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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
I genitori del Consiglio d’Istituto dell’I.C. “Daniela Settesoldi” di Vecchiano
Con tanto affetto: ciao Katia!

8/2/2014 - 14:39

Giallo. Giallo canarino. Che forse non era neanche il tuo preferito ma che, senz’altro, è il colore al quale tante famiglie - fino appena a tre giorni fa - ti hanno associato e con loro tante, tantissime prima.
È del colore dei «nostri» scuolabus che stiamo parlando, quelli che da un po’ di tempo a questa parte erano stati restituiti a nuova vita, vistosamente più spaziosi, comodi ed ospitali di come li avevamo conosciuti almeno fino all’estate scorsa: quante e quante volte ti abbiamo trovata lì, al mattino, ad accogliere i nostri bambini sonnacchiosi - magari in preda ad una stizzita riluttanza o ad un irrisolto malumore - con il tuo proverbiale sorriso sulla bocca consolatorio e rasserenante, ed il pomeriggio a restituirceli - la stessa ilare ed operosa dedizione - dopo averne contenuto l’irruente sbrigliatezza e domato i più bollenti spiriti con la gentilezza, la compostezza, la temperanza e la briosa sobrietà che ti erano solite!
Abbiamo appreso con sommo dolore ma anche con una certa rabbia e frustrazione, che questo grande progetto educativo, di convivenza civile e di crescita, di cui anche tu - sommessamente, in punta di piedi, con tanta silenziosa abnegazione e, forse senza neanche rendertene conto - sei stata parte attiva e determinante, non ti vedrà più occupare il tuo meritato posto.
Abbiamo realizzato che ne’ i genitori potranno più contare su quel loro fido e discreto alleato - custode prezioso dei propri figli in quel quotidiano e moderno peregrinare tra la propria abitazione ed una scuola non più vicina come un tempo - che tu hai per loro rappresentato, ne’ i bambini potranno più godere di quella conciliante, benevola e talvolta complice presenza che eri divenuta per il loro immaginario fanciullo, in espansione inarrestabile già a partire dai sedili di quei «pulmini» su cui - giorno dopo giorno - inesorabilmente li hai accolti.
Avessimo saputo quanto ingrata e beffarda sarebbe stata la sorte di lì a poco, ti avremmo abbracciata tutti - uno dopo l’altro genitori e figli - accomiatandoci da te come avresti meritato, tributandoti quella riconoscenza che forse non siamo mai stati veramente capaci di restituirti.
E invece eccoci qua, a piangere la tua dipartita, ad esprimere sgomento per la tua prematura scomparsa, a non darci pace per la tua vicenda incomprensibile, a farci una ragione di quanto accaduto e a cercare di farlo capire ai nostri bambini, stampigliando magari nella loro memoria quel tuo sorriso che tante e tante volte li ha soccorsi nella loro carriera scolastica ed in quella breve parentesi della loro giovane vita.
Vorremmo continuare a ricordarti così come eri, come ti sei presentata - giorno dopo giorno - di là da quelle porticine meccaniche dello scuolabus, le generosi braccia protese a disegnare quell’accogliente ed affettuoso abbraccio che a nessuno dei nostri figli hai mai fatto mancare, lo sguardo attento che tradisce la dolcezza di due occhi gentili e amorevoli.
 
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza, insieme all’abbraccio inconsolabile dei nostri bambini - che forse ancora non hanno ben realizzato quanto irreversibile sia la tua perdita ma che, certamente, mai e poi mai smetteranno di portarti nei loro cuori - alla tua famiglia affinché possa esserle di qualche conforto.
 
Con tanto affetto: ciao Katia!
 

 

Fonte: I genitori del Consiglio d’Istituto dell’I.C. “Daniela Settesoldi” di Vecchiano
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8/2/2014 - 21:08

AUTORE:
FRANCO MARCHETTI

KATIA
MARCO AMICO MIO AMICO CARO
il cielo è grigio pesante opprime e vorresti smetterla e lasciarti andare,
inspiegabile il mondo assurdo il destino, Marco e Paola amici miei
l'avete portata all'ospedale per una cosa banale e da li è volata
in cielo, non vi siete neanche salutati, Katia se ne è andata ed ha aspettato
che tu Marchino Paola Giulia andassite via non voleva farvi soffrire. Ma forse anche
lei non sapeva di partire, il destino è avaro è duro ed opprimente
caro Marco amico mio amico caro già è stato duro il tuo passato col sorriso solare
la tua voglia di vivere amare la tua disponibilità a non lasciare mai nessuno solo
un poveraccio, uno sbandato han sempre trovato la tua mano
e la ricompensa del destino per la tua bontà, è questa? toglierti il fiore per il quale avete amato e lottato? un prova della vità? per cosa? voi nulla avete da provare, se lassù qualcuno c'è questa volta è stato ingiusto a darvi questo dolore a portare Katia tra i ricordi ed a voi una voragine nel cuore, dovete ancora vivere e lottare con Giulia accanto.
Il cielo non sarà sempre opprimente, ma una cosa non ci sarà più se non nel cuore e nella mente, il tuo sorriso lucente Marco, Sorriderai ancora insieme a Paola a Giulia e tanti bambini(spero) ma in ogni istante un velo di tristezza per Katia che oramai riposa per sempre... nella sua bontà un ultimo estremo atto d'amore da oggi lei è partita ma coi sui occhi qualcuno può tornare a vedere il sole..