Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Ucciso per futili motivi: è morto così Zakir Hossain, il cameriere bengalese vittima di un pugno mortale domenica scorsa in Corso Italia.
È quanto emerge dalle indagini che hanno portato, nella notte, all'identificazione dei membri del gruppo che si è reso protagonista del gravissimo episodio: 27 anni il più vecchio, 16 anni il più giovane, tutti residenti a Cascina.
L'autore del colpo mortale sferrato ai danni di Zakir è Hamrouni Hamza (classe '87) tunisino, fuggito martedì pomeriggio in Tunisia, con un volo da Malpensa. Hamza è stato rintracciato ed ora si attende la conferma della misura cautelare da parte del Gip, poi si potrà procedere all'iter per l'estradizione. L'accusa, al momento, è di omicidio preterintenzionale. Hamza, in Italia da una decina d'anni con regolare permesso di soggiorno, svolgeva l'attività di autotrasportatore.
Sono indagati per favoreggiamento personale Tabbita Simone (classe '92) e l'unico minorenne (di cui la Questura non ha diffuso il nome). Non è indagato il quarto membro del gruppo, Camarretta Fabrizio (classe '94).
«Dopo la diffusione del video e delle immagini abbiamo ricevuto una segnalazione decisiva - ha spiegato il titolare delle indagini Dott. Giovanni Porpora - fondamentali stampa e social network». Stando a quanto riferito dagli inquirenti, i tre ragazzi coinvolti hanno confermato di aver partecipato ai fatti. Nel corso di perquisizioni presso le abitazioni dei quattro sono stati rinvenuti gli indumenti personali indossati domenica notte. «L'omicidio è scaturito da motivi futili - precisa il capo della Mobile Dott. Gonario Rainone - I quattro andavo in giro a provocare i passanti».
Nessun provvedimento, al momento, per le altre due risse causate dal gruppo sempre domenica notte, nei pressi di Borgo Stretto: «in questi casi si procede dopo una querela e nessuno ha denunciato i fatti».