L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
“Abbiamo fatto esperienza dei politici di esperienza, e non è stata una bella esperienza”. (Gioco di parole di Antonio Martino).
“L’eccezione prova la regola”. (Vecchio proverbio).
Domenica 9 marzo si tengono a San Giuliano le elezioni primarie della coalizione di centrosinistra per la scelta del candidato sindaco alle prossime amministrative del 25 maggio.
Cosa c’è di positivo? Mi pare che ci siano due cose positive: la scelta del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra è affidata alle primarie; i due sfidanti Alessandro Betti e Sergio Di Maio, ex Presidenti del Consiglio Comunale, sembrano garantire una discreta continuità nell’azione di governo a guida Pd, ma tra i due c’è Franco Marchetti di Sel che nella sua biografia personale oltre che nel programma ha scritto la prova del cambiamento e un suo successo sarebbe un riconoscimento morale al suo profilo politico. Altre non ne vedo.
Elementi negativi: tra i candidati sindaco non ci sono donne (a meno che all’ultima ora non rispunti la renziana Giulia Stampacchia); Sel è debole e Marchetti rischia di rimanere risucchiato nelle vecchie logiche partitiche che lo hanno portato a siglare un patto di coalizione tra Pd, Sel, Idv e Psi che di fatto ha precluso ogni accordo programmatico con Rifondazione, Pdci, Impegno e Solidarietà (IeS), Cives-Sentire Comune contravvenendo alle sue originarie intenzioni di aprire alla sinistra e, se alle elezioni non sfonda e vince (ma la vedo dura), immaginiamoci cosa può succedere dopo con la stessa maggioranza del passato. Sì qualche cosa di politicamente buono potrà fare, ma non quel cambiamento che molti si aspettano.
La domanda ora è: cosa faranno la sinistra politica e sociale e i cittadini attivi organizzati nelle liste civiche che si collocano a sinistra del cosiddetto centrosinistra? Anche qui cominciamo dagli elementi positivi: programmi chiari e affini, cambiamento reale per un’altra amministrazione a San Giuliano, due candidati possibili di sicuro livello e esperienza politica e amministrativa: il coordinatore comunale del Prc Luca Barbuti e il candidato sindaco di IeS Mauro Parducci.
Elementi negativi: la sinistra ha dimostrato ieri e l’altro ieri il limite e il vizio che è più brava a dividersi che a unirsi; non ci sono donne, per ora, a meno che non spunti una terza candidata capace, gentile, preparata e tosta, che sappia far vincere l’idea che in tempi di crisi, di disagio sociale e di dissesti di bilancio è di sinistra e progressista ogni passo che unisce e non divide. E se il termine sinistra non rende bene il concetto, diciamo che per avere la possibilità di riuscire a mettere in pratica ciò che si dice occorre avere una certa consistenza di pensiero e di azione.
Solo se Barbuti non farà il passo avanti (lo dico con dispiacere, perché per me Luca sindaco ci starebbe bene) e Parducci saprà farne uno indietro rinunciando alla candidatura a sindaco sarà possibile muovere tutti insieme molti passi in avanti per costruire un’alleanza consistente che metta insieme filoni culturali e politici diversi, con persone nuove di diversa esperienza che lavorino insieme per un’altra San Giuliano. Queste tre liste (Prc-Pdci, Ies, Cives) hanno un programma quasi fotocopia e in aperta discontinuità con l’Amministrazione Panattoni, se riusciranno a esprimere un candidato o una candidata sindaco comune espressione delle associazioni e della società civile potranno essere un fatto nuovo e importante della campagna elettorale Non so se potranno andare al ballottaggio e conquistare il governo del comune, ma sicuramente poterci aspirare e giocare una bella partita. La squadra ci sarebbe. Le idee, le persone, le competenze, i programmi, i cuori e le intelligenze non mancano. Mancare l’obiettivo dell’unità sarebbe semplicemente la continuazione dei vizi fallimentari della vecchia politica di ieri e dell’altro ieri.
La lista civica Impegno e Solidarietà ha come simbolo tre pinguini. Mi sono chiesto perché e cosa c’entrassero i pinguini con San Giuliano. Pensavo alla loro simpatia, sono animali buffi e un po’ impacciati nel camminare, mi è venuta in mente la splendida fotografia di Sebastião Salgado che li ritrae uno accanto all’altro sul ghiaccio in fila per tuffarsi in un mare scuro e agitato dove nuotano con estrema agilità; poi ho trovato che per il pinguino la vita di gruppo è fondamentale anche per sopravvivere nelle condizioni estreme nelle quali vive. Dunque, fare gruppo e stare insieme, non solo in Antartide ma a San Giuliano. Se non ora, quando?