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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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“C’è un posto che uno sente suo”
di Piero Chicca

22/8/2013 - 20:47

“C’è un posto che uno sente suo”
di Piero Chicca
 
 
Piero Chicca vive a Vecchiano, si interessa di storia e cultura locale. Ha pubblicato “Il mondo del mamài” (1999), “Almadoc: centosessantanni di cronaca vecchianese” (2000), “Lo Scrocci” (2001), “Provenza e figlio” (2005). Il titolo di questo intervento è tra virgolette, perché preso in prestito da un’intervista a proposito di viaggi, ritorni e mondi da scoprire di Antonio Tabucchi, che ha dedicato il racconto “Nuvole” all’amico Ernesto Chicca, Piero.
 
 
Anni fa scelsi come epigrafe le prime quattro strofe di una poesia di Pavese che comincia proprio così: Un paese ci vuole. Dopo, ma era troppo tardi, ci ho ripensato e la frase mi è sembrata incongruente. Dire, Un paese ci vuole è come dire che uno se lo deve procurare: come dire, Un'automobile ci vuole, dunque bisogna procurarsela, sennò...
 
Perché un paese, o una città, o un luogo non te li procuri, ce l'hai. Un posto dove vivere ce l'hanno tutti. Se poi ti piaccia o valga la pena viverci, o se ci si possa vivere, è un altro discorso. Io qui ci sono nato, ci sono cresciuto, ci ho lavorato e ci sto invecchiando. Ho avuto la fortuna di non dovermene andare o di non dover pendolizzare la mia vita perché il mio lavoro si è svolto tutto qui: un lavoro modesto, che però mi ha consentito di vivere in mezzo alla mia gente con la prerogativa di poterla conoscere, in molti casi meglio di altri. E questo già non è poco.
 
Il proprio paese, specie quello natio, ha sempre una particolare importanza perché è qui che comincia la nostra esistenza e che si forma la nostra vita. I compagni di giochi e di scuola, gli amici, i primi amori, certi personaggi, una casa, una strada, una collina, un mare com'era, un fiume e una cava che hanno preteso i loro tributi, sono ricordi che ti caratterizzano. È qui che cominci a conoscere la vita ed è qui che ti addormenti bambino e ti risvegli adulto. Insomma, ogni esperienza, bella o brutta che sia, resta registrata nel libro della tua vita e può diventare, a volte, il motivo che ispira certi tuoi pensieri. Qui c'è la tua matrice, unica e indelebile. La tua esistenza con tutti i suoi segreti.
 
Se un valido motivo per vivere in un posto può essere tutto questo, allora dico che è questo il mio motivo per viverci. E non è più speciale o valido di quelli che ognuno trova nel proprio paese.

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23/8/2013 - 10:31

AUTORE:
Ovidio

Meno male è tornato lo zio Zefirino che ti ha fatto il regalo di dirti questo intervento che tu ci hai regalato.

23/8/2013 - 0:17

AUTORE:
Alessio Niccolai

È sempre un piacere ascoltare i tuoi pensieri, Piero: bentornato!