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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
Associazione La Voce del Serchio
incontro-dibattito a Migliarino sul tema "Nuove povertà. nuove soluzioni?"

15/11/2013 - 0:57



L'Associazione La Voce del Serchio ricorda a tutti i soci e ai simpatizzanti ed invita tutti i cittadini  al Circolo Arci di Migliarino si svolgerà un incontro-dibattito sul tema "Nuove povertà. nuove soluzioni?"


Relatori: Gianmarco Braccini - Operatore Caritas
Le povertà nel territorio


Emanuele Rossi - Docente Scuola Superiore Sant'Anna
Le possibili soluzioni


L'appuntamento è alle 21.15. di oggi Veverdi 15


Vi aspettiamo

Associazione La Voce del Serchio

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16/11/2013 - 10:55

AUTORE:
P.G_

Molto interessante la relazione ascoltata al Teatro del Popolo sulle nuove povertà nel nostro Paese e nel nostro Comune. In effetti, come ha spiegato l’operatore Caritas Gianmarco Braccini, le povertà sono sempre le solite. Le conseguenze invece si sono molto accentuate a causa della sempre maggiore richiesta di aiuto e della costante diminuzione delle risorse messe a diposizione da uno Stato sempre più assente.
Sono cambiate alcune cose, tra cui la più importante e significativa è che la richiesta di intervento avvenga non più solo dalle persone culturalmente e intellettualmente più deboli ma che nelle statistiche si sta incrementando il numero di diplomati e laureati che si rivolgono ai centri di ascolto per richieste di aiuto. Aiuto anche spicciolo come il denaro per pagare una bolletta, per un pacco alimentare per la famiglia. Stranieri ma anche italiani, molti dai 21 ai 49 ma anche sotto i venti anni e tantissimi sopra i cinquanta, una soglia di età dove le speranze di impiego diventano quasi nulle.
Non più quindi una indigenza povera, ignorante e senza cultura ma oramai trasversale.
Si è cercato anche di parlare di rimedi ed interessante è stata la relazione del professor Rossi docente della Scuola Superiore S.Anna che dopo aver inquadrato da un diverso punto di vista anche quantitativo il problema delle richieste di aiuto (i bisogni sanitari di mio nonno- ha detto come esempio- sono la minima parte di quelli di oggi) ha suggerito anche l’ipotesi di una possibile soluzione. Per compensare il divario fra sempre maggiori richieste e sempre minori risorse ha suggerito l’ipotesi che chi riceve un aiuto non si consideri semplicemente un assistito ma anche a sua volta un assistente. Dovrebbe cioè dare qualcosa in cambio per quello che riceve, sia pure non in maniera corrispondente all’aiuto ottenuto (ed ecco la novità), ma in maniera proporzionale alle proprie capacità.
Una specie di servizio civile quindi dove i tanti giovani disoccupati, cassintegrati, licenziati possano trovare un’occupazione, che potremmo assimilare ai vecchi lavori socialmente utili, che potrebbe dare loro non solo un reddito sicuro ma anche la dignità di un lavoro.
La dignità di avere un’occupazione, di fare qualcosa di utile per se stessi e per il paese, di ricevere in cambio un compenso che permetta di uscire dal bisogno.
Una relazione veramente interessante di cui dobbiamo ringraziare l’Associazione Culturale La Voce del Serchio per avere fornito a tutti noi questa occasione di conoscenza.
Perché la conoscenza è libertà, libertà di pensiero, libertà di scelte, per decidere da noi delle nostre vite senza dipendere sempre dalla conoscenza degli altri.