none_o


L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Di Gavia
none_a
di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
none_a
di Mollica's
none_a
Di Siciliainprogress
none_a
C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
none_o
blo-blo

31/8/2013 - 15:13

 

Un poeta americano nato in una città di provincia nel 1938 e morto nel 1988, dopo una breve vita piena di dolorose situazioni che vanno dall’alcool al dissesto economico, ci ha lasciato una interessante poesia: Il pittore e il pesce che un altrettanto “strano” artista romagnolo, che non si sa se questi esista davvero, ha trasposto in un libro dallo stesso nome.
Questa è l’introduzione che si racconta per la nascita dell’opera:

“All'inizio del 2007 Carlo Dalcielo ha letto la poesia di Raymond Carver "II pittore e il pesce". Dalla poesia ha ricavato una sceneggiatura in cinquantacinque inquadrature. Ha poi invitato cinquantacinque artisti visivi a realizzare ciascuno una delle inquadrature. Gli artisti hanno accettato, e hanno consegnato a Carlo Dalcielo le loro opere. Questo libro, un'opera collettiva e unica allo stesso tempo, è il risultato del loro lavoro”.


Questa è l’introduzione che si scrive per la presentazione del libro:
“Questo libro straordinario è l’incontro fra un grandissimo scrittore e poeta, Raymond Carver, e un’intera generazione di artisti contemporanei. Il giovane artista Carlo Dalcielo, innamoratosi della poesia di Carver, Il pittore e il pesce, ha chiamato a raccolta cinquantaquattro fra i più significativi artisti visivi italiani, e dopo aver scomposto la poesia ne ha tratto uno storyboard, commissionando a ognuno degli artisti un’immagine, un frame.
Il libro (che si apre con la poesia di Carver) è un’opera editoriale originalissima, che si legge come un fumetto, come una poesia, come un catalogo d’arte, come un’opera unica e al tempo stesso multiforme”.

 

Questi sono parte dei versi della poesia (verso il  finale):
[…] Anche quella era un’immagine che non
voleva dimenticare, ma poi
al pensiero seguente si strinse
nelle spalle. A che serviva?
Continuò a camminare finché arrivò al pontile
con i suoi piloni mezzi marci. La pioggia cadeva
più forte ora. Sibilava quando colpiva
l’acqua. I lampi andavano e venivano.
I lampi scoccavano nel cielo
come ricordi, come rivelazioni. Proprio
quando era sul punto di disperare,
un pesce saltò fuori dall’acqua
scura sotto il pontile e ricadde in acqua
e poi venne su di nuovo come una saetta
per ergersi sulla coda e scrollarsi tutto!
Il pittore poteva a stento credere
ai suoi occhi, alle sue orecchie! Aveva appena
avuto un segno – anche se la fede non c’entrava
niente. La bocca gli si spalancò
di colpo. Quando raggiunse casa
aveva smesso di fumare e raccolse
iI pennello. Era pronto a ricominciare,
ma non sapeva se una sola
tela sarebbe bastata per contenere tutto.
Non importa. Avrebbe continuato
su un’altra tela, se necessario.
O tutto o niente. […]


Non ho letto/visto il libro… ma erano davvero 55?
… o se fossero stati 54?
Pareggio io allora, non per entrare fra gli artisti, ma per  non creare malintesi aggiungendo che il pesce non solo saltò e si scrollò, ma disse anche:
“Bloblo blò. Bloo blob blò blob!”,
 ma Raymond non capì e non avrebbe nemmeno potuto e saputo mettere le parole nel quadro che aveva in mente.

 

 

(ma non avevo detto seriamente?)

Fonte: o marinai d'acqua dolce.. che pesce è?
+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

1/9/2013 - 10:46

AUTORE:
u.m.

Buon settembre a tutti i lettori.
Mese dove tutto "pende" e speriamo altrettanto "maturi" cominciando dalla spiegazione delle "uova" o dell'"uva".
Mi sembrava di essere stato chiaro (almeno per una volta) nel dire quello che (sembrava)facesse il pesce. Parlava = sbombolava = emetteva bolle d'aria.
Questo è lo strano brignoccolio che splende sul muso e sopra il pesce!
Sì, logico,i pesci non parlano, ma possono emettere bolle come fa questa grossa salpa dai fianchi striati di giallo.
La salpa è un pesce erbivoro e questo esemplare, che faceva parte di un grosso branco, si è avvicinata a degli aghi di pino caduti in acqua e li ha "assaggiati" cominciando a "sputare" schifata.
Ora ritorno alla fantasia e mi piacerebbe dire di aver capito:
"Che popò di schifo! o di cosa sa quest'alga, di ragia?".
Alla prossima.

1/9/2013 - 9:17

AUTORE:
Ale Mont

Sono seppie senz'osso

31/8/2013 - 20:25

AUTORE:
Marinaio di fiumi e fossi

...di seppia straccate nBocca.

31/8/2013 - 15:58

AUTORE:
P.G_

« E hai ottenuto quello che
volevi da questa vita, nonostante tutto?
Sì.
E cos'è che volevi?
Sentirmi chiamare amato, sentirmi
amato sulla terra. » R.Carver

Io direi un pesce-uva, che si mangia a pippoli!