La Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca” organizza per sabato 18 maggio una conferenza dal titolo “Crocevia di cammini - Il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale”. L’evento si terrà a Villa Roncioni, nel borgo di Pugnano, comune di San Giuliano Terme, alle ore 10
Il Movimento 5 Stelle di Pisa intende manifestare la propria contrarietà riguardo l'eventuale apertura al traffico veicolare dei vioni di pineta, ovvero le strade bianche che attraversano i boschi del nostro litorale.
Le domande che ci poniamo sono principalmente due e direttamente connesse: quali sarebbero i benefici per il traffico e quali i danni per l'ambiente se davvero queste strade venissero aperte al transito delle auto in estate?Secondo noi il gioco non vale la candela, a fronte di effimeri benefici o anzi, un ancora maggior caos per i flussi di traffico, aree oggi vergini sarebbero snaturate completamente, via lentischi e mirti soffocati dallo smog, avanti con le auto... ma quali auto, siamo sicuri che il pendolare estivo sia disposto a percorrere strade sterrate polverose e con frequenti avvallamenti?
Non è che nel giro di poco tempo qualcuno ne proporrebbe l'asfaltatura con tanti cari saluti al fatto di essere all'interno di un Parco?E se anche queste strade fossero utilizzate, cosa succederebbe quanto si immettono sulla Pisorno o sulla Bigattiera?L'effetto imbuto al rientro dal mare è assicurato, laddove oggi la strada scorre dritta e fluida si creerebbe un incrocio con relativi rallentamenti.
Ma anche se quanto sopra avesse un senso, come si può pensare di togliere queste strade alla loro reale funzione ovvero essere utilizzate dai mezzi di vigilanza del Parco ed in caso di necessità dai mezzi di soccorso?Cosa succederebbe in caso di incendio boschivo con gli attuali vioni longitudinali ingolfati dalle auto, magari non adatte allo sterrato e che quindi viaggiano a rilento?
Il Movimento 5 Stelle di Pisa intende fare una proposta differente, innanzitutto parlare di mobilità e non di viabilità perché al litorale non ci si deve arrivare solo in auto.
Ecco quindi la proposta di un collegamento ciclabile Pisa-Mare, magari da realizzarsi sul sedime del vecchio trammino (che in un prossimo futuro potrebbe essere ripristinato), un percorso che da Pisa si snoda nella campagna per poi entrare in pineta, un percorso tra bellezze naturali di un valore unico.
Una soluzione che potrebbe anche attrarre un certo tipo di turismo contribuendo contemporaneamente a ridurre il numero delle auto dirette al nostro litorale.
Sempre parlando di piste ciclabili troviamo opportuno anche collegare il percorso che costeggia il fosso dei Navicelli, attualmente interrotto a pochi metri dal Calambrone (un buon percorso che comincia a Porta a Mare) con la ciclabile che corre lungo la litoranea: si creerebbe cosi un vero e proprio circuito ciclabile che in pochi possono vantare.
Per quanto riguarda le auto invece dovremmo intervenire in due step, nel breve periodo e nel medio lungo periodo: attualmente la priorità è quella di risolvere le strettoie sulla via Vecchia di Marina (quella che poi si congiunge con la Bigattiera) e realizzare due nuove rotatorie, quella ormai famosa allo svincolo della superstrada ed una dove la strada sopra citata si immette su via Livornese con code chilometriche in estate
Nel medio periodo invece si potrebbe pensare ad una soluzione che veramente porterebbe dei consistenti benefici in estate, ovvero la riapertura completa della Bigattiera oggi interrotta dalla presenza della base militare del Cisam.
Una viabilità già esistente, dritta ben più larga dell'attuale via Vecchia di Marina, che sfocia da un lato precisamente a metà fra Marina e Tirrenia e dall'altro a pochi metri dallo svincolo Autostradale-Fi-Pi-Li, quale soluzione più efficace, economica e meno impattante?
Lasciamo le strade bianche alla loro funzione...