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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Ne vale la pena?
di MADAMADORE'

11/8/2013 - 8:12


Sembra facile dire perchè vale la pena viverci, ma scopro che non ci ho mai pensato veramente, perchè non ho mai avuto il pensiero opposto...andare altrove. Sarà che son cresciuta con le parole di mio padre: sei il bastone della mia vecchiaia, come tatuate tra i pensieri, sarà che sono pigra, abitudinaria e stanziale...sarà che è andata così. Sono nata e arrivata fino ad oggi, stando qui.
Sarà che se fossi una stella vorrei essere una stella cadente e vorrei cadere proprio qui, sulle acque del Serchio, o in Bocca, oppure cadere a cavalcioni di un vecchio ramo della quercia centenaria che è nel nostro Parco.
Sarà che questo posto lo amo, anche se non sempre e non per tutto.
 
Qui ho imparato ad allargare e allungare il mio sguardo su di me, sugli altri e su ciò che sta intorno.
Qui ho imparato a stringere la mano alle persone che ho incontrato, ad aprire testa e cuore per far uscire quello che avevo dentro di me, ma anche per fare entrare cose, sensazioni, idee e pensieri, persone e luoghi e così ho iniziato a camminare andando incontro al mio paese che ha avuto la pazienza di aspettarmi.
 
E lungo la strada ho recuperato ricordi, frammenti di storie mie e di paese, ho iniziato a vedere gli intrecci con questi luoghi...le distese di ciclamini in macchia, il loro profumo e il colore...l'odore di torte che avvolgeva le strade, che usciva dalle case la settimana di maggio prima della festa...le fiorite sulla strada per un matrimonio, un funerale portato a braccia, i colori delle distese di girasoli, la passeggiata sull'argine e dall'alto vedere un po' più in là, la vicinanza delle persone che spesso è anche la curiosità dietro le avvolgibili abbassate, perchè è difficile passare inosservati in un paese che è l'altra faccia del non essere anonimi e invisibili...le leggende, i racconti o i pettegolezzi che ti imprigionano, come pure i soprannomi, ma che condensano tutta una vita e che sono una prova della nostra esistenza.
 
Lungo la strada ho iniziato a costruire tradizioni e riti personali, come quello di capodanno. Ogni anno “incigno” l'anno con una passeggiata al mare, da Bocca di Serchio fino a Marina di Vecchiano. Il mare d'inverno è una delle cose a cui non saprei rinunciare...i legni sulla spiaggia, le conchiglie che non posso non raccogliere, la sigaretta fumata col vento nei capelli, seduta su un tronco con lo sguardo all'orizzonte, il salmastro, la schiuma delle onde, quel silenzio che ti pulisce la testa.
 
 
Cammina cammina sono arrivata qui alla Voce, che è frutto di questi luoghi, che dà loro voce e forma.
E ancora qui ho le mie radici che mi aiutano a non perdermi, a resistere alle bufere, ma qui ho anche le mie ali che mi permettono di volare.
Quello che vedo ora non lo vedevo prima, perchè ho cambiato le domande da fare al luogo che abito, anche alle persone che incontro e soprattutto a me stessa.
 
Mi ricordo un mio professore, il Parmini, che raccontava che se scavi un ravanello vedrai che alle sue radici saranno rimasti attaccati piccoli pezzetti di terra, quella terra che lo ha fatto crescere e la terra non è tutta uguale e le persone sono un po' come questi ravanelli, odorano e si portano dietro e dentro di sé pezzetti dei luoghi dove sono cresciuti, delle persone che hanno incontrato, delle esperienze fatte.
Se questo è vero, come io credo che lo sia, sono orgogliosa di essere un prodotto di questa terra.
 
 

 

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4/12/2017 - 10:14

AUTORE:
Angelo custode di Madamì-Dorè

Eh si, c'è un tempo per la-more e un tempo per la-pace ed anche un tempo per la "guera" (coruna ere sola), guerra agli abusi, alla sciatteria, all'ignoranza: nel senso che in tanti purtroppo ignorano tutte le bellezze che ci circondano e...non dicono male di Cristo, sol perché dicono di non conoscerlo ..'nzenò....!
Chi è nato (inteso anche nata, perchè assessoressa non mi piace) ed eletto dal popolo e per giunta in terra eletta dal creatore di tutti noi come "la dimolto più bella di tutte"- basti vedere la foto allegata da Madam che rispecchia come era il creato fatto in una settimana dal babbo del nazareno e giunto intatto fino a noi-
Non a caso e per caso l'Assessore all'Ambiente nostrale ora campa di rendita per quel che ha fatto con il web tempo indietro e anche grazie all'archivio storico di questo giornale, ora ne riscopriamo il valore immenso e...che dire l'impegno a lasciare a chi è in avanti nel tempo il segno di una conservazione attiva dei beni della Nostra terra benedetta, richiedono anche lavoro manuale/intellettuale/dirigenziale: per poi goderne all'infinito.
Ama e fai ciò che vuoi.

4/12/2017 - 9:19

AUTORE:
Cittadino 2

Una bellezza leggere cose così! Ti senti partecipe, dice le cose che senti ma che non sai esprimere.
L'animo si distende, la serenità ti avvolge, ti senti comunità.
Madama ci manchi tanto!

3/12/2017 - 21:55

AUTORE:
BdB

A vedere dalla foto...siamo imboscati nella meraviglia delle meraviglie boscose e...non da ora.

15/8/2013 - 13:11

AUTORE:
Solent

Eppur son chiaccherone ma sarà l'agosto o qualche combinazione astrale complicata non saprei dire, di certo mi state stupendo con i vostri scritti dico a te Madamadore' come poco fa ho scritto a Michela, siete veramente brave.

11/8/2013 - 21:04

AUTORE:
Madamadorè

...ne vale la pena... qui e in ogni dove. Grazie a Trilussa e Ovidio per le belle parole, sono un bellissimo regalo che terrò con gran cura...ma il regalo più bello...bè via che lo dico a fare lo sapete chi me lo ha fatto...

11/8/2013 - 20:19

AUTORE:
Martina

Cara Madamadore' i tuoi racconti ogni volta toccano il cuore, trasformi qualsiasi cosa in poesia, se non fosse che lo sei già ti vorrei come mamma..;-)

11/8/2013 - 17:38

AUTORE:
Trilussa

Cara Madamadoré tu sai parlare alle corde del mio cuore, e "nel tuo pensier mi fingo".
Questa tua lettera si affaccia alla poesia ed è un piacere conoscerti, avere la tua amicizia, poterti leggere su questo straordinario strumento di comunicazione che è diventata la Voce, vivere nei tuoi stessi luoghi e avere i tuoi stessi sentimenti per tutto quello che ci circonda.

11/8/2013 - 10:32

AUTORE:
Ovidio

Cara Madamadorè, l’altro giorno quando ti ho incontrato a San Giuliano avevo in mente di telefonarti per la curiosità di leggere un tuo racconto sul vivere da queste parti. Questa domenica l’ho letto e ne sono stato felice. Per le molte riflessioni che sento anche mie. Ma soprattutto per il tuo professore Parmini, che, diciamolo così parafrasando le tue parole, anche a me ha insegnato a osservare le radici dei ravanelli.