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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Le Parole di Ieri
Da Alloppiarsi a Animine

20/4/2014 - 16:47

 
ALLOPPIARSI
Lett: ALLOPPIARE. [Acconciare bevanda con oppio, far addormentare, sopire, acquietare].
Nella forma riflessiva significava addormentarsi, assopirsi, non in maniera profonda, ma piuttosto sonnecchiare, dormicchiare, appisolarsi.
Sono andato ar cine, ma mi ci sono un po’ alloppiato” : c’ho un po’ dormito.
 
A MORTICINO (AMMORTICINO)
Lett: MORTICINO.
In italiano ha molti significati riferibili tutti alla radice latina mors. Il termine dialettale, ispirato anch’esso alla morte, indicava semplicemente un modo di rimanere a galla in acqua.
Mettersi “a morticino” indicava infatti la condizione di rimanere a pelo dell’acqua sul dorso, a braccia e gambe allargate, semisommersi con il naso e la bocca fuori per respirare.
I paesani che usavano, ed osavano, allontanarsi molto dalla riva a nuoto, utilizzavano questo sistema per riposarsi e recuperare le forze per il ritorno.
Erano molti, un tempo, i ragazzi che facevano lunghe nuotate in mare o in Serchio.
Il fiume era molto pulito ed era il posto preferito per prendere bagni e fare lunghe nuotate.
Il 19 agosto del ’52 “tre ragazzi in gamba” come diceva l’articolo sul giornale, in 4 ore e 10 minuti avevano nuotato “dal Ponte dell’Aurelia alla Foce del fiume”.
I tre, con foto sul giornale, erano Giancarlo Luperini di anni 20, Sergio Lazzeri di anni 18 e Giordano Tabucchi di anni 23, tutti residenti a Migliarino Pisano.
 
AMMOSCARSI
Lett: nc.
Nessun termine in lingua italiana si avvicina a questa espressione dialettale che non appare neppure nell’elenco delle parole gergali vecchianesi (Almadoc e Il mondo del Mamai di Piero Chicca). Possiamo considerarlo quindi come un termine originale.
Il suo significato è di accorgersi di qualcosa, scoprire una trama, un disegno.
S’è ammoscato” o“Se né ammoscato!” : si è accorto dell’inganno, dello scherzo.
 
ANGUINAIA
Lett:INGUINE. [Dal latino inguinalia, parte del corpo fra la coscia e l’addome].
Termine ancora in uso per indicare una tumefazione alla radice della coscia la cui origine è di solito un’infezione nella parte inferiore dell’arto. Questa è responsabile dell’ingrossamento delle ghiandole linfatiche situate all’inguine come reazione di difesa alla penetrazione di germi sotto la pelle, abitualmente per una qualche banale ferita.
 
ANIMINE
Lett: MIGNATTINO dalle ali bianche (varietà leucoptera). [Specie di gabbiano di piccole dimensioni, di passaggio in Italia].
La gregarietà tipica di questi uccelli li spinge a stare sempre in gruppo con la conseguenza di essere facile preda dei cacciatori. Un tempo erano numerose e negli anni ’60 venivano cacciate anche sulla spiaggia a Marina di Vecchiano, a quel tempo ancora con il doppio nome di Lido di Migliarino (esisteva un piccolo cartello indicatore, proprio all’inizio della piazza, indicante la località in seguito amministrativamente defunta).
I primi uccelli uccisi venivano posti bene in vista sul battito (parte della sponda battuta dalle onde) e la loro spiccata gregarietà spingeva gli altri a girare attorno incuranti dei botti delle fucilate, fino all’abbattimento completo di tutto il branco. I cacciatori portavano con sé delle cassette per riporre gli uccelli e fucili di scorta per far freddare l’arma che stavano usando, tanta era l’intensità e la rapidità di tiro.
Era una caccia veramente sciocca e crudele che non faceva certamente onore a chi la praticava.
Cacciate e vendute, a Torre del Lago venivano chiamate “paolinacci” con riferimento al paolino, il soldo guadagnato con la loro vendita.
[Paolino: scudo d’oro fatto coniare dal papa Paolo III° a partire dal 1535, con la figura di S.Paolo incisa sul rovescio]
Le piccole ali bianche che fanno pensare alle anime dei defunti ed il loro grido lamentoso, secondo Umberto, potrebbero essere l’origine del loro nome dialettale.

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