Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Si poteva vincere, però non drammatizziamo
Mentre andavo allo stadio avevo ancora negli occhi la terza vittoria della nostra nazionale di basket ai campionati europei: magari oggi contro la Finlandia non avremo giocato benissimo, però che grinta e che dinamismo! Proprio quello che serviva al Pisa contro il Frosinone, squadra “importante” (è un aggettivo molto in voga tra i giornalisti sportivi) e tosta, con diversi giocatori forti ed esperti (anche esperti nel menare, in qualche caso). E bisogna dire che siamo partiti davvero alla grande, attaccando gagliardi e vigorosi; proprio nel momento di massima pressione mi arriva un messaggino sul cellulare dall’amico Juan Carlos Murciano Herrero, che da Malaga segue la partita sul satellite; il testo recita “Forza Pisa” ed è da parte sua proprio una piacevole sorpresa, considerando che della squadra neroazzurra non gliene può fregare di meno (ma in realtà neanche del Barcellona, del Real Madrid e financo del Malaga). Però tutto può servire, e infatti di lì a poco il nostro centroavanti marocchino Arma con un bel colpo di testa fa secco il portiere avversario. Il vantaggio (ahimè) dura poco, perché il loro attaccante/armadio Ciofani pareggia abbastanza presto. A proposito di Ciofani (uno che col Pisa segna quasi sempre), è stato molto fischiato, però a me è sembrato un giocatore duro, ma corretto; il problema è che i nostri difensori facevano molta fatica a frenarlo. Ho invece trovato parecchio scorretti altri del Frosinone, sicuramente il 3 e il 10 (costui dispensatore di gomitate assassine, per altro non viste da arbitro e guardalinee), anch’essi veri e propri giocatori/armadi.
L’inizio del secondo tempo è veemente: il Pisa attacca in forze e colleziona non poche occasioni, tra cui un incredibile mischione nel quale la palla balla davanti alla porta avversaria senza degnarsi di entrare. L’arbitro butta finalmente fuori il loro numero 8 e quindi ci si prepara a un assalto finale alla baionetta, ma –dopo qualche altra buona azione- il Pisa si spenge e non riesce a sfruttare la superiorità numerica (fu calo fisico? Mi sa di sì). E così si finisce in parità; va detto che contro il Frosinone sulla carta un pareggio ci poteva stare, ma è anche vero che per numero di occasioni li abbiamo sovrastati alla grande. Certo la nostra giovine difesa a volte va in catalessi, e la mancanza di un giocatore esperto da quelle parti si sente. L’attacco, a parte il fatto che –com’è noto- bisogna buttarla dentro più spesso, non ha demeritato (anche se Giovinchino non è che abbia convinto granché, diciamo la verità), ma avrei preferito vedere prima in campo il nuovo Cia. In ogni caso i posteri diranno chi siamo e chi non siamo. Attendiamo fiduciosi.