Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
È tempo buio e piovoso.
È troppo tardi per vedere nel cielo di dicembre la pioggia delle Geminidi.
È passato da qualche giorno il solstizio d’inverno.
È più lungo il giorno.
È più corta la notte.
È luminosa Venere a ovest.
È luminoso Giove a est.
È apparsa la Cometa sulla capanna.
È passato da qualche ora il Natale.
È stata una notte di tempesta.
È un mondo cattivo e ingiusto.
È caduto spiaggiato il simbolo del Natale.
L’immaginario natalizio è fatto di tanti simboli. Uno di questi è la stella cometa, che viene tradizionalmente rappresentata con la coda e che simboleggia la stella apparsa ai Re Magi intorno all’anno zero.
Nell’iconografia antica questa stella era priva di coda, ma la concezione popolare è stata poi condizionata dal dipinto l’Adorazione dei magi, presente nella cappella degli Scrovegni a Padova, dove Giotto ha munito la stella della appendice luminosa.
La stella dei magi era (forse) la Cometa di Halley, la nostra è una Pelagia noctiluca.
Brillano, o brillavano, entrambe.