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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
Cronache di un prof. tifoso
Pisa-Ascoli 2-1
di Arbauz

3/11/2013 - 17:36

Dialogo tra un tifoso ottimista e uno pessimista


-          Alé, s’è vinto alla grande anche oggi!
-          Ma falla finita, s’è ma rubato!
-          Ma allora sei un corvo grigio!
-         No, ma ragiono: tutto sommato l’Ascoli aveva fatto la sua onesta partita e meritava il pari. E pensa te cosa sarebbe stato vedere Giordano che non perdeva!
-          Ma chi se ne frega! E poi due traverse dove le metti?
-        Ma cosa c’entra? S’è giocato male punto e basta. E Giovinco ormai ha rotto le scatole: ma quando si sblocca? L’anno prossimo?
-          Stai calmo, che prima o poi verrà anche il suo turno. E poi c’è Bollino.
-          Ma se s’è fatto buttare fuori come un pollo! E poi Napoli sulla destra non combina nulla.
-          Beh, ma s’è procurato il rigore.
-          Ho capito, ma è spento parecchio, via. E Favasuli allora? Non ne azzeccava una!
-          Beh, ma il rigore l’ha tirato bene, come sempre del resto.
-          Sì, ma di gioco se ne vede poco davvero. Sempre le solite palle alte a casaccio.
-          Ma c’era vento, e poi il terreno faceva schifo.
-         Appunto! Bisognava tenere bassa la palla! E poi manca un regista vero.
-          Si piglierà a gennaio, dai.
-          Sì, con i soldi della cessione del quinto dello stipendio!
-          Ma siamo primi in classifica!
-          Se ne riparla fra un po’. E poi Arma non segna più.
-          Perché gli danno poche palle giocabili, non è mica colpa sua.
-    Lo vedi che l’ammetti, che si gioca male! E poi Sabato è inguardabile, guarda cos’ha combinato sul loro goal!
-          Sì, ma quel sette dell’Ascoli è forte, un errore ci può stare. E poi magari non stava bene.
-          Comunque con questa squadra qui tanto avanti non si va.
-          E invece io ho fiducia, bisogna crederci!
-          Ma a cosa? E’ già tanto se s’arriva noni.
-          Ma chetati. Per me s’arriva primi e si va sparati in B.
-          Beh, se ne riparla, ti saluto, e salutami Artilafo.
-          Sì, ciao, comunque sei un corvo grigio!
 

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5/11/2013 - 21:21

AUTORE:
artilafo

L’amico Andrea era a cena a casa mia, proprio l’altra sera: zuppa, roast beef in crosta di sale e funghi trifolati. Porcini, s’intende.
L’amico Andrea ha giocato come terzino in Serie D, il quinto livello del calcio italiano, dal 1974 al 1980. Andrea a quel tempo era un terzino deciso, tanto che i compagni lo avevano soprannominato “cignalino”, per via delle sue doti di corsa, resistenza e forza. Non dello stesso parere la mamma, la mamma di Andrea, che, come egli ha ammesso, lo chiamava al contrario “passerottino”. E Andrea spiegava come la coesistenza di questi due nomignoli nel viril spogliatoio creasse talvolta effetti comici.
Nelle more della cena vien fuori che nel settembre 1974 egli gioca come titolare l’amichevole Aglianese – Fiorentina.
A non so quale minuto Andrea stende Gianfranco Casarsa con un’entrataccia, evidentemente in linea più col primo soprannome che con quello materno.
Quando poi Andrea passa vicino alla panchina gigliata, Nereo Rocco si alza corpulento e brandendo il pugno gli si rivolge in triestino dicendo cose che ancora oggi lui non sa riferire.
Andrea si ricorda solo che forse la prima parola era “Boia”.

4/11/2013 - 23:04

AUTORE:
Salmantino

Luis de Leon, poeta spagnolo della prima metà del Cinquecento, dopo cinque anni trascorsi nelle carceri dell'Inquisizione, è tornato ai corsi che teneva all'Università di Salamanca, riprendendo le lezioni con un laconico e significativo "Heri dicebamus, dicevamo ieri"... ho trascorso la mattina della domenica in un tuffo per i luoghi storici della mia Salamanca, nel vano tentativo di allentare la tensione del pre partita. Pranzo frugale, e poi tutti nella sede del Pisa Club di Calle del Toro, nei pressi di Plaza Mayor, ad ascoltare Radio Bruno. La sofferenza della prima ora si allenta al pareggio, per sfociare nell'esultanza al 93°. Usciamo felici dalla sede, un bicchiere di Sangria da Pedro per terminare degnamente la serata. Sapremo mantenere questo primato? Continueranno le due neo promosse Pontedera e L'Aquila a tenere questo passo? E il Lecce ha innestato la marcia trionfale?

4/11/2013 - 15:32

AUTORE:
sorella

devo dire che l'arguto commento dell'amico Cervetto (vi chiamate così fra voi, mi pare) è bello, anzi gradito, come il dialogo del pensoso Arbauz. Anche altrettanto malinconico, il che non guasta. Grazie

4/11/2013 - 0:05

AUTORE:
Rossocrociato

Mai uscire nel grigio di una tormentosa giornata zurighese quando la tua squadra è sotto di un gol e le cronache sembrano annunciare una nuova sconfitta data la povertà del gioco dei nostri. O forse sì perché poi due ore dopo scopri da Arbauz che le cose sono andate diversamente.Figuriamoci se accadeva il contrario! A proposito qualcuno spieghi a Crozza che lo sviizzero come lingua autonoma esiste e come.
Wiederlüege mitenand

3/11/2013 - 22:51

AUTORE:
Cervetto

O Arbauz. O codesta gradita vena vernacolare? Sospesa tra il Fucini ed il Leopardi? Al vecchio Cervetto sovvengono certi ruvidi ma teneri dialoghetti col su'povero babbo, immancabili, all'Arena, alle 14.30 de la tarde di un tempo che fu. Cervetto (a quei tempi), l'ottimista, babbo Giuliano, il pessimista. Oh, il dialogo, nostro ottimo Arbauz: dià-loghèin. due voci che dibattono, che si confrontano. L'una, in buona sostanza, che dice: "siamo una squadra fragile, fermàto Arma, fermàti tutti, la difesa si fa infilare, sono dei giovani polli, ieri Pane, oggi Pagliari ecc.". L'altra che ribatte: "Quest'anno è l'anno buono, quando si vincono partite così..., succedeva anche ai tempi di Braglia, Arma farà come Bui, di più: come Piovanelli, ecc.".
Una volta tanto, nostro pensoso Arbauz, vinciamo il nostro pessimismo, facciamo prevalere la seconda voce. Che ne dici?
Sursum corda, o Divino.
PS: Cervetto ricorda la sua prima telefonata "ufficiale" all'età di anni 9 (altri tempi) al Bar Volpi per conoscere il risultato della partita Ascoli-Pisa, campionato 1961-1962. Il Pisa contendeva al Cagliari la promozione in B. "Pronto, Volpi, cos'ha fatto il Pisa coll'Ascoli?" "Ha perso. Ha marcato Cavicchia...".

3/11/2013 - 19:10

AUTORE:
rossoantico

Qualcuno disse a un tifoso lontano che la sua squadra aveva perso e invece avrva vinto. Rossoantico è arrabbiato e non gioca più.