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Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.

Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"

. . . lo sai che lo diceva anche la mia. Però al .....
Bimbo lasciala sta la geografia, studia l'agiografia. .....
. . . niente, mi sa che bisogna riformare l' ISTAT. .....
. . . ci sono più i premi di una volta.
Quest'anno .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Libero caro
mio dolce tesoro
più ti guardo, ti "esploro"
più sembri un capolavoro
Un'inesauribile fonte
di emozioni
una sorgente
un erogatore .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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TASSE E DINTORNI
di Trilussa

26/5/2013 - 18:22

Anni fa ho acquistato in un piccolo condominio un altrettanto piccolo appartamento (solo una quarantina di metri quadrati) a nome di mia figlia facendo in modo che figurasse come “prima casa”. Non perché in quel momento fosse la verità ma solo per pagare una tassa Iva ridotta e risparmiare qualche soldo.
Un mio conoscente che ha il padre invalido ha acquistato un’auto costosa con lo sconto, sempre Iva, per pagare meno (un invalido al 100% ed un ‘auto da 30.000 euro già così stanno poco insieme!) ed un altro sta usando la legge 104 non per aiutare la madre invalida ma per i cavoli suoi e per qualche lavoretto al nero, che può sempre capitare.


Lo abbiamo fatto tutti senza pensare di commetter un abuso, di fare una cosa illegale, un illecito, semplicemente come se fosse una cosa normale, regolare, come fanno tutti, come regola generale di comportamento.
Forse per un attimo, ma solo per un attimo, in quella occasione mi sono domandato se fosse giusto, se fosse regolare, ma poi il risparmio in soldini ha vinto (facilmente, devo dire) questa mia piccola resistenza, questo mio scrupolo iniziale subito abortito.
Lo stesso si può dire nei molteplici casi in cui si può risparmiare qualche soldo non chiedendo ricevute o fatture, cercando lavori al nero, facendo lavori al nero eccetera.
 
Perché noi siamo fatti così, noi siamo i furbastri, quelli che sanno stare al mondo e non ci interessa essere gli onesti. E anche perché essere onesti, oggi e in questo paese, sinceramente non paga.
Perché pagare di più se possiamo evitarlo, magari con un piccolo sotterfugio, utilizzando una possibilità offerta dalla legge anche se non si addice propriamente alla situazione? Magari rischiando anche di essere canzonati dagli altri, dagli amici, dai conoscenti per la nostra mancata furbizia se non lo facessimo?
Come se il risparmio in denaro (molte volte modesto ed ininfluente sulla nostra situazione economica) sia sempre e comunque  l’obbiettivo principale da raggiungere, mentre stare nelle regole solo un obbiettivo secondario, e forse anche  un po’ da sciocchi visto l’andazzo generale.
 
Nessuno, né io né gli altri, ha considerato questi atti poco nobili considerandoli per quello che sono (erosione o elusione fiscale), e nemmeno ha provato un minimo senso di colpa o almeno ha pensato di fare una cosa civilmente discutibile. Nessuno ha pensato di comportarsi in maniera disonesta.
 
Ma noi non siamo nati così, non ci hanno insegnato così i nostri genitori. Vecchi, anziani che sapevano e insegnavano cosa era l’onore, l’onestà, la parola data, che conoscevano la vergogna, un sentimento oramai scomparso dalla scena pubblica, la semplice educazione, che seguivano ed insegnavano, pur nella loro povertà di beni materiali, i principi fondamentali su cui si deve basare una vera vita civile.
Così lo siamo diventati in anni di ingiustizie, scandali, appropriazioni indebite, raccomandazioni, scomparsa del merito, del pudore, del semplice imbarazzo, della educazione alla vita civile.
 
Abbiamo sicuramente delle attenuanti, abbiamo anche una situazione economica che non permette a volte il rispetto assoluto di certi principi, ma sarebbe un errore proclamarci innocenti. Anche noi facciamo parte di questo imbarbarimento generale, anche noi contribuiamo con i nostri comportamenti giornalieri alla decadenza morale e civile di questo paese.
 
Se ne vogliamo uscire e diventare veramente un paese civile bisogna non solo moralizzare la politica e la vita pubblica, partire cioè dall’alto, dalle dirigenze e dalla politica, ma iniziare anche dal basso, dal nostro comportamento quotidiano.
Piccole cose, piccoli sotterfugi, di poco conto senza dubbio rispetto alle grandi ruberie, ai grandi privilegi, ai grandi illeciti, agli intrecci fra politica e affari che coinvolge purtroppo tutti i partiti, ma bisogna ricordare che la “questione morale” del grande e rimpianto Enrico Berlinguer coinvolge anche noi semplici cittadini, coinvolge anche il nostro comportamento quotidiano.
 
Tutti questi anni di mala-politica hanno inciso purtroppo profondamente nei nostri comportamenti da cui è difficile uscire, ed anche difficile da riconoscere perché sono diventati oramai di uso comune.
Evadere o anche erodere le tasse ha subito negli anni un cambiamento nell’opinione pubblica.
Negli anni 60-70 evadere il fisco era considerata addirittura una virtù, un merito da invidiare e se possibile da emulare. L’evasore era ben visto, era il personaggio di successo, l’amico che si era fatto furbo. Negli anni 80-90 l’evasione fiscale è stata considerata (e purtroppo politicamente confermata) come una necessità per le imprese e per i professionisti. E’ così successo che mentre la ricchezza si spostava tutta da una parte (la solita) si poteva assistere al triste record della vendita delle auto di lusso in contemporanea al preoccupante aumento del livello di povertà della popolazione generale.
Negli ultimi anni si è cercato di fare qualcosa di più incisivo e l’evasore ha cominciato ad essere finalmente considerato dall’opinione pubblica non più come personaggio di successo ma come un danno per il paese. In qualche caso siamo anche riusciti a passare dalle parole ai fatti ma il lavoro da fare è ancora enorme.
E’ stato un passo avanti fatto non per consapevolezza ma per necessità, ma pur sempre un passo avanti.
Ora il reato di erosione/elusione fiscale nell’opinione pubblica è stato derubricato a semplice furbizia, molto difficile da combattere perché manca ancora una consapevolezza generale.
Il passo successivo quindi dovrà essere non solo la richiesta di una maggiore moralizzazione della politica e di una lotta più incisiva contro l’evasione fiscale ma anche quello di un’opera di sensibilizzazione nei confronti di tutti i cittadini, senza i quali il problema non potrà mai essere risolto.
 
 

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27/5/2013 - 17:20

AUTORE:
Osservatore 3

.....bisogna pur cominciare.
Si dice che nel Sud se si combattesse veramente il lavoro nero e si facesse pagare le tasse molti esercizi e imprese fallirebbero. Loro hanno anche il pizzo ma non si può far finta di niente.
Cominciamo a far scaricare le spese per le abitazioni, l'idraulico, l'imbianchino, il muratore e poi passiamo al dottore e al dentista e all'avvocato. Chiediamo fatture se non per coscienza allora per interesse, scoraggiamo chi non può emettere fattura perchè lavora al nero ( e fa concorrenza a chi le fa).
Bisognerebbe domandarci perchè fino ad ora nessun governo ha preso provvedimenti così semplici, ma forse è meglio non farlo.

27/5/2013 - 16:01

AUTORE:
simone7002

Nelle ultime politiche abbiamo avuto un risultato eloquente.
Se prendiamo i sondaggi a qualche mese dal voto, le cose erano ben delineate, poi è successo qualcosa, MPS a parte c'è stata la calata degli assi di Berlusconi:
cancellazione IMU e restituzione di quella già pagata, condoni edilizi e fiscali, risultato 15-20% di consenso recuperato.
M5S abolizione dell'IMU, reddito di cittadinanza, zero discussione su lotta all'evasione ed elusione fiscale, risultato 30% di consenso.
PD, nel marasma generale ha abbozzato qualcosa nell'introdurre misure sul lavoro adducendo alla lotta dell'evasione e d elusione fiscale il recupero delle risorse per favorire investimenti e nuove assunzioni, risultato circa il
29 %.
Il punto è proprio questo, noi dovremmo chiedere alla politica di promuovere misure in tal senso, di cercare strade atte a favorire il talento, il merito e a rendere virtuosi certi comportamenti, ma il politico che si propone così perde, ancora oggi.
Certamente l'opinione pubblica, attualmente è ancora propensa a vedere l'evasore, il corruttore, il privilegiato, come una sorta di male della e nella società, ma per grandi linee, infatti se si pone la domanda: "vuoi combattere la mafia?",tutti o moltissimi sono favorevoli, ma la mafia è anche il favore politico, il prestanome per le case anche se è un parente prossimo è pur sempre un prestanome, il medico che ti fa passare per invalido o ti consente di avere un accompagnamento per un parente che non ne necessita, la tettoia abusiva da condonare, la fiancata dell'auto rimessa a posto con artifici sulle assicurazioni, il doppio lavoro a nero,la lista è lunga.
Cosa dovrebbe fare il politico che si presenta per guidare una tal nazione?
Secondo me dovrebbe iniziare a proporre misure fiscali atte a contrastare comportamenti illegittimi, ma devono essere misure allettanti, del tipo se fai una ristrutturazione io ti garantisco x% di sconto subito appena presenti la fattura ed il relativo permesso per il lavoro, vai dal dentista e ti sconto subito la fattura nella misura delle tasse senza vincoli di reddito e rendendo il dentista o l'impresario sostituto d'imposta come per lIVA così per lo sconto sulla fattura e così via per tutte quelle cose che sono necessarie, onerose e burocratizzate.
Creare un sistema fiscale più semplice che non obblighi ad andare dal commercialista e questo sistema di scontare subito le cose è più diretto che farlo passare da un 730 magari rimborsato in più anni.
Di contro servono norme severissime per rendere effettivamente sconveniente sgarrare.
Mi dirai, il problema sono le coperture, certo un po' di mano libera iniziale ci vorrebbe ma tra prendere sicuramente zero in tasse quelle che vengono quotidianamente eluse e prendere qualcosa subito, forse la copertura non sarà totale ma è un inizio, una sorta di volano.
Sono solo esempi, magari attualmente non sono nemmeno praticabili perchè le leggi italiane sono volutamente complicate e l'ovvio diviene impossibile per codicilli, cavilli e norme contrastanti ma credo che nella cronica situazione che viviamo sia obbligatorio sfoltire la giungla normativa ed operare alla semplificazione.
Bisogna liberarsi anche da ideologie complesse fatte per tutelare ma che poi alla fine non lo raggiungono lo scopo, anzi, creano paletti su paletti ed il tutto si avvita senza dare le risposte del caso.