Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Tutti noi abbiamo dei sogni ricorrenti che martellano le nostre notti, a volte benignamente, ma più spesso fastidiosamente: ricordi di situazioni scabrose vissute, desideri repressi di qualcosa o qualcuno, vite parallele e tutta una serie da far ricredere Freud.
Io sogno spesso il rifacimento dell’esame di stato, con le paure centuplicate di quei giorno, consapevole che lo ho superato, ma che inspiegabilmente devo risopportare.
Ora però ho imparato a manovrare il momento e, quando mi trovo di fronte alla commissione, mando tutti e tutto a fare… , dico (e mi dico) che è un sogno e mi metto, come i famosi maiali, a sognar ghiande ovvero muggini e pioppini!
Mapperò, quello dell’Isola di fronte a Bocca di Serchio non riesco a controllarlo.
Un’isola vicina ma lontana, visibile ma sfumata, verde ma rocciosa, un’isola che ogni volta, nonostante la tecnica della rimozione, mi fa dire: “Hai visto chiorbone che c’è perché ora siamo nella realtà?”
E invece niente!
Remo remo, nuoto nuoto, e fra la Bocca e la Corsica non c’è la mia isola!
Cazzo! (mi vien da dire), ma allora guardate all’orizzonte, proprio di fronte al muraglione, troppo grande per essere una nave, troppo vicine l’una all’altra per essere un convoglio, troppo disordinate per essere portacontainers, ma allora la mia isola c’è ed è popolata!
Ma chi saranno, che dialetto parleranno?
Quando li raggiungerò, una di queste notti, speriamo che non mi dicano:
“Deh! Ma ti levi li ‘ulo o pisano di merda!”
MI sveglierò e non sognerò più!