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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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Doppio evento a Vecchiano per l'80esimo anniversario della Liberazione d'Italia.
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•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Non avrei mai voluto vederti così
Ma è inevitabile
Chiudo gli occhi per non guardare
Ma quella livida rigidità
appare scompare riappare
Io ti .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Per non essere un coniglio
di Daniela Sandoni

5/9/2013 - 21:04

Per non essere un coniglio
di Daniela Sandoni
 
Daniela Sandoni ha inviato per prima le sue riflessioni sul perché vale la pena vivere da queste parti; ora pubblichiamo questa piccola aggiunta al precedente breve intervento nella tornata finale di questa serie.
 
Quando ho risposto al’appello di Ovidio partecipando alla rubrica “Perché vale la pena di viverci?”, la mia prima ispirazione mi ha portato a prendere in considerazione i colori dei nostri luoghi. Credo di averlo fatto con impegno, in punta di piedi, ma anche con tanto imbarazzo perché sono solita esprimermi attraverso le immagini.
 
In seguito però, letti ed apprezzati gli altrui bellissimi articoli, ho ripensato ad una frase di Fabrizio De André che a suo tempo mi aveva particolarmente colpito: “… raramente un artista è un eroe. Più spesso vive isolato e come timidissimo coniglio”.
Ora, ammesso che io sia un’artista, visto che per quanto mi riguarda di eroi non se ne può certamente parlare, vuoi vedere che sono un coniglio? Beh, in questo caso forse un po’ lo sono stata, perché nel mio intervento ho omesso tanti altri ricordi, molto pregnanti, che invece potevano dimostrare ancora di più quanto io faccia parte di questi luoghi e quanto vi sia legata.
 
Cercando di rimediare riporto qui di seguito alcuni dei più significativi, così come mi vengono in mente, a caso, senza spiegazioni particolari, con la consapevolezza che le sensazioni legate ad ognuno di loro sono e devono restare strettamente personali: le vendemmie alle Cascine, la raccolta dell’uva, le corse tra risate e ballonzolii seduti sul barroccio in mezzo ai tini colmi di grappoli dorati e rubizzi, i pranzi sull’aia, le cene nella cucina con un grande camino, la fisarmonica e i balli improvvisati; l’orto, la pesca con mio padre nel Serchio, sotto il ponte di Pontasserchio o nei dintorni (i trasferimenti venivano effettuati su un motorino, in due, che si chiamava Paperino); le amiche Cristiana e Maria, con le quali giocavo sull’aia, Leontina la loro mamma mentre faceva il pane e la schiacciata in un grande forno a legna, Gustavo il capofamiglia e ancora Maurizio, Giorgia, Piera, Guido, Marino, Mafalda…; le ripetizioni ai bambini della scuola elementare e media che mi fecero meritare l’appellativo di “Daniela la maestra”; il mio matrimonio nella chiesa di Gello; gli amici e i conoscenti di oggi, la mia amica Giovanna, Maddalena, Silvana, Angelo, Ada, Manola, Manuela, Kevin.
 
Tante altre persone e circostanze faranno in modo che la storia non finisca qui.
Sarò coniglio, ma quanti ricordi e quante sensazioni.

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