Le primarie non ci piacciono. Non ci piacciono perché rappresentano uno dei tanti falsi caratterizzanti la nostra epoca. Per giunta uno dei più insidiosi : quello della cosiddetta partecipazione “dal basso” .
 In realtà si tratta di Kermesse di natura “leaderista”, funzionali a illudere chi vi partecipa circa la possibilità di “decidere” e “contare”. E solo eccezionalmente capaci di produrre sorprese rispetto a esiti scontati perlopiù determinati dai mezzi che ogni candidato ha la possibilità di mettere in campo. Questo in generale.
In particolare di quelle sangiulianesi non ci piace il concreto obbligo a potervi partecipare solo dopo aver sottoscritto, a premessa, un accordo politico con il PD. Partito questo del tutto incapace di avviare ogni presupposto politico - nonché di personale in campo - di sia pur larvata discontinuità con l’assoluto disastro amministrativo rappresentato dalle giunte passate.
Certo le nostre valutazioni non possono coniugarsi con l’errore di considerare i candidati alle primarie tutti uguali. Perché uguali davvero non sono.
Ad esempio, personalmente, stimiamo moltissimo Franco Marchetti per la sua storia. La storia di un operaio comunista, e per le sue qualità, emerse in decenni di attività sindacale: da capo operaio a funzionario con alte responsabilità in FIOM .
Certo, noi, per le cose già dette e senza alcun tentennamento, non andremo a votare alle primarie, ma questo non ci impedisce di considerare Franco Marchetti un esponente di spicco della sinistra sangiulianese e rispetto ai suoi contendenti non un primo fra pari, ma un candidato diverso e migliore.
 
Nino Frosini
Segreteria regionale PdCI

Già consigliere regionale e presidente Commissione regionale lavoro.