L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
“Spesso chi punta il dito criticando e condannando il comportamento altrui lo fa per rimproverare se stesso di qualcosa che non gli riesce o non ha la forza di farlo. Se con la stessa frequenza questi si guardasse allo specchio non si meraviglierebbe di vedere proprio quel dito puntato verso se stesso.
Forse in questi ultimi mesi Sel ha vissuto una fase di apparente distrazione per non accorgersi che le spese nel settore del sociale sono aumentate rispetto al 2004 e mantenute a livello invariato rispetto al 2007 quando è iniziata questa difficile crisi economica che ha fortemente penalizzato gli Enti locali e diminuito progressivamente le risorse a disposizione. Così come dal 2009 sono stati tutelati ed incrementati i servizi nel campo dell’istruzione.
Gli obiettivi convenuti fra le forze di maggioranza, Sel compresa, erano quello di mantenere i livelli più alti possibili in questi due settori per affrontare questa crisi che non ha precedenti dal dopoguerra in Europa. E’ cosi è stato fatto.
Lo dicono i numeri che probabilmente qualcuno non ha letto o volutamente ignorato.
Sociale ed istruzione sono stati gli obiettivi privilegiati sopra ogni altra cosa in questa legislatura. Credo che ci sia più centro-sinistra nelle cose che sono state fatte di quelle che oggi vengono enunciate come propositi all’inizio della campagna elettorale.
E credo che mantenere questi due settori come priorità da perseguire sia l’impostazione che qualsiasi coalizione che si possa definire di centro-sinistra debba programmare. E sono sicuro che il Partito Democratico lo farà.
Anche l’amministrazione comunale ha pagato duramente la crisi. Nel 2010 su sollecitazione delle forze politiche di maggioranza, fra cui Sel, abbiamo compensato con risorse proprie i tagli del governo Berlusconi . Perpetrando questo atteggiamento non corretto anche quando, in un contesto normativo di grande incertezza, abbiamo cercato di non indietreggiare sui servizi erogati studiando soluzioni alternative che fattori economici, come l’aumento dello spread, ci hanno impedito di perfezionare.
E’ stata una scossa traumatica in un decennio di decrescita che ha certificato l’insostenibilità del sistema avviato in altre epoche di crescita e tale scossa ci ha permesso in due anni di riordinare i conti e di renderli coerenti con la fase di grande cambiamento che stiamo vivendo ed allo stesso tempo di iniziare progressivamente il suo riassetto.
I tempi, la storia, gli eventi che sono accaduti in questi anni ci dicono che è cambiato il mondo e che non si può morire di nostalgia. Certamente c’è la necessità di cambiare modo di approcciarsi alle cose ed alle nuove sfide. Ho sempre detto con grande realismo che il nostro comune così come lo abbiamo conosciuto prima non ci sarà più. Non ce lo possiamo più permettere. Per far ciò è necessario smaltire quelle rigidità che sono patrimonio del passato e che continuano a produrre alcuni effetti che in altri momenti è stato possibile sostenere. Lo dicono i dati elettorali che non solo evidenziano il voto di protesta delle ultime votazioni politiche ma che soprattutto hanno penalizzato chi a sinistra, non solo Sel, è rimasto fermo a valutazioni che il comune sentire ha già ampiamente superato.
Credo siano loro a ragionare con i paletti e con i retropensieri quando parlano del Partito Democratico rimanendo prigionieri delle definizioni di correnti. Il Partito Democratico è uno e soltanto uno. Una formazione politica progressista che ha avuto la forza ed il coraggio( che altri non hanno) di scegliere il suo segretario tramite consultazioni aperte che hanno coinvolto tutta la cittadinanza di centrosinistra.
L’ultima digressione la voglio fare sull’identità , il senso di appartenenza, la memoria storica, la legalità. Questi valori non sono praticabili per definizione od enunciabili per edonismo culturale. Nessuno ha la patente per conservarne l’autenticità. Noi compresi."