 e all'industria nel 1999. Gianni Letta, braccio destro e collaboratore storico di Silvio Berlusconi, è suo zio.
Il percorso umano e formativo nasce sotto gli auspici europei, per così dire, sin dalla tenera età. Il piccolo Enrico trascorre la sua infanzia a Strasburgo, dove frequenta la scuola dell'obbligo, per poi completare la sua formazione in Italia. Torna a Pisa, la sua città, e si laurea in Diritto internazionale all'Università. Immediatamente poi, consegue il dottorato di ricerca in Diritto delle comunità europee, materia che gli tornerà utile durante l'esperienza parlamentare, presso la Scuola Superiore "S. Anna".

La svolta, dal punto di vista della carriera politica e professionale, arriva nel 1990, quando conosce Beniamino Andreatta, detto Nino, importante politico ed economista italiano, democristiano e poi dell'ala moderata di sinistra. Il giovane Enrico decide di seguirlo in politica, divenendo subito capo della sua segreteria, all'interno del Ministero degli Esteri, al governo Ciampi. Nel frattempo poi, diventa ricercatore dell'Arel, l'Agenzia di ricerche e legislazione fondata proprio da Andreatta, che, tre anni dopo, nel 1993, lo vedrà assumere il segretariato generale.

Nel 1991, quando ha appena 25 anni, ormai lanciatissimo, viene eletto presidente dei Giovani del Partito Popolare europeo, ala democristiana dal Parlamento Europeo. L'esperienza dura fino al 1995, quando diventa segretario generale del Comitato Euro del Ministero del Tesoro, ufficialmente nel biennio 1996-1997. Nel biennio successivo invece, viene nominato vicesegretario nazionale del Partito Popolare Italiano, esattamente dal gennaio del 1997 al novembre del 1998. A partire da questa data, con il primo governo D'Alema, viene nominato all'età di soli 32 anni ministro per le Politiche Comunitarie. È un record per la storia della politica nazionale: nessuno ha mai preso in mano le redini di un dicastero in così giovane età. Prima di lui, il primato spettava a Giulio Andreotti, nominato ministro a 35 anni.

Nello stesso periodo esce anche uno dei suoi tanti libri, dal titolo "Euro sì - Morire per Maastricht", edito da Laterza e pubblicato nel 1997. Nel 1999, all'interno del secondo governo presieduto da Massimo D'Alema, passa a dirigere il Ministero dell'Industria, fino al 2001, quando viene nominato responsabile nazionale per l'economia all'interno del partito della Margherita. Nel frattempo, anche durante il governo Amato gli viene rinnovata la fiducia, ed Enrico Letta aggiunge tra le sue responsabilità istituzionali anche quella di ministro del Commercio con l'Estero.

Durante il governo Berlusconi torna alla scrittura e alla divulgazione, pur ricoprendo sempre l'incarico di parlamentare, all'interno delle forze di opposizione. Scrive "La Comunità competitiva", nel 2001, e "Dialogo intorno all'Europa", a quattro mani con il filosofo e intellettuale Lucio Caracciolo, edito da Laterza nel 2002. Prosegue su questa linea con i successivi lavori, pubblicati rispettivamente dal Mulino e da Donzelli nel 2003 e nel 2004: "L'allargamento dell'Unione europea" e "Viaggio nell'economia italiana", quest'ultimo scritto con Pier Luigi Bersani.

Nel giugno del 2004 rassegna le dimissioni dalla Camera in vista delle elezioni europee. Capolista dell'Ulivo, viene eletto deputato europeo per la circoscrizione Italia Nord-Est, raggiungendo 176 mila preferenze. In Europa, si iscrive al gruppo parlamentare dell'Alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa. Si tratta solo di una serie di nomine e di interventi che lo vedono protagonista in Europa, luogo d'elezione scelto sin dalla giovinezza dal politico pisano, per natura portato alle relazioni all'interno del cosiddetto Vecchio Continente. Divieve infatti, ben presto, membro della Commissione per i problemi economici e monetari, oltre che della Commissione temporanea sulle sfide e i mezzi finanziari dell'Unione allargata nel periodo 2007-2013. Entra altresì a far parte della Delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e l'Unione del Maghreb arabo.

Nella XV Legislatura Enrico Letta ritorna un parlamentare della Repubblica, e il 17 maggio del 2006 viene nominato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, all'interno della breve esperienza del Governo di Romano Prodi. Dura appena due anni, fino all'8 maggio del 2008.
In realtà, il momento segna un passaggio di consegna curioso e inedito, a suo modo, per la storia della Repubblica Italiana, perché vede il nipote, Enrico, succedere allo zio Gianni Letta, anche lui in precedenza nominato sottosegretario ma per il Governo di Silvio Berlusconi.
Al momento della nuova vittoria del centro-destra, avviene nuovamente il passaggio di consegna, con la restituzione dell'incarico allo zio Gianni Letta.

Il 2007 è un altro anno di svolta per lui, con la nascita del Partito Democratico e l'inizio di una nuova avventura politica. Dal 23 maggio del 2007 è uno dei 45 membri del Comitato nazionale per il Partito Democratico, il quale mette insieme i leader del futuro PD. Il 24 luglio annuncia la sua candidatura alle primarie per la segreteria del Partito. Lo fa utilizzando Youtube, mezzo che lo vede tra i maggiori fruitori all'interno della politica nazionale. Alle primarie però Letta arriva terzo, con 391.775 voti, alle spalle di Rosy Bindi e Walter Veltroni, eletto segretario praticamente con oltre il 75%. Passano due anni, e alle nuove primarie del PD Letta si pone al fianco di Pier Luigi Bersani, sostenendo la sua mozione, la quale risulta vincente. Il 7 novembre del 2009, Letta viene eletto vicesegretario nazionale del Partito Democratico. A spiccare, tra le sue proposte di legge, c'è soprattutto quella sull'abolizione dei vitalizi dei parlamentari, che alla fine del 2011 viene accolta favorevolmente dal nuovo governo tecnico presieduto da Mario Monti.

Nel frattempo, pubblica altri due libri, nel 2009 e nel 2010: "Costruire una cattedrale. Perché l'Italia deve tornare a pensare in grande" e "L'Europa è finita?", quest'ultimo scritto ancora una volta con l'intellettuale Lucio Caracciolo. Appassionato di Subbuteo e assiduo lettore di Dylan Dog, in ambito calcistico tifa Milan. Letta è sposato in seconde nozze con la giornalista Gianna Fregonara. Ha tre figli.

Nel mese di aprile 2013, dopo il disastro parlamentare del Pd che ha fallito nel proporre un nuovo Presidente della Repubblica, il neo rieletto Giorgio Napolitano designa Enrico Letta per la formazione di un nuovo governo.

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