Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Sabato mattina mi arriva questa mail da Lara, sento la sua apprensione mentre leggo, le sue parole accorate...lo so che ne abbiamo già parlato, lo so che la questione è complicata, ma le domande ci sono tutte...Siamo ancora nel medioevo e non ce ne siamo accorti? perchè la guerra è ancora oggi considerata una soluzione giusta? Davvero parlare di pace è puro esercizio di poesia?
Passa in Tv l’immagine di due uomini che si stringono la mano; darsi la mano tra esseri umani nel comune linguaggio dei corpi può sottintendere un saluto, il suggellare un patto stabilito, un rafforzare una promessa scritta o verbale, oppure un accordo di pace!
Ma non questa volta.
Non se a stringersi la mano sono Putin ed Obama, i padroni delle sorti di ognuno di noi, dal più grande al più piccolo, dal più ricco al più povero, dal più potente al più debole!
Sede G20, i partecipanti sfilano come per andare ad una gran prima teatrale, uomini e donne vestiti elegantemente all’interno di una location da favola.
Penso che la percentuale infinitesima di umanità data dai presenti, racchiusa in una bolla di sfarzo irreale e per me, visto il momento, immorale, non possa decidere le sorti di un popolo e del mondo intero.
Nella stretta di mano tra quei due son racchiusi il mondo e le sue genti; decideranno davvero di stringere la presa stritolandolo o l’allenteranno cercando la soluzione migliore “NO WAR”???
Certo è, che le premesse e le distanti posizioni dei vari paesi, non fan presagire nulla di buono. Chissà se a loro passerà in mente l’immagine della distesa di piccoli corpi avvolti in lenzuola bianche, l’immagine di pianto, disperazione e desolazione di quella gente... Io l’ho impressa nella mente e nello stomaco, in fondo, è lì come un macigno che schiaccia, comprime tutto, fino alle lacrime inutili di questi giorni.
Ancora una volta ho vergogna del mio paese che, per parola del Primo ministro Letta: non interverrà nel conflitto a meno del benestare ONU!
L’Art. 11 di quella vecchia Carta, illuminante e illuminata, chiamata Costituzione, parla chiaro così come parlan chiaro le menti di milioni di persone, la guerra non è una soluzione a nulla se non una ri-soluzione di vite umane, uno scempio paesaggistico e morale, cosi ché, un tavolo nato per pianificare l’economia e lo sviluppo dei paesi, diverrebbe veicolo di disfatta totale!
Allora visto che siamo nell’era tecnologica, potevano giocare a “La guerra dei bottoni” e schiacciandone uno solo, far finire il mondo! L’ardua sentenza ai posteri sarà così evitata, così come impossibile sarà il giudizio dei bambini, posto a fine dell’omonimo romanzo, nei confronti dei "grandi": "E dire che, quando saremo adulti, diventeremo stupidi come loro!