È possibile dipingere il silenzio?Questa è la domanda che si poneva la nuova mostra di Gavia al Real Collegio di Lucca, cercando una risposta nelle immagini dipinte.
E la mostra ha rappresentato quello che l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche in particolare il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni che attingano dentro ogni nostra sensibilità intima e “silenziosa”.
Si è svolta ieri a Firenze la consegna degli attestati ai produttori olivicoli toscani che hanno superato la severa selezione svolta da un'apposita e qualificata commissione regionale di assaggio, tesa ad individuare le eccellenze tra gli oli dell'IGP Toscano e delle DOP Chianti classico, Terre di Siena, Lucca e Seggiano.
Le finalità di tale selezione, organizzata da Unioncamere Toscana, attraverso Toscana Promozione e Metropoli, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, sono quelle di promuovere e valorizzare gli oli extravergini che offrono sicure garanzie al consumatore in termini di qualità e di legame con il territorio, riportandoli in un catalogo che vuole costituire uno strumento per la promozione in Italia e all'estero della produzione olearia di qualità toscana. Due oli biologici dei Monti Pisani, che comprendono i Comuni di S.Giuliano, Vecchiano, Calci, Vicopisano e Buti, sono tra i 55 selezionati ed inseriti nella Guida.
Si tratta delle aziende agricole Il Frantoio di Vicopisano e L'Oro del Colonnello di S.Giuliano Terme, che da anni ormai si contendono il primato della qualità, vincendo numerosi premi in vari concorsi nazionali ed internazionali."Il nostro obiettivo, dice la dott.ssa Serena Nizzoli dell'azienda agricola biologica "L'oro del Colonnello", è quello di informare i consumatori che, come succede col vino, esistono anche per l'olio grosse differenze sensoriali e qualitative, senza parlare poi di quelle salutistiche. E' giunto il momento che i ristoranti, almeno quelli di un certo livello, abbiano la carta degli oli come hanno quella dei vini, corredata da analisi chimiche e profili biofenolici, che permetterebbero immediatamente di collocare il prodotto nella giusta fascia di qualità e prezzo.
Per fare questo, conclude la dottoressa, occorre promuovere l'educazione commerciale, affinchè il consumatore abbia tutte le informazioni in etichetta, ed i controlli, al fine di evitare le frodi e le sofisticazioni".
Con questo articolo voglio concludere la campagna olivicola 2012, colma di soddisfazioni e successi. Ma è giunto il tempo di pensare alla prossima e se la Redazione lo vorrà continuerò a fornire dati sulla situazione generale e sull’andamento fenologico dei frutti.
Abbiamo avuto una fioritura molto tardiva, ma finalmente si è conclusa con una buona allegagione, in alcuni casi ottima. L’olivicoltore sa che non può mai gioire fino a quando non ha l’olio nell’orcio, però al momento non mi posso lamentare, ho veramente tante belle olivine ben distribuite, quasi come l’anno scorso.
Questo la dice lunga sull’arternanza di produzione, che a mio avviso può essere ben pilotata con opportune tecniche di concimazione e potatura. Ho già posizionato le trappole di monitoraggio della mosca olearia, per verificarne l’attuale presenza in campo, vi informerò tra una decina di giorni sulla situazione.
Spero che abbiate già travasato l’olio dell’anno scorso, poichè il contatto con il fondame potrebbe innescare i processi di irrancidimento. Alla prossima.