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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . bugiardo seriale e poco informato, te lo prendi .....
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. . . che il senatore Matteo Renzi dice e fa quella .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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passano gli anni
cambiano i volti belli
ma i tuoi occhi sono rimasti
quelli di allora
ed è nei tuoi occhi che vedo
l'amore che non è mutato

e .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Regione Toscana
Rossi: “La nuova legge elettorale va approvata entro la fine dell’anno”

3/6/2013 - 23:07

Rossi: “La nuova legge elettorale va approvata entro la fine dell’anno”

 “La maggioranza che governa la Toscana ha preso l’impegno di rivedere la legge elettorale. Questo impegno va onorato e occorre farlo entro la fine di quest’anno”. E’ stato netto sui tempi, anche se possibilista sui contenuti, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, intervenuto oggi pomeriggio al convegno promosso dal gruppo consiliare dell’Italia dei Valori presso l’Auditorium del Consiglio regionale sul tema “La nuova legge elettorale toscana: proposte, possibili intese, aspetti critici”.
“Non demonizzo le preferenze – ha aggiunto il presidente – e i collegi uninominali possono rappresentare una soluzione. In ogni caso sono disponibile a dare il mio contributo ad una soluzione che non può essere patrimonio di una sola parte. Discutiamone quindi con i capogruppo e troviamo un’intesa. Vorrei però arrivare ad approvare la nostra riforma un minuto prima di quando verrà approvata la riforma del sistema nazionale”.
Per Rossi tre livelli istituzionali locali (Comuni, Province, Regioni) non reggono in questa fase di crisi e si è augurato che il Governo decida entro luglio per l’abolizione delle Province. Quanto alla riforma nazionale ha detto di non avere problemi sul doppio turno e sul semipresidenzialismo “purchè si affrontino e si risolvano le questioni dell’incompatibilità e del conflitto di interessi”.
Tornando alle decisioni regionali ha detto di apprezzare la scelta del Consiglio regionale di ridurre i consiglieri a 40 e gli assessori a 8, ha messo in guardia sul ritorno di un nuovo centralismo e ha indicato la necessità di istituire il Senato delle Autonomie con 120 membri al posto degli attuali 315, così come previsto anche dal documento stilato dai saggi nominati dal presidente Napolitano e così da risparmiare tra indennità e rimborsi 380 milioni di euro l’anno, ma di ritenere fondamentale anche la presenza dei Comuni e componenti del nuovo Senato tutti eletti indirettamente.
“Aveva ragione Gianfranco Bartolini, presidente della Regione negli anni ’80 – ha concluso il presidente Rossi – a dire che occorre portare i territori dentro lo Stato. Se lo facciamo non avremo più problemi come quello dell’applicazione della Bolkestein che sta creando difficoltà perchè è mancata una sede democratica nella quale discutere le istanze portate dai territori”.

Toscana Notizie

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