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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

Prefettura di Pisa – Ufficio Territoriale del Governo
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Comune di Vecchiano-DALLE 11:00 ALLE 13:30 (SINO AL TRANSITO FINE GARA)
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Comune di San Giuliano Terme
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L’ultimo atto di Elly Schlein di firmare il referendum .....
Ho 62 anni e più di un terzo della vita passato nell'infido .....
“Berlinguer, la ‘questione morale’ e l’inizio .....
. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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IMMAGINA San Giuliano Terme
I nostri candidati
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IMMAGINA San Giuliano Terme
I nostri candidati
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di Marcella B Serpi
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PD struttura territoriale di Pisa
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di Giulio Baffetti x il Riformista
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A cura di Erminio Fonzo
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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Malaco...

9/12/2013 - 9:00


Mactra corallina e Mactra stultorum, Solen vagina, Mytilys galloprovincialis e edulis, Donax trunculus, Clamys glabra, Flexopecten proteus, Lucinella divaricata, Tellina pulchella, Scrobicularia piana, Dosinia exoleta, Turritella comunis, Acantocardia tubercolata  e…Anadara corbuloides.


Ci mancava un “ora pro nobis” e pareva una litania da chiesa!
Siamo a Bocca di Serchio e i  frequentatori della spiaggia  noterebbero semplicemente delle vongole, dei muscoli, arselle, qualche unghia di fata, un campanilino grosso e altri piccoli, cannolicchi e tante tante nicchie!
Guardate meglio al centro, quella mezza gialla e mezza bianca, quella che è “nuova”, quella che qui non ha un nome comune ma solo quello sconosciuto e scientifico: Anadara corbuloides.
La famiglia delle anadare è nuova per il Mediterraneo e nuovissima per Bocca di Serchio.
È una specie indopacifica introdotta probabilmente con il traffico marittimo lungo il Canale di Suez (segnalata anche per Porto Said dove può essere giunta per penetrazione spontanea).
 In seguito si è diffusa gradualmente partendo dal primo insediamento adriatico individuato nel Ravennate nel 1960. Nel 1970 si ha la prima cattura in Laguna di Venezia  dove la specie si è ampiamente distribuita. Diffusa anche ad Ancona, Pescara, Bari, Calabria, Sicilia, Genova e Napoli, tutti luoghi con traffico navale.
Non ha interesse commerciale, nonostante in Giappone sia considerata commestibile, non tanto per la sua non provata bontà, ma solamente per il succo rosso sangue che, aprendola,  emette dal corpo molle, l’animella come si chiama noi quello dell’arsella.
Sull’Adriatico ne esiste una varietà grande, grossa e grigia che è chiamata "scafarca" o "anadara" o "scrigno di Venere"  e da qualche tempo è stata fatta conoscere, per conto dell'Associazione Vongolai di Fano, ai numerosi turisti e fanesi che hanno preso parte alla Festa del mare di Fano.

 

Questa la ricetta per spaghetti alla scafarca:
Far aprire un kg di scafarca in un pentolone con due dita d'acqua sul fondo e portare a bollitura per circa 10 minuti; quando si sarà intiepidito togliere la polpa dai gusci, lavandola possibilmente in un passino con acqua di mare pulita o acqua potabile preventivamente salata, il tutto per evitare che vi siano rimasugli di sabbia o fango del fondale negli organi del mollusco, sgradevoli al consumo.
Tritare aglio e cipolla, aggiungere 5 chiodi di garofano, olio extra vergine di oliva e far rosolare a fuoco alto in una padella bassa con manico. Versare, appena inizia la rosolatura, la polpa di "scafarca" preventivamente tagliuzzata e ripassata in acqua salata, dopo un minuto circa aggiungere un bicchiere di vino bianco, due cucchiai di concentrato di pomodoro (se gradito anche la polpa di pomodoro), due bicchieri d'acqua, far ritirare il tutto.
Cuocere la pasta a parte, scolarla e farla saltare per un minuto nella padella con il sugo già pronto.


Voi però fatelo con l’arselle!
 

 

p.s. metteteci il peperoncino al posto dei chiodi di garofano!
p.p.s  non bastavano ai mercati? anche in mare ora?
 
 
 

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