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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Agrifesta - 26 aprile ore 16.00
Libera uscita

26/4/2013 - 7:53

Spazio Agrinfesta   -  26 aprile ore 16:00
 
 
Libera uscita
 
Spettacolo teatrale a cura del Circo della fogna, di e con Alberto Ierardi e Giorgio Vierda
 
Libera Uscita è un cabaret dell’assurdo. Due giullari, venuti da lontano, raccontano storie di vinti, gente appesa a un filo nel tempo della crisi.
 
45 minuti di comicità amara per un requiem sulla resurrezione della classe operaia. Libera Uscita tratta di come il popolo muore ogni giorno sul lavoro in senso fisico e metaforico in una società costruita su misura per succhiare il profitto da ogni uomo sempre più individuo e dunque sempre più solo.
 
La scena è spoglia quando due personaggi anacronistici sorgono come spettri lucidati e possono parlare al pubblico.
 
Il primo è un fool con chitarra, il secondo è un povero giullare sommerso di bagagli. I nostri due antieroi convocati dal passato dallo spirito della classe operaia, si incontrano ed inscenano un cabaret.
 
I due giullari attraverso la tecnica dell’affabulazione, vestita dagli attori con uno stile comico e amaro, conducono il cabaret e al contempo sono protagonisti dell’azione scenica che si esprime in storie legate alla nascita della schiavitù, all’amore e infine alla morte.
 
Si racconta di come nasce il denaro, la banca, il sistema del debito. Vanno in scena poi due pompieri che, insoddisfatti e angosciati dal lavoro che ha corroso le loro vite, incontrano la loro morte.
 
Un’allucinazione finale apre gli spazi a una diversa interpretazione della realtà quotidiana e del ruolo sociale della classe subalterna: le anime dei pompieri si ritrovano nell’aldilà e corrispondono a quelle dei giullari.
 
Sono morti i giullari o sono vivi i pompieri?
 
Il dubbio è festeggiato in una danza libera delle anime che più che all’aldilà vorremmo appartenesse all’aldiqua.”

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