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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

CooperativaTdP-Circolo ARCI
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Pas - Marina di Vecchiano
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
X non dimenticare £1936, 27=1€
Grazie a Prodi .....
•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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di Enrico Letta Presidente

“Sono toscano della Toscana buona…”.

14/9/2013 - 0:53


“Sono toscano della Toscana buona…”. La platea reagisce un po’ interdetta. Brusio a Caorle, pubblico della festa di Scelta Civica.

 

 E’ lì che il presidente del Consiglio Enrico Letta si toglie qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di Matteo Renzi, che due giorni fa lo ha accusato di essere attaccato alla “seggiola”, pur rimarcando poi sostegno al governo. “Bisogna approvare la modifica della legge elettorale entro settembre-ottobre, rispettiamo le scadenze – sono le parole del premier - Non voglio essere un presidente del Consiglio bloccato dal fatto che non si può andare a votare con il Porcellum. Non trovo che questa sia una motivazione, vorrei la superassimo”. Che è un modo per sgombrare il campo dagli equivoci e rilanciare l’azione di governo.

 “La maggioranza non sia un campo di battaglia. Così non si va da nessuna parte, non bisogna vergognarsi” della strana alleanza con il Pdl, perché nessuno verrà “contagiato”, sottolinea Letta che sembra parlare più al Pd che al Pdl, più interessato a sedare i malumori del suo partito che a placare gli animi dei berlusconiani, nonostante le minacce al governo sul caso decadenza del Cavaliere.

Il premier continua con la metafora toscana, quasi divertito dalla reazione di sorpresa a Caorle: “Dante ce l’aveva coi pisani… Gliene ha fatte di tutti i colori”. E ancora: “C’era un poeta pisano, il Fucini, che di Dante diceva: ‘quel lecchino…’”. Metafore campanilistiche che portano il pensiero automaticamente a Renzi, fiorentino come l’autore della Divina Commedia. Non basta: “Se c'è una cosa che detesto è la politica fatta a battute che in questo momento trionfa.

 Anche perché la vita delle persone non si risolve a battute ma con misure concrete”, dice Letta, che approfitta del palcoscenico di Caorle per rilanciare l’azione di un esecutivo nato in condizioni eccezionali. “E’ un governo nato da una situazione straordinaria – dice – vorrei che non ce ne dimenticassimo mai. A volte invece vedo che c’è chi se ne dimentica… Perché il sottoscritto è stato chiamato a fare il premier dopo Monti? Perché è successa questa cosa così incredibile? Per il grande terremoto avvenuto con il voto”, che è un modo per ricordare anche a Pierluigi Bersani la sconfitta elettorale.

A Caorle prende voce l’orgoglio di Letta premier. Non a caso al cospetto di un alleato come Mario Monti. “Il semestre italiano potrà essere gestito in un modo o nell'altro a seconda se siamo un paese credibile o meno. Se siamo un paese non credibile, impazzito politicamente al suo interno, non in grado di trovare un ubi consistam non saremmo in grado di svolgere un ruolo in Europa.

 Io - dice Letta - penso che noi tutti dobbiamo contribuire a un senso di orgoglio nazionale del nostro paese. Un orgoglio che non può essere rivolto solo al passato.

L'Italia può e deve fare grandi cose oggi. L'Europa può cambiare se il nostro paese gioca la sua partita. Questo dipende da noi”. Ancora non è chiaro come verrà risolto il caso Berlusconi, ma Letta ci tiene a segnalare che il barometro sul governo adesso volge al positivo. Chissà se reggerà

Fonte: L'Huffington Post
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