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La Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca” organizza per sabato 18 maggio una conferenza dal titolo “Crocevia di cammini - Il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale”. L’evento si terrà a Villa Roncioni, nel borgo di Pugnano, comune di San Giuliano Terme, alle ore 10

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Filettole- 21 Maggio ore 17,30
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Elezioni europee 2024
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Domenica 19 maggio alle 11 nei locali della Casa del Popolo di Campo
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di Mario Lavia
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di Biancamaria Coli seg. PD Circolo di Nodica
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A cura di Erminio Fonzo
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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Dal 17 al 19 Maggio ore 10.00 - 20.00
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Forum Innovazione di Italia Economy" II EDIZIONE
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Valdottavo, 17 maggio
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Pisa: quartiere delle Piagge
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Pisa, 16 maggio
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Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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di Enrico Letta Presidente

“Sono toscano della Toscana buona…”.

14/9/2013 - 0:53


“Sono toscano della Toscana buona…”. La platea reagisce un po’ interdetta. Brusio a Caorle, pubblico della festa di Scelta Civica.

 

 E’ lì che il presidente del Consiglio Enrico Letta si toglie qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di Matteo Renzi, che due giorni fa lo ha accusato di essere attaccato alla “seggiola”, pur rimarcando poi sostegno al governo. “Bisogna approvare la modifica della legge elettorale entro settembre-ottobre, rispettiamo le scadenze – sono le parole del premier - Non voglio essere un presidente del Consiglio bloccato dal fatto che non si può andare a votare con il Porcellum. Non trovo che questa sia una motivazione, vorrei la superassimo”. Che è un modo per sgombrare il campo dagli equivoci e rilanciare l’azione di governo.

 “La maggioranza non sia un campo di battaglia. Così non si va da nessuna parte, non bisogna vergognarsi” della strana alleanza con il Pdl, perché nessuno verrà “contagiato”, sottolinea Letta che sembra parlare più al Pd che al Pdl, più interessato a sedare i malumori del suo partito che a placare gli animi dei berlusconiani, nonostante le minacce al governo sul caso decadenza del Cavaliere.

Il premier continua con la metafora toscana, quasi divertito dalla reazione di sorpresa a Caorle: “Dante ce l’aveva coi pisani… Gliene ha fatte di tutti i colori”. E ancora: “C’era un poeta pisano, il Fucini, che di Dante diceva: ‘quel lecchino…’”. Metafore campanilistiche che portano il pensiero automaticamente a Renzi, fiorentino come l’autore della Divina Commedia. Non basta: “Se c'è una cosa che detesto è la politica fatta a battute che in questo momento trionfa.

 Anche perché la vita delle persone non si risolve a battute ma con misure concrete”, dice Letta, che approfitta del palcoscenico di Caorle per rilanciare l’azione di un esecutivo nato in condizioni eccezionali. “E’ un governo nato da una situazione straordinaria – dice – vorrei che non ce ne dimenticassimo mai. A volte invece vedo che c’è chi se ne dimentica… Perché il sottoscritto è stato chiamato a fare il premier dopo Monti? Perché è successa questa cosa così incredibile? Per il grande terremoto avvenuto con il voto”, che è un modo per ricordare anche a Pierluigi Bersani la sconfitta elettorale.

A Caorle prende voce l’orgoglio di Letta premier. Non a caso al cospetto di un alleato come Mario Monti. “Il semestre italiano potrà essere gestito in un modo o nell'altro a seconda se siamo un paese credibile o meno. Se siamo un paese non credibile, impazzito politicamente al suo interno, non in grado di trovare un ubi consistam non saremmo in grado di svolgere un ruolo in Europa.

 Io - dice Letta - penso che noi tutti dobbiamo contribuire a un senso di orgoglio nazionale del nostro paese. Un orgoglio che non può essere rivolto solo al passato.

L'Italia può e deve fare grandi cose oggi. L'Europa può cambiare se il nostro paese gioca la sua partita. Questo dipende da noi”. Ancora non è chiaro come verrà risolto il caso Berlusconi, ma Letta ci tiene a segnalare che il barometro sul governo adesso volge al positivo. Chissà se reggerà

Fonte: L'Huffington Post
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