Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Fotografia incontra Democrazia e nasce Fotocrazia.
Padrini e madrine di questo battesimo saranno i lettori della Voce che sono invitati, democraticamente, a mostrare, fotograficamente, il loro modo di interpretare il territorio nel quale vivono.
Dopo il successone del gioco dei “perché si ama” che ha acceso la vena letteraria di molti scrittori e che avrà un importante seguito con un concorso incentrato a “come si vede”, mi rivolgo a coloro che non parteciperanno alla gara, ma che avrebbero voglia di dire qualcosa con uno scatto.
È già da molto tempo che chiedo siano inviate foto da intercalare a queste che appaiono ogni due giorni e mi piacerebbe poter avere collaboratori.
Potremmo avere una settimana ciascuno: la prima 4 vostre poi 3 mie o alternando 1 e 1, fate voi che poi faccio io.
Potremmo cominciare dal 1° dicembre e potreste, anzi sarebbe necessario, anche inserire un raccontino, una poesia oppure iniziare una raccolta di haiku come quelli di Marilena, legati al territorio, insomma un qualcosa che ci distolga, per un attimo, dall’insopportabilità delle banalità per controbattere a coloro che pensano siano queste le “banalità”.
Ho sempre pensato che avere una macchina fotografica S.S (super sensibile) non conta niente per fare foto e condenso il tutto in una di quelle “pillole” giapponesi:
La foto haiku
Occhio alla scena,
mente al colore:
è l’anima che scatta.
A presto sentirci per vederci
p.s ricordati Carletto: 5, 7, 5 oppure 7, 5, 5 o anche 5, 5, 7.