Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.
"Dossier le povertà del territorio"Parlare delle povertà del nostro territorio è un argomento difficile e con risvolti sociali molto importanti. Oggi più che mai, con questa crisi che attanaglia le nostre famiglie da più di tre anni, l’argomento è di estrema attualità. Nel territorio che và da San Giuliano -Gello avendo come confine la via del Brennero fino a tutto il comune di Vecchiano, e che rappresenta fisicamente il Vicariato della Val di Serchio, operano delle strutture ecclesiali denominate "caritas parrocchiali". Una delle attività di queste ultime è la prossimità e l’aiuto alle persone che sono in difficoltà.
A Pontasserchio, presso il vecchio asilo delle suore (divenuto oggi un centro polifunzionale della CARITAS diocesana con numerose strutture di accoglienza) dal 2007 opera il centro d’ascolto delle parrocchie di Limiti, Pappiana, Pontasserchio e San Martino Ulmiano. Tutti i Venerdì dalle 15.30 alle 17.30, tre operatori volontari sono presenti nella struttura per "ascoltare " e aiutare coloro che qui si rivolgono.
Questa nostra esperienza ci ha permesso in questi anni di estrapolare una quantità di dati che ci danno uno spaccato delle povertà e dei bisogni del nostro territorio.Gli utenti che sono stati seguiti dal centro di ascolto ad oggi sono 137, la media è di 30 nuovi utenti/anno. Se allarghiamo i numeri delle persone seguite nei nuclei familiari diventano 414, con una media di 3 persone per famiglia.In questo grafico vengono riportate le percentuali tra uomini e donne che si sono rivolte a noi.
E’ il sesso femminile che più frequentemente ci interpella; magari anche come primo approccio e poi, in un secondo momento, portano anche la parte maschile del nucleo. Comunque è sempre più frequente che anche uomini si rivolgano in prima persona al centro stesso.
Il rapporto tra italiani e non, è ancora a favore degli stranieri (61 a 76) ma in questo periodo il numero dei nostri connazionali in proporzione è aumentato; rumeni e albanesi si equivalgono e vi sono anche provenienze molto più esotiche: Algeria,Guinea eq, Capoverde, Ungheria, Bulgaria, Argentina, Giordania, Brasile, Iran, India, Equador, Polonia. La maggior parte di coloro che si sono rivolti al centro erano in regola con il permesso di soggiorno o comunitari.
L’età centrale risulta essere la più colpita, seguita da quella oltre i 50 anni. Gli italiani sono così rappresentati: 6 con meno di 30 anni, 26 tra i 31 e 49 anni, 29 con più di 50 anni. Possiamo pensare che, in età giovanile, la famiglia di origine supplisca le carenze della persona; con l’aumentare dell’età e dell’autonomia tali carenze divengono evidenti. Ecco spiegato l’incremento nel ventennio successivo che, peraltro, è quello che a livello occupazionale e familiare , dovrebbe avere più garanzie, ed è invece quello più colpito da questa crisi.
Per quanto riguarda gli stranieri, non avendo l’appoggio dei genitori sono riccamente rappresentati in tutti e tre gli ambiti.
Merita anche una riflessione sociologica lo stato civile delle persone che si rivolgono a noi; il 22% è coniugato/a o convivente, il 5% vedovo/a, il 42% celibe o nubile e il 31% separato o divorziato. Il 78% , quindi, di questi utenti è "solo". La voce separato e divorziato in questi ultimi anni è aumentata come quella celibe o nubile, a conferma che le persone sole e senza ammortizzatori sociali, ad esempio la pensione per i vedovi/e, sono quelle più a rischio.
La maggior parte degli utenti vive in affitto, anche se la sofferenza per i costi elevati delle locazioni, la morosità e gli sfratti esecutivi sono causa di grossi disagi. Altri vivono in abitazioni di fortuna, roulotte, camper, tende ecc, altri ancora sono ospiti da parenti ed amici. Molti di coloro che si rivolgono a noi sono alloggiati negli appartamenti per la pronta accoglienza che sono presenti nella struttura di Pontasserchio. Solo una minoranza ha un’ abitazione di proprietà.
Con questo grafico vogliamo evidenziare le condizioni professionali di chi si rivolge al nostro centro e, specchio dei nostri tempi, vediamo che assieme all’emergenza abitativa, la ricerca di occupazione è uno dei bisogni più grandi e la causa principale dei disagi dei nostri utenti.
Altri bisogni rilevati durante i colloqui che, in 5 anni, sono stati più di 1000 con una densità di circa 4 o 5 per giorno di apertura:• mancanza di reddito o reddito insufficiente• Indebitamento• Sfratto• Irregolarità giuridica• Disabilità fisica• Difficoltà nella gestione del reddito• Problemi di salute• Abitazioni precarie e inadeguateLa distribuzione delle persone che si sono rivolte al nostro centro per comune di residenza sono: 36 appartenenti al comune di Vecchiano e 101 al comune di San Giuliano Terme.
Questi dati sono stati pubblicati sul rapporto sulle povertà della Caritas diocesana del 2012.Concludendo una riflessione è d’obbligo, i dati che sono riportati in questo dossier interessano la zona della Valdiserchio. Come centro di ascolto abbiamo cercato di fornire delle risposte a queste richieste, cercando di coordinarci il più possibile con il servizio pubblico, e alcune volte ci siamo riusciti, spesso ci siamo sentiti soli ad affrontare questa sfida.La povertà è la vera zona d’ombra dove la nostra civiltà viene messa alla prova, ma senza l’aiuto di chi ha di più non può essere eliminata.
Finchè esisterà un primo mondo, un secondo e un terzo anche a casa nostra non ci sarà la possibilità di raggiungere quella pace sociale che dovrebbe essere l’elemento qualificante di una società evoluta. Va altresì detto che, oggi più che mai, la dimensione del volontariato sia laico che religioso ha raggiunto livelli altissimi e che grazie alla solidarietà di tutte queste persone la nostra società può ancora andare a testa alta e sperare in un futuro migliore.
Gianmarco Braccini operatore della Caritas unità pastorale Limiti, Pappiana, Pontasserchio, San Martino Ulmiano.