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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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In Basilicata se il centro sinistra avesse optato per .....
. . . presto presto. Io ho capito che arrampicarsi .....
I democristiani veri e finti che si vorrebbero definire .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
ANNIVERSARIO
IL Giro d'Italia

13/5/2013 - 14:55


Il Giro d'Italia parte da Milano per la prima volta il giorno 13 maggio 1909. Quella storica edizione del secolo scorso si concluse sempre a Milano, dopo otto tappe, dopo che i corridori ebbero percorso 2.448 chilometri. Parteciparono in 130 (circa), lo terminarono in meno di 50: il vincitore di quell'edizione fu Luigi Ganna (1883-1957).

Manifestazione da sempre organizzata da "La Gazzetta dello Sport", è da ricordare che allora anche il "Corriere della Sera" stava per lanciare l'iniziativa, ma la "rosea" batté sul tempo il quotidiano (dal 1972 i due giornali faranno parte dello stesso gruppo editoriale). Il Corriere voleva promuovere un giro ciclistico proprio dopo il successo ottenuto con un'analoga iniziativa in campo automobilistico: il Corriere offrì comunque un premo di 3.000 lire destinato al vincitore del 1° Giro d'Italia.

Negli anni il Giro è entrato a far parte delle tre corse più importanti dall'Unione Ciclistica Internazionale, che l'ha inserita nel suo circuito professionistico insieme alle altre due altrettanto storiche corse internazionali, il Tour de France e la Vuelta a España. Se durante il Tour la maglia del leader è caratterizzata dal colore giallo, il leader della classifica generale del Giro d'Italia indossa ogni giorno la maglia rosa (istituita nel 1931), ovvero il colore de "La Gazzetta dello Sport". Altri colori delle maglie e loro significati sono i seguenti: il miglior scalatore indossa una maglia verde (dal 1974), mentre il primo corridore della classifica a punti indossa una maglia color ciclamino (dal 1970). Il cosiddetto Gran Premio della Montagna - quattro tappe che portano in dote punti per la classifica finale - fu istituito nel 1933.

Nel corso degli anni oltre alle già citate casacche sono state indossate: una maglia di colore nero per l'ultimo in classifica, una di colore bianco per il miglior giovane, una maglia di colore azzurro (dal 1989) - chiamata anche "maglia dell'intergiro" - per il primo corridore che raggiungeva il traguardo volante, posto di solito a metà tappa (un espediente con il quale gli organizzatori hanno provato a rendere più movimentata e avvincente la corsa).

Nella storia del Giro il record di vittorie è detenuto da tre grandi personaggi di questo glorioso sport: sull'albo d'oro, ognuno con 5 vittorie vi sono gli italiani Alfredo Binda (vincitore negli anni 1927, 1928, 1929 e 1933) e Fausto Coppi (vincitore negli anni 1940, 1947, 1949, 1952 e 1953), e il belga Eddy Merckx (vincitore negli anni 1968, 1970, 1972, 1973 e 1974).

Citando Fausto Coppi è impossibile non ricordare il suo storico agonistico antagonismo con Gino Bartali: questa, che fu la più grande epopea del ciclismo, ebbe proprio il Giro d'Italia come teatro della sua battaglia.

Per ciò che concerne il record delle vittorie di tappa, in cima alle classifiche c'è il velocista toscano Mario Cipollini, che nell'edizione del 2003 riuscì a superare il record di 41 vittorie, record che dagli anni '30 apparteneva ad Alfredo Binda; a Binda rimangono attribuiti i record di vittorie di tappa in una stessa edizione (12 tappe su 15 nel 1927), e di vittorie di tappa consecutive (ben 8 nel 1929).

Tra gli altri grandi eroi che hanno firmato grandi imprese del Giro, ricordiamo per gli anni '70 e '80: Giuseppe Saronni (vincitore negli anni 1979 e 1983), Bernard Hinault (vincitore negli anni 1980, 1982 e 1985), Francesco Moser (1984); per gli anni '90: Miguel Indurain (vincitore negli anni 1992 e 1993), Marco Pantani (trionfatore nel 1998); dopo il 2000: Gilberto Simoni (2001, 2003), Paolo Savoldelli (2002, 2005), Damiano Cunego (2004), Ivan Basso (2006), Danilo Di Luca (2007).

Occasionalmente il percorso del Giro d'Italia può anche interessare località fuori dai confini italiani, oppure anche tratti su pista, come nel caso degli arrivi delle tappe a cronometro. Ad eccezione degli anni di interruzione dovuti alla Prima e Seconda guerra mondiale, dal 1909 il Giro si è sempre corso; se la località di partenza in genere di anno in anno varia, l'arrivo - salvo poche eccezioni - è sempre stato nella città di Milano, sede del giornale che da sempre organizza la corsa.

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